Critica Sociale - Anno V - n. 15 - 1 agosto 1895
CRITICA SOCIALE 233 difendere la proprietà borghese - assicura di si. Ma coi codici, come col cielo, vi sono degli accomodamenti. Ouar• diamo alla sostanza dello cose. Il malo - se male c'è - ò pigliare l'altrui; ò ,·ivero Jet lavoro altrui; è profit– tare della. miseria altrui per usureggiarvi sopra. Questa ò la !lostanza. Il resto non è che la rorma, non è che l'accessorio. Anzi, per quei signori che adottano l'uso B) - e che {notale) di solito non sono neppure proprietari, ma gente che vuol diventarlo; non hanno ,.;l'parmialo nulla, ma hanno lasciato che risparmiassero gli altri ; profes– sano, riguardo al risparmio, la teoria che i. don Gio– vanni prof~ssano riguardo al matrimonio: non trovano necessario di farlo, flnchè ,·1sono tanti buoni amici cho lo fllnno 1>erloro - por quelli. dunque, che noi chia– mo.mmo saJtl'O/ili o voi 1,ccelli di t•apina, militano forse, in linea morule, dolio atto11uantl. Al J>ostutto, essi, pi– gliando a.IloBo.ncho,piglio.noIn gonora.le a chi ha qualche cosa: pigliano a chi hA. pigliat o . C'è un adagio di mo– rale popolo.re che propendo ad assoh·erli. È vero cho il danno, magari, si ripercuote; ma, in ogni caso, è più indiretto, più. diffuso: salta. meno agli occhi e quindi allo..coscienza. Ma. chi piglia sul 10..,·oratore,chi realizza il motto del vangelo togliendo a chi non hn, chi lavora sulla mi– seria, quegli non do\'l'ebbo parere ancor più sprege– vole! In raUo di usura, cioè quando l'uso B) si traduco noi 10 o noi 12 in,•eco che nel 6 o nell'8 per cento, questo criterio ò ammesso generalmente. Il piccolo merciaio, che presta alla settimana. all'operaio o lo spropria del mo– biglio o della ca.micia, è reputato più vile dell'usuraio grande-industriale, che fa firmare lo cambiali a babbo morto al figlio di padre dovizioso. Yedoto bene, professore, che i vostri paragoni, svi– luppati, ci conducono molto più in là.di dove forse ,•oi ,·orreste arri varo. ... Ma.noi non vi trascineremo troppo; noi siamo, in fondo, assai pill buoni figliuoli di quello che non conti la ramo, e vogliamo concodorvi anche più di quello che dai vostri paragoni o dal vostro discorso non si ricavi. Vogliamo o possiamo ru.rvl dei piccoli regali. Noi ammettiamo cioò che, sebbene l'uso A) delle ric· chezzo guiùi all'uso D) per una dolco e fono irresisti– bile china, tuttavia una grande e sostanziale differenza separa i duo usi l'uno dnll'allro. Ed è che raso .-t), lo impiego capitalista, e quindi srruttatore, del risparmio ru, a differenza dell'altro, un fatto storicamente, socia.I• monte, economicamente necessario per condurci a quel progresso della. tecnica o dell"organamonlo industriale, che preludo ai progressi ulteriori, intravolluti e va– gheggiali da noi socialisti. Secessario, diciamo, non già. nel senso, o per la. banale ragiono, che ciò i-ho ru ed ò, è segno che ha. dovuto essere, perchè con questa tautologia tutto si coonesta. o si giustifica, anche il ,•o• stro uso BI, il qualo, se è, è por le suo buone e neces– sarie ragioni; ma necessa,•io nel senso che non riesce possibile concepire, collo nozioni di cui disponiamo, la evoluzione storica fino a.Ipresente concentramento dello ricchezze o dei mozzi industriali, insomma il progresso del\'ùra borghese, senza lo stimolo della prirn.ta pro– prietà. do\ mozzi di lavoro, senza. la possibilità. del la– voro saltlriato per un dato periodo della storia, finchò cioè la borghesia. non si rosso sviluppala e non a.,·osse croalo, col mozzi idonei all'insta.uraziono della proprietà. collotti"a, i e: