Critica Sociale - Anno V - n. 8 - 16 aprile 1895
CRITICA SOCIALE 115 ULTIMA VERBA t sospesa la dlscusslono sulla tattica 11Consiglio nazionale del partito socialista ita– liano, testò adunatosi in Bologna, ha espresso il voto che cessi, per ora, nei giornali del partito - stante l'imminenza dell'azione elettorale - la po– lemica, da noi pure agitata, intorno a11a linea di condotta da adottarsi, rispetto alle candidature di altri partili. Esso - il (:onsiglio nazionale - non credette di dovere addentrarsi nella questione; e prereri triucerarsi dietro la pregtudf;tale di in– competenza per ragion di mo.teria, rimettendo la soluzione del me>·tlo n un Congresso nazionale di là da. venire. Aderiamo al desiderio degli amici nostri del Consiglio nazionale o tronchiamo, dunque, o piut– tosto illterr0mpiamo cotesta polemica, che altri– menti avremmo proseguita sinché almeno fosse certa e certamente prossima la data dei Comizii. Troppe cartucce ci gravano ancora la giberna perché non ci costi un po' di rammarico il sacrifi– carle sull'altare della disciplina di partito; ma ri– conosciamo che il buon soldato deve anche sapero nor. battersi, quando tale è l'ordine preciso del suo stato maggiore. Per uguale ragione non discuteremo la tesi, rorse un po' curiale, dell'incompetenza, con la quale il Consiglio nazionale ha eluso la grave questione che gli era sottoposta. Ormai la parola non è più alle parole, no11 è più alle previsioni, ai ragionamenti teorici: la pa– rola è ai ratti. Entriamo net periodo dello speri– mento. Questo sperimento seguiremo - spettatori obiettivi e spregiudicati - e raremo di trarne quegli insegnamenti che potremo maggiori. E se lo sperimento dirà che lo nostro previsioni eran troppo fosche, e che al postutto i nostri com~ pagni non ebbero torto a non dividei-e le nostre preoccupazioni e le nosh-e trepidaoze, nessuno ne potrà essere più lieto di noi. Se il partito socialista acquiste1•à terreno, scambio, come noi temiamo~ di pe,'(Jerne e uscirà dalla lotta elettorale meglio temprato, con coscienza più nutrita e circondato di maggiori simpatie nel paese - Cassandra non si dorrà perché poco fossero ascoltate le sue malin– coniose querimonie. La spada della vittoria - « vincasi per rortuna o per ingegno,, - pesa sulla bilancia dei sillogismi come la spada di Brenno - e, come quella d'Alessandro, taglia molti nodi gordiani. Ma quand'anco, per contrario, l'andamento e l'e– sito della battaglia elettorale ci dessero assai più ragione che noi non deside1•iamo e mostrasse1-o come il partito socialiista non abbia saputo, in questo gravo momento della sua vita, usare dell'abiliti\ o della p1•udenza necessarie a vince1·0 le molte aspe• 1•it..1. e a sfruttare i molti e caratteristici vantaggi della situazione - non perciò ci perderemo d'animo nè vedremo nell'urna elettorale del IS!X> l'u1·na funeraria del socialismo italiano. Un partito deve apprendere dall'esperienza - sia pu1-e a proprie spese - ciò che non sempre la discussione astratta può improvvisare nella sua coscienza. In Germania, in Francia, nel Belgio ru- 1'0no esperienze - bene spesso dolorose - di diecine d'anni che posero quei forti partiti socialisti sulla via che ora battono sicuri, e di cui vedono innanzi a sè ben definita la traccia. Allora - ad esperimento eleltorale finito - riprenderemo, con maggiore opportunità e con piit ricco cor1'000 di argomenti teorici e di ratto, la dimostrazione da noi oggi intralasciata. E cerche– remo di provare come questa formula della lotta di classe, che ò inscritta sulla nostra bandiera, e che molti ripetono meccanicamente come un cartllon, sia qualche cosa di mono semplice, e richieda, nella concreta sua esplicazione a seconda dei paesi e dei tempi, assai più accorgimento e ponderazione che ad ossi non paia. Ci av"errà rorso corno altre volte ci avvenne: che il nos tro tor to ru di avere avuto troppo presto ragione. pes.so la eresia dell'oggi è la riconosciuta verità del domani. Intanto, a tutti coloro che lottano - comunque essi lottino - con sincerit..\ e con coraggio per la grande causa che abbiamo sposata, mandiamo i nosll'i voti migliori. In questa battaglia per la ci1•illà, quali che siano i dissensi transitorii sul metodo, i so– cialisti italiani formano un solo cuoi-e,un anima sola. LA CRITICA SoclALE. PROGRAMMI MINIMI Pubblichiamo - come documenti - i due p1•0- grammi minimi, politico od nmministrativo, che il Consiglio na1.io11alodel pal'lito socialista italiano, esaurendo un mandato l'Ìcovuto dal Congresso di Parma, ha tostà compilati e diffusi: PROGRAMMA POLITICO. Riforme politiche. I. Suffragio uni\•ersalo politico ed amministrativo. Indennità ai deputali. 2. Abolizione di ogni legge restrittiva. della libertà di stampa, riunione ed asi.oclaiione. 3. 5-oslituzione della nazione armata. all'esercito per• manento. 4. Uefenmdum politico od amministrativo e diritto J'iniziath•a popolare 5. Eguaglianza giuridica. e politi<'& dei duo sessi. 6. Autonomia comunale e indennità a tutfe le cariche clotthe llllc>rmeeconomic:1t, - Igiene ed istruzione. I R1(ormo. dei palli colonici a nnlaggio dei lavo– ratori. 2. Oh ieto di sostituire la forza pubblica agli operni St'iopcranti. 3. Riscatto ed esercizio - dn. parlo dello Stato - delle l'orrovie, miniore, mezzi di navigazione, ecc. 1. Espropriaziono dello torre incolte per aflldarne la coltirnziono o.d associazioni di lavoratori. 5. Concessione dei la\'Ori pubblici ad associazioni coo– perative di la,•oratori.
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