Critica Sociale - Anno V - n. 6 - 16 marzo 1895
CRITICA SOCIALE 03 la vostra doltrina abbia a soffrirne, non temete di vedero sfatate le ,·ostre aspirazioni, annientato le vostre spiwan1.e, sol perchò questa o quella pal'le del ,•ostro c1·edo scientifico vada affondata o di– strutta. Nelle 1'3gnotele della micrologia deduttirn polr:.\ impigliarsi questa o quella teoria socialista, ma sarebbe in~cnu~ il supporre che il socialismo, qu~ta_ cspres~1011e idealo delle. evoluzioni ed aspi– raz1001 umane, po~sa trm·aro m esse la propria tomba. No; il socialismo non ha d'uopo di invoc..1re la prop1-ia vita dalla persisten1.a di questa o quella dottrina, perchè il socialismo ò la verità e la ve– rità non può morire. Solo chi sc1·baun ingiustificatoscetticismocirca la bontà essenziale della propria causa, può indursi a timidi compromessi coll'orrore e cercare per ogni g_uisaallo proprio tesi un puntello in qualche fos• silo perduto noi musei del pensiero; ma chi della bontà della propl'ia causa non dubita, chi ò conscio del suo fatalo trionro, questi assisto con animo fi– don!o alla 1•uiua dello teol'iO bandite dai suoi apo• st oh; o m enti-o cnde a brano a brano il limo ad– d~ nsa.to dai secoli attorno alla statua sublime 1 egli s1 a l.Ilota,:pou~nndo che di tanto più divina, più fulgida, p1u sicuramente ,•ittoriosa, ne uscirà la forma di beltà, nlla quale ha consncrato il suo culto. ACHILLE LoRIA. SCRI'l."rURA E CARATTERE,, . Ogni ,•olla che m'è accaduto di studiare un po' rntimamento qualcuno det grandi problemi che af– faticano _il pensiero scientifico e filosofico odierno, e che m1 fu dato constaL"ne con lieto orgoglio i più recenti triontl, mi sono pur anche, e con non minore compiacimento, assicurato, che se nei pro– verbi, negli assiomi, noi frasario, nella lin~ua del buon ,·ecchi~ 1~polo, semplice e ignaro, s1 sappia cercarvelo, s1 1·1scoufrn110 sempre agevolmente le traccio ovidonU della divinazione confusa del vero c~10secoli o secoli pdmn dei dotti esso aveva rag: giunta dn st\ sonzn sussidio spettacoloso d'apparati di laborntor'ì, di libri, di conferenze, di discussioni'. Cosiò stato, per dir solamente delle questioni che conosco meglio o che ho io ~tesso personal– mente studiato df proposito, di quel concetto fon– dnmenL~le _del bello che dopo lunghe e tormentose mechlaz1om ho croduto d1 poter fissare solidamente c_omepernio di tutta l'estetica psicologica natura– lista; _cosi della b.1se nuova che mi parve di potere con sicurezza assegnare alla classificazione dei tem– peramenti c..,rattel'i umani, nella diYersa composi– zione del sangue; o C08Ì,ora, dello studio, affatto nuovo, della ~criltura, della grafia individuale, come espressione sicura o sincera dell'indole personale, dell"intima natul'!l psicologica dello scrivente. Prima di Bnldo da Carpi e di Marco Aurelio Se– verino, prima di Lavatcr e di Moreau, prima di Uelestre o di Michon, prima di Crèpieux-Jamin e d'HCricourt, prima di Mantegazza e di Lombroso il voll{Oinfinito ed _anonimo, questo grande fanciu 1 llo ge!nalo, nvovn virtualmente croata la grarologia 1 clnamando con lo stesso nome, e carattere >, la (1) Fin dl\l numero del t.