Critica Sociale - Anno V - n. 8 - 16 aprile 1895

CRITICA SOCIALE 121 istiga ad andare di fabbrica in rabbrica, di stabili• mento in stabilimento - potrei dire di casa in casa - per sospendere tutti i lavori e costringere a cambiare la costituzione col fare del1a Charta del popolo una legge della nazione.» E dopo, il P. )L foce di tutto per legare al «delitto» del placa,·d Feargus O'Connor, il quale lo, pubblicò nel suo quotidiano londinese, l'Eventng Sia,· o la Stella della Se1·a. « Vi alita, SCl'ÌSS8 O'Connor, UDO spirito degno delle leggi antiche o delle antiche liberi,\ inglesi. Questo, fratelli, è tempo di e.ssere corag– giosi, accorti, vigili e risoluti. Vi consigliamo sopra ogni cosa a rispettare la vita e la proprietà. Ri– manete saldi ai principi che sono nel documento intitolalo la Charla del popolo. • Sir Frederick Pollock illustrò il terrore coll'aneddoto d'un sarto. Un cliente di questi perdette uno della famiglia. Andò a ordinargli, in fretta o in furia, l'abito che pian$e i morti. Ma il sarto, p1·ima di accettarne l'orchnazione, ne domandò il permesso al Comitato dello sciopero generale! 'l'uttavia sir Frederick non mancò di fare giustizia, dicendo che anche la più audace provocazione della legge era accompagnala dal rispetto alla ,•ita e alla proprietà! « Sono lieto, disse, di vivere in un paese come il nostro, ove, se anche avvengono eccessi come questi, sono tem– perati dalla tolleranza e dalla moderazione, due cose che signoreggiano luminosamente nel mezzo della violazione della legge che ho descritto. Per ora ho finito. « Mi sono astenuto da qualsiasi espressione che potesse essere severa. Volli rimanere impersonale. I miei concetti erano i concetti della legge. « Signori giurati! Assistete l'amministrazione della legge fermanente, ma spassionatamente. Con queste osservazioni ho evitato ogni soggetto che pot6SSe turbare la calma del vostro giudizio. Adempite fedelmente al vostro còmpilo tanto per gli accusati che pel pubblico, a favore del quale si fa questo processo. Dimenticate qualsiasi cosa di partito, atte– netevi strettamente alle deposizioni, fate giustizia e secondo giustizia pronunciate il verdetto. » Il mio còmpito di condensatore imparziale diventa sempl'8 più difncile, pcrchè sono obbligato a sagri– fica1·e del materiale d'oro, come l'opportuniU\ dei chartisti, a badilate. Un'altra bottiglia blu - com'era chiamato l'agente della pubblica sicurezza - depose di aver letto sulle cantonate il placa,•à dell'accorrete a ritirare l'oro! « I la,·ori, diceva, sono sospesi. li credito pub– blico è scosso. La moneta ca1·tacea (cioè i biglietti della Banca d'Inghilterra) non vale più nulla. La sterlina ò salita da 20 a 30 scellini. Gente della classe media, accorrete a ritirar l'oro dalle banche!» Secondo lo stesse, poticeman, il 'l'aylo1• av1·ebbe detto a un 1neeting che gli uomini dovevano ser– virsi della sciabola e che le donne dovevano additar loro dove sprofondarla. 11 capo della polizia di Preston parlò del conflitto tra scioperanti e soldati avvenuto il 13 agosto. Oltre il rinforzo di 15 o 16 JJOltcemen., vi giunsero circa 30 soldati. e In Lune street, disse, incomincia1·0110a tirarci sassate. Noi ci fermammo iu faccia alla moltitudine che si di– menava e scalmanava, coll'idea di disperderli. Si disse loro che si sarebbe letto l'acl contro gli as– sembramenti tumultuosi. Jessuno si mosse. Qual– cuno rispose: leggetelo e andate alla malora! « Una pietra portò via il rlot acl dalla mano del mavor che lo leggeva. La pioggia dei ciottoli con– tinuava. Da Chapel ,valks, una Yia che lambisce la principale, i sassi ci ,enh•ano passando dalle alture delle case. Dal nostro posto in Luno street , 1 edevamo distintamente le donne che porta,•a110 i sassi nei loro grembiali e che li depone, 1 ano vicino agli uomini che tiravano. Alla