Critica Sociale - Anno V - n. 2 - 16 gennaio 1895

ÒRITICA SOCIALÈ 23 della Tebaide, contemplante ciel monte Athos, ap– partandosi, per un platonico amo1•e dell'avvenire, da. tutte le vie che realmente conducono ad esso. Se poi - peggio ancora - manovri per guisa da favorire i suoi boia e i suoi aguzzini, la storia non troverà per esso altro paragone, che quello del pazzo cho ferisce se stesso colla pietra che, lanciata in aria, gli ricade sul capo. Esso sarà come colui che si incende colle proprie mani e della. veste che gli brucia. addosso folleggia. e ride! (') LA CRITICA SOCIALE. ( 1) Qui non dovrebbe 3.ver termine la nostra rhposta, pokhb qui non finiscono gli ar1tomentl del 0!11olati; ma, per una ,·olla, lo scritto è lungo abbaslanxll, D'altronde questa è questione che don:\ eHere ,rncora e 1!1.rgamente agitata. LA IUUNIONE SOCIALISTA DI PARMA Dopo la. bur~ra dei processi o dogli scioglimenti, ru questa - del 13 corrente - k. prima. riunione di so– cialis li italiani, che avesse un'importanza quasi nazio• no.le e adempisse il volo di tanli compagni, che Arturo Labriola interpreta.va nell'ullim'.L C,·iii1a, di un affta.ta – mento fr a. i rappresentanti dol partito. Noi perciò sa– lutia.mo cotesta riunione come un ratto benefico, come un a.vvenìmcnto necessario, che testimoniò la. vitalità. non scossa del partito, malgrado le persecuzioni e le ignominie onde è vittimil.: e ne traggiamo gli auspici migliori, benchò ivi le proposte che noi vi portammo, sia in ordine alla condotta, sia all'organismo del par– tito, non abbiano raccollo la maggioranza.; del che ad– debitiamo, un po' l'immaturit& delle proposte stesse, sulle quali non ancora ora corsa sufficiente discussione; un po' la. composizione dell'adunanza, do,·uta alle con– dizioni speciali del momento o al modo privatissimo della. sua convocazione. La delegazione operaia natu– ralmente era scarsa.,per effetto della dissoluzione delle società; manca.va.la rappresentanza di parecchie re– gioni e mancavano, s u cinque, tre deputati: due di ossi erano trattenuti laddove si combatlevn. una battaglia d"importanza non minore - alludiamo all'elezione di nudrio. Malgrado tutto ciò, furono 59 i delegati personal– mente intervenuti, senza contare le adesioni. !..arga– mente erano rappresentate la Lombardia, la Toscana e il Piemonte; meno la Liguria ed il Veneto; non molto (dato il luogo della riunione) l'Emilia, e troppo poco la Romagna. V'erano pure delegati [di Ancona, di Roma, di Messina, di Napoli. Lo.discussione si iniziò puntual• mento o.Ile9 del mattino, dandosi conto dei fondi rac– colti dalla Lolla di classe dopo il Congresso di Reggio (un movimento tli circa 32 mil!l lire) o deliberando sui criteri che devono presiedere, in Sicilia ed altrove, a11aerogazione dei soccorsi allo vittime. Poi si attaccò l'argomento della costituzione del partito. E si ru presto d'accordo sul concetto delle adesioni personali, da sostituirsi a.Ile adesioni per società, che furono giudicate, dall'esperienza del passato, una base troppo mal corta e pericolosa.. Alla estensione quanti– tativa si surroga cosi untl.pill. accorta. seleziono quali– tativa., il che ci darà la piena sincerità dei quadri e la compattezza. delle schiere. ,Ormai sarà· del partito chiunque ne accetti il programma e paghi annua quota di almeno L. 1,20.l gruppi socia.listi locali (Circoli elet– torali o associazioni politiche) si federeranno per re– gioni ed eleggeranno Comitati regionali, dai quali uscirà 1 l no 81 o il Consiglio nazionale. Si terranno Congressi regionali e