suoi propri seppellitori >. Ora, la necessità storica - sebbene lro.nsitoria. - del· l'uso A) delle ricchezze non esiste, o non esiste in pari grado, por l'uso D) dello medesime. La società avrebbe forse potuto svilupparsi e progredire anche senza i ladri - intendiamo senza i grossi ladri che il potere non perseguita, anzi che ran parto del potere. Quesb. ipotesi ò la. base della tesi che noi sosteniamo nella nostra polemica, appunto, colla Lotta di cla.sse. Sebbene. noi non la asseriamo in modo dogmatico, poicbè gli studi di Darwin sulla. necessiti. dei a,enni per l'agri– coltura e la constatata ulilitè. dei saprofili per Ja con– tinua rinnovaiione della "ita, senza la quale il mondo si muterebbe in un carnaio inabitabile, potrebbero forse far dubitare, di quello che ora asseriamo, coloro che si compiacciono del ragionare a paragoni ; e sebbene non ò corlo da.I ,•ostro scritto che noi potremmo sco– vare Argomenti a. soslonoro questa nostra tesi, che è, n. maggior ragiono, la ,•ostro. ... E invero, mentre voi vi scagliato contro l'azione degli uccelli di rapino.. o nella lotta contro di essi - che chiamate la parte sociale dello nostre dottrine - con– sentite piena.monte con noi; viceversa, tutto il vostro scritto sembrerebbe conressare e generare la convin– zione che cotesta azione è altrettanto necessaria ed inevitabile quanto quella degli onesti proprietari, contro I quali si ri,·olge la parte dello nostre dottrine che chia– mate economica e dalla qua.lo dissentite. Voi dite inCalti: e Ci sarebbe da scrivere un bel libro e sull'uso B) del risparmio. È meraviglioso come, dai e ,~mJ>i più remoti 1ino ad oggi, i mono abbiano potuto e spogliare impunemente i più. » E avvertite che, se– condo voi, le cause p,•ime del fenomeno sono psicolo- 9iche e fisiologiche, che è quanto dire la e natura umana» medesima, per adoperaro Il gergo del metafisici e degli idealisti. f~ più gil\ rincalzato: e Ogni pregiudizio che capo In mente umana. è stato « sfruttato dalla classo dominanto por tenere soggetto « 11 J>Opolo.Ogni sentimento, nncho buono o nobile, ò « stalo pervertito e torto a. quell'uso ». }~citato Il ratto degli eserciti, che una volta erano di mercenari o sono oggi di uomini tolti alla classe soggetta, alla quale con « arle finissima » si riesce a persuadere la necessità della sua sudditanza. La classe dominante si è perfezionata nell'arto di darla ad inten• dere: ma il fenomeno, secondo voi, a traverso le grandi linee della storia, ò sempre uno e medesimo. Solo che - come notalo alla ftne - l'attuale borghesia sembra si spogli anche di quell'arte; e giuochi allo sco– perto Il suo perfido giuoco. Non è che il giuoco sia. mutato, ma è cessata in lei la preoccupazione di cuo. prirlo agli occhi dei gonzi. Il che racchiude per esso.. un pericolo, del quale voi, benignamente, la Yolete a,·– vortire. Or so questa è la traduzione esatta delle ,•ostre pa– role, a noi paro cho la ratali1à dell'uso B) delle rie-, chezze, data. l'esistenza di una classe dominante in ge nere o della allualo borghesia in ispecie, ne esca asso.i più provata di quello che noi stessi non arrischiammo assel'iro. E se, tlancro, ciù che a YOi manca. per ricredervi dallo..,·ostro. avversione al socialismo o per diventare socialista non era cho questo: di persuadervi, cioè, che, nello stato borghes", e l'uso A) o l'uso B) ntm sono e coso da potersi disgiungere o che il primo trae seco e neccsso.riamcn1e il secondo » - a noi pare, scusate, che sia1e terribilmente vicino a faro il gran passo. E
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