Critica Sociale - Anno V - n. 20 - 16 ottobre 1895

314 CRITICA SOCIALE al moto di Benevento, troviamo che tale propa- · ganda ha preso questa piega speciale: pochissime sca1-amuccie e di ben poca importanza; frequenti invece gli attentati personali contro gli edifici pub– blici, contro le persone e persino contro la p1•0- prieU\ « individualmente ereditaria ». Nè poteva accadere diversa mente. « Abbiamo visto - diceva Luisa l\tichel a un corrispondente del f.fatin che la intervistò in oc– casione dell'attentato di Vaillant - numerose som– mosse popolari, dirette a ottenere riforme urgenti. Quale ne fu il risultato? Si è fucilato il popolo. Or bene, noi oggi troviamo che il popolo ha perduto sangue abbastanza: val meglio che degli uomini di cuore si sacrifichino, compiendo atti violenti a loro proprio rischio per terro1•izzare il governo e la bor~hesia. • (') Ciò è precisamente quel che noi dicevamo testé, salvo una piccola aggiunta. Luisa Michel dimenticò di soggiungere che un tempo le scaramuccia, che traggono seco i salassi del popolo, figuravano in testa del programma degli anarchici, sinchè questi ebbero a persuadersi non già che queste rivolte parziali non giovano in nulla alla causa dei lavo• ratori, ma che, nel più dei casi, i lavoratori non ne vogliono sapere. L'errore ha la sua logica al "pari del1a verità. Quando si rifiuta l'azione politica della classe lavo• ratrice, se non si vuol servil'e alla politica bo1•– ghese, si è ridotti pe1• forza ad accettare la tattica degli Henry e dei Vaillant. Disprezza.la ragione e la scienza, questa suprema forza dell'uomo, nelle illusioni e negli incantesimi IO.sciatidomina.re da.Ilospirito della menzogna.: ed ecco che io ti ho in mio potere... Illusioni e incantesimi nell'argomentazione anar– chista conti-o l'azione politica sono innumerevoli. L'abilità prestidigitato1•ia qui diventa addirittura stregoneria. Cosi Krapotkin si serve contro i socia– listi delle loro proprie armi, del concetto materia· listico della storia. Egli assevera: A ogni nuova fase economica corrisponde una nuova fase politica. La monarchia assoluta, cioè il dominio delia Corte, corrisponde alla servitù('); il governo rap– presentativo al dominio dol capitale. Tuttavia entrambi sono sistemi di dominio di classe. Ma in una società.in cui sia. sparita la distinzione di ca.pitalisti e lavora.tori, non v'è più alcun bisogno di un simile governo; esso diventerà un :.\nacronismo,un peso superfluo. ( 3 ) Se i socialisti gli dicessero che essi sanno ciò almeno al pari di Jui, Krapotkin risponderebbe che ciò è ben possibile, ma che essi allora non vog1iono trarre da queste « premesse ) alcuna lo· gica «. conclusione ». Egli, Krapotkin, è un buon logico. Dacchè - egli argomenta - la costituzione politica di ogni paese è determinata dalla sua strut– tura economica, l'azione politica dei socialisti è un assoluto nonsenso. Voler giungere al socialismo od a.nello (f) alla rivolu– zione agraria. per mezzo di una. riYoluzionc politica ò J)Urautopia, perchè la.storia dimostra cbo dappertutto (') Dal ~uple di Lyon, !O llicembre 1893. (tJ Il che è completamente falso - ouerva qui, tra parentesi, il traduttore tedesco. l') The A.narc111,r Commtml.tme, pag. 8. le trasformazioni politiche derivano dalle grandi rivo• luzioni economiche, e non viceversa. ( 1 ) Vi fu egli mai al mondo un geometra che abbia dato una dimostrazione più inoppugnabile di questa 1 Fondandosi su questo incrollabile principio, Kra– potkin consiglia ai rivoluzionari russi di t·inun– cia1·e alla loro lotta politica contro lo cza,•isrno. Essi debbono invece mirare a uno scopo immedia· tamente economico. La emancipazione dei contadini russi dal giogo della servitù, che ancor oggi li aggrava, ò cosl il primo còmpito del rivoluzionario russo. Lavorando su questo terreno egli lavora direttamente e immediatamente poi bene del popolo... e, fra l'altro,.prepara. l'indebolimento della potenza accentrata dello Stato e la limitazione di questo. (') Cosi l'ernaucipazione dei contadini preparerà. l'indebolimento dello czarismo russo. Ma come emancipare i contadini prima che lo czarismo sia caduto 1 Pt'Ofondo mistero! Questa emancipa– zione è un vero gioco di pl'estigio. Davvero aveva ragione il vecchio Liscow quando scriveva: «. è assai più facile e naturale scrivere colle dita che non co11a testa. » Checché ne sia, tutta la politica della classe la– voratrice deve chiudersi in queste poche parole: abbasso la politica! viva la lotta immediatamente economica I Questo è bakunismo, ma bakunismo perfezionato. Bakunin stesso spingeva i lavoratori a lottare per l'abbreviamento delle giornate di la– voro e per l'elevamento delle mercedi. I comunisti anarchici di oggidì cercano di « render chiaro ai lavoratori che eisi non hanno nulla da guadagnare a questi trastulli e che la società non può riforma1•si che col distruggere le istituzioni che la reggono >.( 3 } L'elevamento delle mercedi è inutile. Non abbiamo Il l'America del Nord e del Sud per pro– varci che, dovunque riesci all'operaio di ricevere salari più alti, ivi aumentarono di prezzo in proporzione gli oggetti di consumo, e che, se egli riesce a guadagnare 20 franchi al giorno, gliene occorrono 25 per vivere come de"e vivere un operaio in buona posizione, co• sicchò, a.Ila fino, egli si trovò sempre al disotto della mediai(') La diminuzione dell'orario di lavoro è per lo meno inutile, perchè il capitale si rirari~colla « identificazione sistematica del lavoro » mercò macchino perfezionato. Lo stesso Marx lo ha. dimostrato nel modo il più chiaro possibile. ('). Sappiamo, grazie a l{rapotkin, che l'ideale anar– chista ha una doppia origine. Una doppia origine hanno del pàri tutte le « dimostrazioni , degli anarchici. Da una parte sono tolte ai vol~ri ma• nuali di economia politica, compilati dai piu volgari economisti borghesi. Ne è un esempio la disserta– zione di Grave sulle mercedi 1 che Bastiat avrebbe applaudita con entusiasmo. Dall'altra parte, quando i compa'{nì si ricordano un tantino dell'origine «. comunistica > del loro ideale, essi si volgono a Marx e lo citano senza averlo compreso. Già Ba- ( 1) Prefazione di l{ra1>0~kin alla edizione russa dell'opuscolo di llakunln: Là Comune ai Pa,-tut e t'tcteà dello Stuto; Olne– vr:t, t89t, pa.g. 5. ~J Ibidem. (') O. Glli\VE: La Soctété mo11rant~ ~t l'Anarchte, pag. !53. (I) Ibidem, pag. ~9. (~) bldem, p11g.!50-!51.

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