Critica Sociale - Anno V - n. 12 - 16 giugno 1895

CRITICA SOCIALE 191 veogooo loghiottiti iovolontariameote dal mootooe; arrh•ali nel suo tubo digesti\•o, codesti bachi sono messi in libertà o vanno a stabilirsi nel fegato, nel quale diveotaoo adulti.(') 2.• PARASSITHill O SOCIA.LE. - Noi non troviamo, in materia sociale, fenomeni analoghi ai sin qui descritti, e ciò per l'eccelleote motivo che, nel campo sociale, la cons.ervazione d'un~ ':n~età di parassiti non è subordin~ta ~ r~no:nem di r1pN?<!u– zione, bensl a fonomom d'nmt.az10ne. La ster1htà delle prostitute non impedisce la persistenza della prostituzione; castrate tutti i delinquenti e, in difetto di discendenti, si troveranno altri individui che seguiranno il lol'O esempio; per malth_usiani che siano i fannulloni, ve ne sa1·à. sempre m numero ma~giore delle sinecure. n numero dei tenia è limitato da quello_ delle _uova.che ~!ungono a ter~ mine, ma la molbphcnz1one1m1tahva dei parassiti· sociali non ha altro limite che la tolleranza del1a società da essi sfruttata. Deve concludersene forse che l'eredità non abbia alcunn influenza sullo sviluppo del parassitismo 'I No, certa mento: i cnrattori personali dei parassiti sociali non si trasmettono, ma essendo essi sempre, più o meno, dei degenerati, essi generano esseri che la loro stessa degenerazione destina, se non al parassitismo specit1co dei loro l{enitori,. almeno ad una o ad altra forma di parassitismo. E indubitato, per esempio, cho i parassiti delinquenti generano, d'ordinario, individui che aumentano la feccia so– ciale, e tutto il mondo ho veduto, nei trattati di criminologia, alberi genealogici molto eloquenti in proposito. La queotlone sembra tanto più grave in quanto che il parassita - nel campo sociale come nel biologico - presenta uno sviluppo anormale del1a vita vegetativa o specialmente delle funzioni de11a rip1'0duziono. < Giusta la legge di compensazione - dice Sch,lflle - i parassiti, i quali spendono poca attività ner– vosa e muscolare, de\lono necessariamente cadere in eccessi nel bere, nel mangiare, nella sciopera– taggine.» Sono note, al p,·oposito, le abitudini della gio– ventù elegante, i costumi della nobiltà decadente, In lussuria dei parassiti in abito religioso. Lo stesso avviene pei parassiti predatori, secondo .le osserva– zioni fotte dal dott. Corre ('), e naturalmente anche pei para.ssiti sessuali. Si de\le forse concludere, da questa tendenza agli abusi se..~unli, che i parassiti, più prolifici delle loro vittime, tenderanno a moltiplicarsi più rapi– damente di queste e ad aumentare costantemente il numero dei degenomtU Noi non lo crediamo; perchè gran numero di fattori agiscono in senso contrario, talora separa– tamente, talora simultaneamente: 1.• Incapacità riproduttiva dei degene1-ati. Nel suo studio sullo prostitute e sui ladri, la 1'arnowsky insiste a lungo su questo punto;(') 2. 0 Mortalità piu grande oelle classi, il cui ge– nere di vita tocca al parassitismo, senza però aver prodotto la degenerazione completa: meodicaoti, vagabondi, ecc.; 3. 0 Indipendentemente dalle cause fisiologiche che impedlsconc, la moltiplicazione dei parassiti, conviene ozinndio o sopratutto tener gran conto del fatto, cho questi in generale hanno interesse a 11) l.,AJOISI\K, IJl(IUIIH dd la 300!0{/le i pag. tO!. p, CoRRP:, u, C'riml11el1. pagine 153 e 170. ~ v. lli&ltothtque du progn, mddtcat e U:CROSSIBI\, 1889, cap. VIII, B1tlnctto11 a, la racti cM1 tu z,ro,tttuiu; pagine 55, :S? e 61. non essere troppo numerosi e che, di conseguenza, ricorrono a mezzi preventivi. I reddituarì e i sine– curisti sono, in generale, matth_usi~ni_per ~i_smo! per non dover sopportal'e car1ch1 di fam1gha; 1 ladri hanno d'ordinario relazione con prostitute, e queste sono il più spesso infeconde, sia perché ~i procurano l'aborto, sia perchè, essendo la gravi– danza un ostacolo alla pesca degli uomini, esse procurano, coi ben noti spedienti, di rendere sterili 1 contatti; (') 4. 