Critica Sociale - Anno V - n. 14 - 16 luglio 1895
2t2 CRITICA SOCIA LE Alimentato dal sentimento del rispott.o che al lavoro ò dovuto; illuminato o scosso, corno da magica visione, do.Ila funzione economica. del lavoro nella società. e dal• l'importanza sociale dell'organizzazione e rederaziono dello arti o mestieri, era naturale che con tali rorze morali e tali energie economiche ordisse il nido di una nuO\'a fede. Fidente perciò nelle snnte ragioni del la• voro, nella potenza doll'nzione economica e della or.. gnnizznzione federatin~ delle arti, gli pareva suprema– mente pericoloso alla sua nuova (ode - che era indub• biamente una forza- distrarne vivide ondate di sangue per rinverdire l"avvizzita.azione legislativa di un potere mal6do. Leggi e regole, sì - diceva o scriveva. - ma ce le faremo noi. Tutto da a.Itri temiamo, nulla. spe– riamo. Il Polero non ci largisce che !oggi deprimenti o coercitivo, umi educativo o abilitativo per noi. La politica del lavoro, che sarobbo la nostrn, nulla ha a che rare colla politica. del capilo.lo , che il lavoro sfrulta. Di vita politica dunque, s olo quel tanto che basti per la propaganda delle nostre ideo od aspirazioni, per ra.r atto noi pure, ma a modo nostro, di cittadini, e inllne, lrincerati nei nostri accampamenti eco11omici, influen– zare coll'azione professionale tutt.n. la. vita pubblica. che ci rumoreggia. intorno, ostile o indifferente. Lo. possibilità. e l'efficacia della. conquista. dei poteri pubblici non lo sospettavano, neppure lontanamente. . . . Ad ogni modo, cotesta loro esclusiva specializzazione economica - come tutte le specializzazioni umane o storiche - aveva la sua. fatalo ragiono d'essere, e, per cio stesso, non poteva non lo.sciare di sè un fruttuoso sedimento; e lasciò, infatti, la primigenia stratificazione di quelle cellule elementari, che, sviiuppate da inlolli– genzo sempre più affinate, educale da sentimenti sempre pill umani, perfezionate dall& civiltà. che mai non resta o cementate organicamente dall'azione assoda.trico del tempo, beneficheranno il mondo di un ordinamento ci– vill\ impernialo sulla dinamica dolio funzioni sociali, produttive e utili. Por tutte questo ragioni - chi non discerne cho il Partito operaio si stacca.va nettamente dalla vecchia democrazia politica? Del resto, è questa. la solita. ineluttabile vicenda del processo rormatirn di tutti i nuovi organismi: il pro– cesso si esplica in ogni tempo o in ogni luogo con due moti concomitanti, cioè, il moto crattrazione e coesione, cho assorbe e concentra, o il moto di repulsione e disgregai.ione, che elimina o specializza. Il Ptu'1ito ope– raio attraeva e raggruppa.va. lo arli o i mestieri por farne una comp atta organizza zione, o respingeva estranei elementi, perchò senli\'a in pari tempo il biSO!l'llO di chiarire e nfformare la sua personalità, di specializzarsi insomma; o siccome gli clementi più con esso a con– tatto e più direttamente impedienti l'agognato moto specializzatoro erano gli clementi politico-democratici, così urgeva determinare e tenor fermo a qualunque costo un deciso divorzio. Il di\''Jrzio era voluto dallo sposo, ma la sposa, a dir il vero, recalcitrava, e perciò lo. violenta separazione avvenne attraverso il ginepraio di dispetti, di recriminazioni, di ire, accanimenti o rapprosaglio - uno scandalo, come si usa dire - al quale il pubblico, in generale, assisteva con un senso di sorpresa e di curiosilà, come ad uno spettacolo teatrale, e ra,·i nante.s erano quelli che in cotesto neb– bioso tramestio di cose intravedevano i segni, isterici se ,•uolsi, d'una. fausta gestaziono; ed infatti, la storia