fine il mayor diede l'ordine di rar fuoco. Vidi cadere parecchi della folla di· prima fila. La scarica non sciolse la moltitudine. Per due o tre minuti rimase come fulminata. Si continuò il fuoco a fucilate cosi: pu{. .. JJ!t/: .. JJtt( ... Ne vidi quattro morti e non pochi forili. So che a uno venne amputata la gamba. Il fuoco dm·ò circa tre minuti. it Feargus O'Connor si difese, come la maggioranza degli imputati. senza il solito avvocato che va in Corte, come il Duncas, uno dei difensori d'uno di CJuesti 50, a dichiarare che non è chartista o so– cialista. A, 1 rocato egli stesso, coll'aggiunta 1l'es.ser imputato e chartista fino alle unghie dei piedi, riusci a piantarsi dinanzi ai giurati come una delle pili nobili, delle più superbe figure del suo tompo. « Gentlemen! Quando i tristi cospirano (i gover– nanti), i buoni (il popolo) si uniscono. • Citò le pat'OIO di Brougham, « l'ltomo pili completo, la mente più forte e più chiara dell'Inghilterra. » « Lo chiamano pazzo! Volesse il cielo che lo fossi come lui! Non sono nato cospiratore. Che cosa vuol dire cospi1·azione1 Segretezza! Noi abbiamo pubblicato tutto. Non abbiamo fallo un passo, detta una pa– rola, scritta una pagina cho non sia nei giornali. lo ebbi l'onore di sedere alla Camera dei Comuni per tre anni 1 con sua signoria il giudice che pre– siede questo dibattimento e coll'onorevole rappre– sentante la legge che mi sta vicino. Essi vi potreb– bero dire che io sono stato un politico entusiasta, che avevo la mia causa a cuore. Sono fuori della Camera dei Comuni da sette anni e in questo pe– riodo, o signori, ho speso per l'agitazione una for– tuna. Sono entrato nel movimento ricco e ora sono povero. In questi sette anni non ho speso meno, pel chartismo, di 300.0(K)lire. Si disse che la mia agitazione era a base d'interesse. Signori giu,~ati ! Non ho mai ricevuto un centesimo o frazione di centesimo che avesse rapporto col chartismo; non ho mai viaggiato a spese del chartismoi non mi sono mai difeso coi denari dei cha1·tisti. Fui cosi clolicato che non sedetti mai al banchetto chartista senza averne pag,,to il biglietto o pi(, biglietti. Sovente diedi centinaia di sterline al fondo cha1•– tista. Da anni pago come venti sterline aJla setti– mana per mantenere, in qualche modo, parecchi l'idotti alla povertà per aver preso parte attiva in questo movimento. Si è detto e ripetuto che mi so110 servito del N01·theni Sta,• per eccitare il popolo e mettere in tasca i proOtli. Signori, inco– minciai a pubblicarlo 1·icco e ora sono povero. Si– gnol'i! Per sopperire alle mie spese di partito do– vetti vendere delle mie possessioni e perfino del legname per 1000 sterline. Per la mia difesa pei cha1•tisti processati nel 1839 non solo non presi un centesimo, ma, siccome ne ero il tesoriere, cosl vi rimisi del mio, per coprirne le spese, 280 sterline. Quando Frost venne arrestato misi subito a di• sposizione della di resa 1000 sterline. \'oi avete sen– tilo della mia popolarità. Se questo è un delitlo, condannatemi, se vi piace, per popolarità. Ilo fatto dei discor~i a milioni e milioni di persone e sono stato, in quest'ultimi dieci anni, l'uomo più pro– minente dell'Inghilterra. In tutti questi anni fui il bertaglio dei nemici del chartismo. A tewport ha luogo un'insurrezione e O' Connor ne è il rea ca/, o il gallo rosso. 11 2o maggio 18IL si p1·e– so11taalla Camera dei Comuni la petizione per la liberazione di Frost firmata da l.300.000 persone e Feargus o· Connor nè ò l'autore! ton ne sc1·issi una riga! 11 2 maggio si presenta alla stessa Camera una petizione con 3.3lj.7:i2 fi1•mee il solito fatutto O portato di colonna in colonna di giornale come il facinoroso! Del manifesto chartista di Manchester, che il Times dichiarò deHtluo!o, se ne fece autore

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