0 Si dee tener conto inoltre, per certe cate– gorie di parassiti, del desiderio di sottrarre i loro figli a un ambiente che fa loro orrore. Parfmt• Duchatelet ha sovente constatato il fatto oelle pro– stitute, e Lombroso seg11ala pure che i ricettatori e i ladri arricchiti si sforzano, a somi~lian1.a d! molte donne di mala vita, di chiudere ai loro fìgh la loro tristo carriera. Riassumendo, dunque, sembra che la moltiplica– zione dei parassiti, per influenza de1l'eredità, non sia punto da temere: se il parassitismo poi·ta seco la degenoraziono, vi è infecondità; se no, i parassiti stessi hanno interesse a limitare la loro prole, e ne ha11110 cosi poca cura che la mortalità di essa supera la media. D'altronde, nella seconda ipotesi, non si ha da fare con dei degenerati che siano costretti dalla loro stessa debolezza a vivere da parassiti. li vero pericolo risiede nella moltiplicazione imi– tativa, in grazia d"uoa struttura sociale che agevola lo sviluppo del parns!litismo; ma i mezzi d'ovviare a questo pericolo apparterranno alla prossima ed ultima parte dol nostr-o studio, nella quale tratte– remo della difesa contro i parassiti. Notiamo, per fluire, che ad ogni modo, e quali che siano i difetti di un organamento sociale, v'è sempre un ultimo limite al moltiplicarsi dei pa– rassiti: il nume1'0 di questi rimane necessariamente in rapporto col nume1'0 degli individui che devono nutrirli. Si può, ò ben vero, citare esempi di tribù o di popoli interamente parassiti, ma in tal caso sono parassiti oste1•ni che si fanno ma~tenere da una popolnziono più numerosa di loro. E così c!1e tribù p1•edalrici vivono n ~pese di certe .com.un1t~ ag1'icole; che gli OlandeSI sfruttano gli ab1tanh dell'lnsulindia e, per cerc..11•eun esempio fra i pa– rassiti sessuali, cho le ragaz1.e degli Ouled Naili vanno a guadagnarsi la dote nelle case di tolleranza delle graodi città dell'Algeria. 0. MASSAKT e E. VANDERVELDE. <') P1Au1:, IN ta prttendu, 1térllitd tneolonlalrt au prtutt~ tute,. Parli, 6 mal 1589. BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO, ENRICO FRRRI: L'Omicidio ntll' A,w·opologia criminale (omicida-nato e omicida-pazzo). con atlante antropo– logico•statlstico. - Torino, 1895, F.lli Bocca (L. 30). Con questo libro la scuola positiva criminale italiana abbandona Il terreno sdrucciolevole delle teorie e si pone a maggior contatto con le esigenze della vita giuridica. Incominciato nel 1882, ru pi'Ù volte interrotto da altre pubblicazioni, nonchè dallo vicende turbinose della vita politica i ma lo varie intermittenze dello. sua redazione giovarono o.guidarne o rafforzarne lo ricerche e le conclusioni. Questo lo.borioso o ponderoso volume di circa 750 pa• ~~,~~è~~~~:~a3:t~t~nt~o~~10:\~~~s~~l~~~i J~o.~~1ftg~~ri mirabile dlllgonzo. dall'autore, non costituisc e che la metà. della monografta sull'omicidio. Qui sono studia.ti due lipi di criminali di sangue: l'omicida-nato e l'o,ni– cida-pa~.:o,· ad un eocondo volume ò rimandalo lo studio dell'omicidio nell11.sociologia criminale (omicida d'oc– casione ed omicida di passione).

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