Critica Sociale - Anno V - n. 9 - 1 maggio 1895

130 CRITICA SOCIALE la sconfitta della sollevazione, quante volte i coman– danti rosorcito non rossero paro.lizzati da riguardi po· litici e, agenJo con crilort csclusivnmonle militari, po– tessero contaro sulla redeltà. delle truppe. I numerosi successi degli insorti fino al 18,18si deb– bono a molto varie cagioni. Noi luglio 1830 e noi feb– braio 1848 a Parigi, come nella maggior parte dello sollevazioni spagnuole, vi ora, fra gli insorti e la mi– lizia, una guardia civica, che o parteggiava a dirittura poi movimento, o comunicava alla truppa la propria Indecisione, o oltracciò forniva armi alla sollevazione. Dove la guardia ci, 1 ica 1 come in giugno 18.SB a Parigi, piglil\\'a subilo parte contro il movimento, questo era bell'e spacciato. Nel 48, a Berlino, il popolo vinse, un po' per lo rorzo rilemnti aggiuntcsi nella notte o nel mattino del 19, un po' per l'esaurimento o il calti,•o vettovaglia.mento delle truppe, un po', infine, per la indecisione del comando. h\ tutti i casi di vittoria, o lo truppe si erano rifiu ta.te di rar fuoco sul popolo, o ai comandanti era mancata. la risolutezza, o avevano legate le mani. Quindi, anche nel periodo classico dell'insurrezione di piazza, la barrica.la agi piuttosto moralmente che materialmente. Era un mozzo per scuotere la saldezza dell'esercito. Se durava abbastanza per ottener questo, ora la vittoria: se no, era la disra.tta. D'altronde, già nel 49 lo ovonlualitò. favorevoli erano In ribasso. Oià. la borghesia da1>pertutto appoggia.v a i governi, Io classi e colte o possidenti > salutavano cd ospitavano la milizia. La barricata aveva perduto il suo ru.scino: dietro aù essa il soldato non vede,·a pill il e popolo ,, ma dei ribelli, dei sov,·ertitori, dei sac– cheggiatori, gente cho vote,•a e spartire >, il riftuto sociale insomma. Col tempo l'ufficiale era.si scaltrito nella tattica della guerra cittadina e, scambio di mar– ciare diritto o scoverlo contro la barricala, la girt:n•a, altra\'ersando case, cortili, giardini, e, nove \'Olle su dieci, con un po' di abilità, ricsci"a ad impadronirsono. Ma da allora in poi molte altro cose cangiarono o tutto o. ra.vore della milizia. Le grandi città si amplia• rono, ma gli eserciti ancor pill. Parigi o Berlino Jal 1818 ad oggi non si sono quadruplicate: ma so ne sono pili che quadruplicale le guarnigioni. E queste, colle rer– ro,·ie, si raddoppiano in 2 I ore i in 48 ore possono di· ventare eserciti giganteschi. E il perrezionamento dello armi1 Il rucilc a percussione del 1818 ha ceduto il posto al retrocarica di piccolo calibro, che tira a di– stanza. quadrupla, con precisione e rapidità dieci \'Olte maggiore. Allora mitragliatrici e cannoni relativamente deboli ; oggi la granata a percussione, una sola delle qua.li spazza la miglioro barricata. Allora l'ascia dei guastl\lori; oggi la. cartuccia a dinamite. Dal lato dogli insorti, invece, tutte le condizioni si fecero peggiori. Una sollevazione, che abbia per sè le simpatie di tutti gli strati della popolazione, non è fa. cilc che ritorni: nella lotta di classe i ceti medi non si raggrupperanno mai cosi esclusi\'amente intorno al proletariato, che non resti un torto partito reazionario per la borghesia. Il e popolo » apparirà quindi di\'iso, con che manca la. potente leva che agi nel •18.Se anello si associno agli insorti molti che hanno ratto il servizio militare, tanto più difficile è l'armarli. I fucili da caccia e di lusso degli armaiuoli, quand'anco la polizia non li abbia privati p. es. del grillolto, stanno ben al di– sotto, anche per la. lotta tla vicino, al fucile dei soldati. Sino al 48 si pote\"& impro\'visare la