Critica Sociale - Anno V - n. 12 - 16 giugno 1895

180 CRITICA SOCIALE e l'anello-capo di quella. stessa catena 1• (Numero del• 1'8 corrente). . .. La motivazione è la solita, e non mette conto starla. a riprodurre per intero. Una volta scalzalo il principio d·autorità, una volta noga.to.l'esistenza di una Yerit.à. e di una. morale assoluta (dio) e, quel che n'è la con– seguenza pratica.monte necessaria, il dominio di una sola mente investita della racoltà. di inlorpretrarla e di Carla obbligatoria per gli uomini (il papa), non \•'è più alcun criterio a cui la. vacillante ragione umana possa con saldezza appigliarsi per scornare il vero dal falso o il bono dal male. l moderati, razionalisti o scet– tici nel roro intorno quanto qualsiasi altro partilo lai– cale, hanno rinnegato coteste premesse, che sole pote• vano tonare noi mondo l'ordino o la. pace. Essi hanno inaugurato od o.ccottato Il li b oro esa.mo ; soltanto, ossi vogliono che il liboro oso.mo ,do po che h a smantella.lo le rocche divine, si arresti di fronte o.Ila. rocca.proprie– taria, di fronte agli interassi e a.iprivilegi che premono a. loro. Ma.non v'à proprio alcun motivo perchè lo mo.g– gioranze subiscano cotosta ingiunzione. Dal momento che non è più dio che comando. - e sillaba. di dio non si cancella - ciascun uomo no \'&lo un altro, e l'opi– nione del proprietario intorno alla proprietà non pesa un grammo di più lii quolln. del non proprietario; anzi è rortomonte sospetta, perchè evidentemente è l'inte– resse cho la suggerisce. Questo Il caposaldo da cui partono ogni giorno i cle– ricali per addossare ai partiti liberali in genere, o in ispocio al moderato, tutto ciò che di erotico, di strano, di criminoso avviene nel mondo. E noi confessiamo che il ragiono.mento clericale ci sembra che non faccia una grinza. Ci sembra logicissimo,perchà à la logica.st -essadoi mo– derati condotta allo sue conse~uenze dirette ed estreme. Se sono lo dottrine cbo creano i misfatti (questa à la tesi delle cariatidi del mediOe\·ale ordine italiano), I& radico dei misrattl ò nella libertà. delle dottrine. Dunque tutte le teste a. un sesto solo, e una sola autorità. in– carico.to.di tenervelo a forza. Il moderato, se non vuol essere complice di assassinio, deve farsi clericale. Il minor difetto di questo meraviglioso ideale è di essere oggima.l perfettamente irrealizzabile. n maggiore à di aver idiotizzato l'umanità per secoli e secoli, quando la Chiesa dominava il mondo, e non per questo cessa– rono i delitti, anzi più di un illustre pugnalato potè ripetere, rantolando, quel ramoso la.tino: agnruco stylum romanw cw·iw ! Ma tutto ciò non dà.alcuna difesa a.imoderali. Percbè i chorcuti rispondono, da moderati più veri dei veri, che quell'idiozia Ideale à la ideale beatitudine e che, se delllti avvennero sempre, la Chiesa. ha. a.Imeno una. legge assoluta che Il riprova. Ma i e liberali > questa. legge hanno strappata. A dio, eterno ed immutabile, banno sostituito H loro mutabile interesse, e al papa, investito da dio, un Crispi qualunque, che, a parto la ragione cbo gli danno i carabinieri, vale, sulle bilancio dell'assoluto, esattamente quanto il più sciagurato dei Oatlel o dei Lega. El difeto a:e nel ma11ego1 cioè nell'avere schiodato dal cielo domeneddio, quando si trattava di spogliare la Chiesa ed i poveri diavoli, e nel volervelo rinchiodare ad opportunità, quando si tratta di non lasciare che altri renda pan por roca.cela. .... A sgattaiola.re da questo strette non v'è che un modo: portarsi su un terreno completamente diverso da quello su cui