era proprio, in quei momenti, in uno stato intei·e.s.sante e un nuovo ordine di coso si vaticinava. Impossibile revocare le funzioni fisiologiche della storia.; ingenuità, per lo meno, il voler ricongiungere ciò che i tempi volevano disgiungere. Per la Democrazia la base di tutto era la politica; pel Partito operaio era irl\'OCO l'economia sociale. Come ero. possibile l'amplesso amo– roso e fecondo1 Se il Partito drizza.vasi altero di una iniziativa, in Italia non ancora tentata, giaceva tuttavia molto umilo e modesto nella srera territoriale d'azione, imperocchè non era che parzialmente disseminato nell'Alta. Italia e nel Contro, ma più che altrove in Lombardia e Pie– monte, colla forma associati va di Jlcucioperai (sezioni del Partilo operaio Italiano). li Partito compì tutto quanto potev& compiere, se– condo le facoltà. innovatrici che por natura aveva o secondo l'ambiente, don1ro al qualo doveva agire, ma, quando la sua potenzialità. andò assottigliandosi, suonò anche por esso l'incresciosa ora del tramonto. ... Xon ò senza. frullo il vedere sotto quali ca.uso il Partito operaio andò docadondo 1 por scomparire poi e la8ciar posto ai naturali o legittimi suoi eredi. Del resto, sono, a un dipresso, lo causo per le quali tutto lo istituzioni declinano e muoiono, o che, assoggettato all'azione del lambicco della filosofia, si compendiano in un& causa sola, sintetica, I~ causa causarum . Ogni istituzione possiedo il suo precipuo umore vi– tale, il suo midollo spinalo, la. sua gianduia. pineale. Orbene, Il do"e si tempra la. sua. rorza, li pure s·annida. la su& rutura. debolezza.; appunto perchè li si concenlra la , 1 ila, lì la morte, a. tempo debito, dirizzerà. la. sua azione letale, o atrofizzando. o ipertrofizzando, ,•aie n. dire, o sottraendo sangue ·a1 massimo viscere della vita, oppure soffocandola di pletora; o anemia, o con– gestione. E ciò come azione deleteria interna. Dal di fuori, la morte si varrà. di forzo circostanti, di poteri agenti dall'esterno, e noi caso nostro, dei partiti avversi o doi governi interpreti di quei partiti. E tanto più facilmente alla. morte arriderà la vittoria, se il corpo, contro cui vibra. la. ro.lce, poggia su una base d'opernzione ristretta, cioè, nel nostro caso, se la. istituzione s'adagia su una ba.se topograficamente min– gherlina.. Anima del Partito operaio - l'abbiam visto - erano un·organizzazione ed un'azione prettamente operaio ed economiche. La sua. azione susci1anto dibattiti , h·a– cissimi e scalpori inusitati, la sua organizzazione eco– nomico-corporativa. del lutto nuo\'a. e sbozzante un futuro e generale ordinamento economico-civile lo in... superb1, ccl esagerando se stesso accentuò inopportu– na.mente e SO\'erchio..menlelo nota avversa a tutto ciò che operaio non era. La nota da melodica si tramutò in stridula. Il Partito operaio credette in buona redo di essere il solo, il vero e genuino rappresentante del moderno movimento sociale e Il custode unico o sacro del segreto per risolvere la questione sociale, non solo, ma agì come chi crede seriamente di non poter avere degni concorrenti nò legittimi successori. l socialisti aperti, studiosi e militanti non giudicava.no il Partito operaio corno il Partito operaio giudica.va se medesimo. Essi lo precorro l'ano, percbò il loro sguar do abbracciava un orizzonto più largo o si figgova più profondo nelle viscere della. società, ma, consci della legittimità. storica. del movimento corporativo-operaio, non ne ostacolaYano randare, anzi, ove potevano e come potevano, glielo agovola"ano. Ammalatosi il Par-
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