• gennaio a,,e,nmo promesso di occu- 1mrcl pltì dl11e1111mento del 11enl&l•o curloslaalma Manuale di Grafotouta del J.omtwo10,edHo dall'lloopll (un volume di p:ig. !U ton 470f'l\c~lmlll), 811\m0orn grnt11.11lmlal ,aloro~o pror. Mario PIio che, tndovlnnndo come n noi (01H mancato il tempo fino ad o,:rgl di tenere la 1Jro111eau, cl ha coal ,antagglos:unente ,oeti- 111lt1, con quoti.o 1crlt10 brillante, che accogliamo come eap11.rra di pltì frequente ,ua colll\borulone. (l,a CRITJçA SoçU,U:.) scrittura paleso ed il sentimento nascosto di ognuno riconoscendo a prima visla, da pochi segni neri traC: ciali sur unfl busta, la e mano > dei cari assenti sia quello, binnca o sotlile, « sotto cui splendon0 - fiorenti i ricami, ed i fasti - vibrano d·un fre– mito canoro >, come squis.itamente canta,·a Guido ~lazzoni, o sia invece, rh•elnto non più dalle fine 1Jatles de mottrhe signorili, ma dai « grossi segni i11calL.1ntisi >, il \'alido pugno plebeo, l'one.sto e be– nefico « pugno che al maglio è docile, - ma teme la pennn, e tremando - l'ecalcitra al lampo del pens1e1--o ». Se gli scienziati, so i pcnMlori di proressione, meno superbi, mono sdegnosi, meno isolati, si de– gnassero di scendei• più spesso in mezzo all'umile volgo, e d'nttingel'C ~iù largamente alla sua lenta cd oscura, ma sper1montntn, contrastata, antica, profonda sapienza, quante mai grandi YOrit.1. em– brionali vi potrobboro ancora scopril·e, e, fecondate dall'analisi cl'iticn, dal cimento sperimentale, dalla sintesi filosonc..-i,porta1•0 trionfalmente alla "'ran luce del solo! 0 l,a grafologia sal'ebbe da anni ed anni quella che sta oggi appena. pe1• divenire, una splendida appli· caziono del metodo positi\'o in psicologia, e la mano e la penna sarebbe1--ostati, pl'ima dello srigmografo e del ~rdiografo, due prodigiosi npJ]areccbi regi– stratori della stahca e della drnam1ca dell'animo umano. ~ L'a\'veoil'e, ioL,nlo, avrebbe poi preparato Ja st~ad~ al fouog1~ro, come strumento di diagnosi ps1ch1ca, nello cui tenei-e lastre la voce dcll"uomo può imprimere, come la mano sul foglio, le minime oscillaz1oni del sentimento, le più oscure peculiarità del carattere: e la g1'3fologia avrebbe avuto, come avrà certamente fra poco, una sorella minore nella lalotogia. Dimmi corno scrivi, come parli, come gestisci e ti dirò chi sei. ' . I:n scrittura varia in_ftltti,o si piega, e si plasma, o s1 ndntta all'aziono d1 tutti quanti gl'infìniti fat– tori in~Ol'ni od estor!1i, sotto i quali si compie: la razz~, rn!anto, ~t~o _c1dll ,i _cara~t~ri. orientali, gli al'ab1, gh obra1c1, 1 greci, 1 lat1111, 1 tedeschi; il tempo, nel quale la gl'ana si semplifìca, si snoda si fn rapida o va1•ia, dall'arcaica uniformità ri~o: 1-o~a alla nostra nonosa scioltezza e di"ers1tà · l'eredità famigliare, dnlle rorme faticose e stentaté dello classi incolte, allo facili e snelle dei ceti ahi• luali 111_la pen!1a ~• molt~ generazioni; l'età, dagli sgorbi 1nrorm1 dei b11nb1,alle tremule incertezze dei \'ecchi: il sesso, dai lievi filetti e dalle smilze lottorioo più delicatamente muliebri, alle energiche aste ~ _a.Ilegrosse rorme pita atleticamente virili. Poi, 11 temperamento pet'Sonale: nei miei e Xuovi studi sul. caratlel'e • (Pe>tsfet·o ttaliww, 1802), io no~\'O gt~ ~mo ~eh.~'\0:•-iste_re_ una_grafia speciale dCl plctor1c1 e dei b1ho~1,<leisierosi o dei linfatici, quantunque mi rosse mancata l"occasione di stu– dia,·no di proposil?, le modali~\. Soggiungo, ora, che a _queste modahfa comuni, costanti e generiche per ?mscunB dolio qunttro categorio di tempera– n:ien_t1, apporterà senza dubbio ultel'iori modifica– z1om specifiche lo stato fisico momentaneo dolio scrivente: di saluto o di malattia, cli riposo o di stanchezza, di debolezza o di forza, nel qua.lo esso si tl'ovi; e vi contribuiranno lo condir.ioni della sua vista, normalo, miope, presbite, o dei centri e dei n_e1·vi !l dei. mus,coli m.otori della. mano; e la posi– zione 111 cui scrivo, dritta, seduta, accoccolata, cori– cata, com~ s'usa o s'usava altrove o in altri tempi, o corno s1 può esser costretti a fare in continrrenze speciali; senza contare In intensità e l'inclina~ione
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