Critica Sociale - Anno V - n. 8 - 16 aprile 1895
CRITICA SOCIAl,E 117 la. descrizione cho il Loria fa, nella conrerenza sul dar• winismo sociale, delle conseguenze di ciò che egli chiama parassitismo sociale; ma a me, e spiegata cosl come la Yerrò spiegando, essa pare assolutamente esatta. E cominciamo col fare sommaria giustizia di questa sirenica teoria sociologica del parassitismo sociale, la quale, secondo me, do\ rebbe condurci senz'altro a ne– gare la più. serena delle intuizioni loriane. La diffe– renza. fra il fenomeno biologico del parassitismo e quello sociologico dello st'rultamento è troppo essenziale per– chè un paragone fra i duo sia possibile fino a dar loro un nomo comune: Il parassita animalo è in generale un vinto della lotta, un essere inferiore a confronto di quello alle cui spalle egli vive - orbene chi oserebbe affermare altrettanto per la società capitalistica. in con– rronto dei singoli (si bndi: singoli) lavoratori srruttatit Porchè chi srrutla, non dimentichiamolo, è la società capitalistica non il singolo capitalista. Ancora. Le suc– cessive costituzioni economiche capitalistiche 'poteron sorgere perchò alla loro nascita realizzavano un pro– gresso, nello sfruttamento della natura, che giovava. a tutti, anche ai non compresi nella organizzazione p1·0• prietaria. È in grazia di questa nobile origine che esse perdurano anche quando i vantaggi, cb'esse arrecano, vanno diminuendo relativamente ai bisogni crescenti. Questo il Lori&ha. luminosamente e con tutta sere– nità dimostrato nella sua Ar1ali1i, questo è in antitesi col fenomeno del parassitismo animale, questo avrebbe dovuto indurre il nostro A. a dif'ftdare della teoria che porta nel campo dellasociolo1tial'irreconciliabileasprezza unilaterale con cui dai marxisti puri s'interpreta il re– nomono economico: il profitto del capitale è tutto ratto di plus-valore, la societl\ capitalistica è parassita per– chè non ha altra ragion d'essere che lo sl'rultamento. Tutte due le proposizioni son false perchè eccessive. Siamo più calmi o più sereni o la verità. non può sfuggirci. Le società - ora capitalistiche - sono state e sono, in conl'ronto degli individui non associati, gli organismi vincitori perchò più evoluti: un singolo capitalista., un singolo banchiere, un singolo scriba salarialo saranno molto peggiori di un singolo onesto lavoratore, ma la società. di cui i primi fanno parte, come organismo, è indiscutibilmente migliore del secondo, il quale, se è sconfttto,vede sconftlto in sè non solo il meno adatto, ma anche l'organismo veramente meno evoluto. La pre• tesa antitesi fra i resultati della lotta umana e la fun· zione miglioratrice della lotta per la vita non si dirime che cosi. Ahrnne altre brevi considerazioni ci convinceranno sempre meglio di ciò. Ma prima di tutto il lettore non dimentichi che qui si è, voluto appena appena abboz– zare un'idea.,non già esaurire una dimostrazione. Quindi è che, dopo aver toccato di volo del caso tipico delta lotta di un organismo sociale con uno individuale, noi non possiamo intrattenerci ad esaminare - per trarne conrorto alla tesi che chi lotta per la vita son le so– cietà. e non i componenti - i casi meno caratteristici, delle contese rra. organismi sociali poco evoluti ambe– due, o diversamente evoluti. Torniamo Invece a considerare il primo e più tipico caso di lotta. Già altri molti hanno osservato che anche per gli organismi sociali esistono periodi d'infanzia.,di maturità, di decadenza.,ed è certo del pari che anche questi organismi riproducono nell'ontogenesi la ftloge– nesi; ma appunto perciò non dobbiamo meravigliarci se qualche volta. si trovano alle prese, con organismi sociali poco evoluti, Individui relativamente mol to evo• luti. Anche queste volte però, se l'individuo è sconflt.to, la teoria darwiniana trionfa nella lettera e nello s pi– rito, perchè, per quanto poco ovoluta, una qualunque società, perchè posta più in alt.o nella scala degli or– ganismi, per la maggiore potenzialità. vitale e produt– trice è inftnilamente superiore a qualunque individuo il quale non abbia saputo o potuto rar parte della so• cietà.. Per negare questo si potrà. paragonare l'altrui– stica superiorità. di qualcuno dei reietti dalla società, coll'egoistica bassona di certi membri della società stessa, ma sarebbe come paragonare un intero orga... nismo in(erioro con una cellula sola d'un organismo superiore: il paragone non solo è impossibile, è assurdo. La.verità. di quanto asserisco appare del resto lumi• nosa sol che si considerino anche superftcialmente l modi e le cause per cui fino ad oggi si son succedute le varie costituzioni economiche. Il lettore non si spa• venti i le cose che io son per dire non me le ,•ado ca• vando io pel primo dalla testa; lo ripeto ancora: tutu gli argomenti in favore della mia tesi sono nell'A.11aliai del Loria. Impostasi la prima società. capitalistica a base di scbiavitt'l nell'interesse generale (gli ottimi rapporti rr& i primi schiavi ed i loro padroni son Il a provarlo), tutti gli svolgimenti della organizzazione capitalistica si compierono essenzialmente per dato e ratto di coloro che fl\cevan parte della società: quelli che ne erano esclusi non ebbero quasi mai una partecipazione attiva ai rivolgimenti sociali. Dove ricorda la storia che fra gli schiavi o i servi vi sia mai stato un moto simile a quello che si organizza. ora tra i salariati1 Ed il Loria stesso, In queste sue ultime conrerenze, non riconosce egli la verità. di quanto dico, quando afferma che fino ad ora vi rurono ratti sociali, ma non problemi o qui• stioni sociallt La schiavitù. e la servitù si succedettero, rurono ora sostituite dalla economia a salario, quando e perchò la loro scomparsa tornava necessaria. all'esi– stenza ed al progresso delle società.capitalistiche. Tutti i tentativi per arfrot.tare questi trapassi riuscirono ine• sorabilmento vani. E porchè, Perchè di fronte ad una società capitalistica non poteva ancora sorgere un gruppo sociale veramente antagonistico, il quale avrebbe dovuto altunre una cosa fino ad ora impossibile: l'as– sociazione libera dei lavoratori. E non potendo i colpi contro gli organismi sociali esser dati che da individui singoli od a mala pena coaliuati, ma non riuniti in gruppo sociale, i colpi riuscirono vani: l'organismo su• periore ha flno ad ora sempre trionrato. Ma gli organismi sociali capitalistici si sono ormal avviati pel tratto discendente della loro parabola; e come il vecchio diabetico lascia sfuggire da.gli organi ammalati le soslanze vitali, cosi le società non banno più la forza di tenere a sè le menti superiori: il dimi• nuire del saggio del profitto fa sorgere il proletariato intellettuale. Allora finalmente l'immensa turba disgre– gata degli sfruttati trova chi li organizza. Ormai l'or– ganismo antagonistico della.odierna.società, l'or.ganismo in cui sarà. attuata la libera.associazione dei lavoratori è per uscire dallo organizzazioni socialistiche nazionali ed Internazionali i ormai nell'ngone della lotta per la vita non si presontan più con1ro le società capitali• s\icho i singoli lavoratori, ma. le società di Javoratori. . .. Fino ad ora li progresso dell'umanità. tu conseguito per l'intimo sviluppo delle società capita.lislicbe, per le
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