polvere e il piombo per lo munizioni, oggi ogni fucile ha una. sua cartuccia speciale, e tutte hanno solo di comune d'essere un prodotto della grande industria, per cui i fucili sono inutili senza munizioni appropriate. lnftne, dopo il 48, sorsero i nuovi quartieri con lo vie ampie, lunghe, diritte, cho sembrano ratte apposta por provarvi i nuo"i rucili o le nuove artiglieri(). Sarebbe pazzo quel rivo– luzionario che scegliesse per le barricate i quartieri operai al nord o all'est di Berlino. Intende ora il lettore perchè le classi dominanti cl ,•ogliono trascinare ad ogni costo dovo spara il fucilo e rende la sciabola, Perchò ci si taccja di codardia quando non scendiamo in piazza senz"allro, certi, già prima, di una. immancabile sconfl.ttat E perchè ci si prega con tanta insistenza di prestarci una buona. volta. a far la parte di carne da cannone, Questi signori sprecano il loro tempo o le loro sup– pliche. No, non siamo cosl grulli. Sarebbe come so, in una futura guerra, essi chiedessero al nemico di alli– nearsi coi metodi del \'Occhio Fritz, o in colonne di intero di\'isioni, come a \Vagram cd a Waterloo, impu– gnando i vecchi rucili a pietra focaia. Come per le guerre internazionali, così mutarono le condizioni por le guerro di classe. Il tempo dei colpi di mano, delle rivoluzioni condotte da piccole minoranze coscienti, alla testa di masso incoscienti, è passato. Do,'e si tratta di una completa trasformazione dell'organismo sociale, è necessario avere con sò lo masse, conscio di ciò a cui si tende, conscio del motivo del loro concorso. Quosto c'insegna la storia degli ultimi cinquant'anni. Ma perchò lo masso comprendano ciò che de\'ono fare, è necessario un lungo, assiduo lavoro, quel lavoro appunto che noi ora compiamo con un risultato che spinge gli a\'\'crsart alla disperazione. Anche nei paesi latini si comprende sempre meglio che la vecchia. tattica deve subiro una ro\'isione. Do– vunque si segue l'esempio tedesco, <lei maneggio del diritto Ji \'Oto, ùella. conquista <li lutti i posti che sono alla nostra portata.. In Francia, ùove il terreno è già. minato ùa un secolo di rivoluzioni, dove i partiti tutti quanti sono rotti all'aziono rivoluzionaria o do\'e quindi lo stesso esercito ò maltldo e in generale l'insurrezione troverebbe condizioni ben più propizie cho in Germania - anche li i socialisti comprendono che nessuna loro vittoria sal'à duratura se prima non a\'ranno guada– gnata la gran massa, cioè I contadini. Si riconosce anche li cho i cOmpiti immediati del partito sono il lento lavorio della propaganda e l'azione parlamentare. E i successi non si fanno desiderare. Si conquistò gran numero di municipi, o alla Camera seggono cinquaflta socialisti, cho han giò. abbattuto tro Gabinetti e un pre– sidente della Repubblica. Nel Belgio gli operai conqui• starono l'anno scorso il diritto elettorale e vinsero in un quarto dei Collegi. In 1s, 1 izzera, Italia, Danimarca, persino in Bulgaria e Rumania, i socialisti sono rap– presentati in Parlamento.(') In Austria è ormai concesso da tutti che la soglia del Ueicli.,ralh non ci può essere pill a lungo contesa. Che vJ entreremo è certo, si tratta solo di sapere da. quale porla. E persino in Russia, quando altino si convocherà Il ramoso zemskfj Sobo1·, l'assemblea nazionale, contro la qua.lo invano rilutta. il giovane Niccolò, anche là possiamo contare con cor– tezza di essere rappresentati. Con ciò, o si capisce, i nostri compagni dell'ester.:J non rinunciano al loro diritto alla rivoluzione. In ge- ( 1 ) Le recenti elez.loni danesi (7 arrile) portano da due ad olio I depu1at1 tociallsH. (.Vo!a d~rta CRITICA),

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