litiga.no, d'accordo nelle premes::ie,clericali, mo– derati e tutti q uanti i partiti borghesi. Portarsi sul terreno positivo o scientifico - che è quello dei so– cialisti. I socialislì non pensa.no cito la delinquenza. possa essere il prodotto di questa o di quella dottrina. La criminalità. à adoll1·inale per sua. na.tur-a. Il misfallo è anzitutto un fallo, non à un'opinione. L'opinione tutt'al più gli servo di decorazione, per darsi un'aria conle– gnosa. e gabbaro, al da.zio, i doganieri. Il delilto di violenza., nella. vita sociale, non nasce, non può nascere, che come reazione, mediata. od imme– diata, indiretta o diretta, ad uno slato di violenza. Sia., cioè, che questa. violenza abbia agito, attraverso le go• nerazioni, portando alla degenerazione, o quindi dispo– nendo al delitto, una famiglia, una.stirpe i sia. cho ossa agisca subita.monto, e il delitto sia lo scatto di una. volontà. impulsiva., mal frenata dalla. mente, che rea– gisce allo speltacolo di iniquità. consumate sotto gli occhi dell'agente, o a. suo danno (delitto egoista), o a danno di altrui (delitto altruist.&)ie reagisce cogli stessi metodi dei quali ha.l'esempio e l'insegna.mento dinanzi. cosi, il delitto di Rimini - dato cho avesse, ciò che non ò punto stabilito, un vero carattere politico - sarebbe la reazione violenta. a. quello violenze gover– native, contro lo quali, come segnacolo di protesta, s'era posto il nomo di Barbato. Toccò al suo antago– nista, al Ferrari, di rappresentare, volente o nolente, la controprotesta, e quindi l'approvazione di quello vio– lenze. Perciò potò divenire il bersaglio della violenza. contraria. Di chi dunque il t-"orrari fu vittima 1 Non certo del G&ltoi o di chi in sua vece, che tu la pietra. che lo percosse; ma della mano che scagliò qunlla pietra: doli& violenza governativa. Togliete quest11,o non v'ò più posto nè poi delitto di Rimini nè per qu11lsiasialtro delitto. Date una so– cietà nella qua.lo , non i pochi opprimano i molti, nà i molti i pochi, ma nella quo.le a ciascuno sia. libero lo sviluppo dell'organismo llsico o morale, libera l'estrin– secazione del pensiero, concessa la partecipazione, in ragione diretta. del proprio lavoro, agli agi della vita. civile, concessa un'assistenza amorevole e non umiliante in caso di invalidità. o di sventura - e il delitto non lo potete concepire so non come un caso di pazzia - ossia non lo potete più concepire arratto. Dipiù, anche la pazzia è un fenomeno di denutrizione nervosa, che subisce gli influssi decisivi dell'ambiente sociale, 11 delitto à un ratto, essonzialmente, d'imitazione. Non ò possibile ima.gioa.re l'omicida. isolato, il ladro isolato, senza. un ambiento loro speciale che li ecciti, li spinga, li conforti. '.\la una. società, che non avesse la violenza. por fondamento, mancherebbe di questi amblonti specio.lii il delitto non avrebbe intorno a sò che l'aria irrespirabile doli& riprovazione universale. La società socialista non sopprimerà. il delinquente, per qualche potenza magica di cui sarà dotata, ma dovrebbe possedere un& potenza ma.gica.per conservare il delin– quente, mentre l fù.ltori essenziali dol delitto saranno venuti a mancare. e Ma qu esto - osserverà. qualcuno - questo, di cui ci parla.te , è il paradiso terrestre. Verrà quando verrà. Ma intanto i :e- Jntanto la medesima cosa. Nel più sta il meno e nel tutto la parte. Intanto, se non potete dare tutto ciò che sarebbo onesto o doveroso, porchò la vostra. società. (in ciò D.\'Olopiena ragiono) senza la violenza orgo.niz•

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