Congressi generali. Questi ultimi - o ia riunione di Parma ne cliode l'esempio - nominano la Commissione esecutiva centrale di cinque membri (ancora sedente a Milano) che n.vrà nol Consiglio nazionale voto esclu– sivamente consultivo. Qui pareva a taluno, cd a noi, cho si potesse, e rosse ora opportuno, far a meno di cotesto meccanismo accentratore, e bastassero a.Ila di– rezione unitaria del partito gli accordi ed i convegni che i vari Comitati regionali avrebbero indetto secondo le occasioni e bisogni; ma la proposta non passò. La. tattica elettorale accalorò viepiù la discussione o la condusse nutrita, se.1zainterruzioni, fin verso lo 19: una tirata di IOore, da mettere alla prova la resistenza nervosa dei delegati. La disputa tuttavia si mantenne vivace, sobria e cortese, e neppure si notarono lo impa– zienze e le nervosità che sogliono contrassegna.re la fine delle lunghe sedute. Allo svolge rsi delle varie c or• ronti ru appiglio quello che chiameremo « il caso di Mila.no >, cioè la deliberazione nostra di aiutare, nelle imminenti elezioni amministrative, i radicali senza me- / scolarci con essi e affermando il partito su alcuni nostri nomi esclusivi. Atl essa fu unanimemente accordata una sanatoria per il caso speciale: ma contro la mas– sima., anche solo come spediento da adottarsi in quei centri soltanto ove si ritenesse opportuna, si pronun– ciarono energicamente, col gruppo toscano, il gruppo mantovano e il cremonese, trascinando la maggioranza. Voli 3t contro 2\ con 2aslenuti e 3assenti, cresimarono il princi pio del più assoluto far da sò e per sè, salvo il ca.so di ballottaggi. Sottili distinzioni furono istituite - rhe a noi non parvero solide - fra elezioni politiche od ammioistrati,·e, rra ballottaggio o primo scrutinio. Ma di questa contesa Ci occupiamo largamente in altro colonne o ci occuperemo ancorai non è il caso di in– sistere su di essa in questa nota 4L., cronaca. Solo, qui vogliamo avvertire chb,'•secondo la nostra impressione, influì potentemente sul risultato del voto un argomento di carattere sentimentale, ma del più. alto nlorc per un partito cosl perseguitato com'è il nostro partito: la paura, se cosi ci è lecito esprimerci, di essere anche solo sospettati di agir per paura. Una tattica conciliante, in questo momento, quand'anco ispi• rata a considerazioni obielti\'e e coerenti allo spirito dei deliberati precedenti, sarebbe apparsa. pur sempre una novità; o come ovviare al sospetto che preoccupa– zioni personali avessero influito a. determinarlat Se questo ru, come a. noi parve, il sentimento dominante, noi dobbiamo rallegrarci della momentanea. sconfitta: imperocehò era. opportuno che il partit'o, facendo atto di vita e di volontà, contro chi si illudo di averlo pa– ralizzato e sepolto, mostrasse la sua incrollabilità anche nelle forme più estreme. Del resto le ragioni obieltive, che sulfraga.no quello che noi crediamo atteggiamento necessario del nostro partito in questa fase della vita italiana, rimangono salde ed intatte, e la discussione e l'esperienza daran loro il risalto migliore. Il nostro obiuttivo è che il par• liti) proclami una tattica ch'esso possa realmente e con vantaggio adottare; non già. ch'esso inalberi dei prin– cipt assoluti, secondo certa logica rormale, ma sotto i quali la forza delle cose faccia poi passare ogni sorta di contrabbandi. li principio proclamato dalla. riunione di Parma. non si presta. a questa applicazione integrale e sincera; a provarlo avremmo già. un sacco d·argo– menti nel passato e ogni giorno che sorge ce ne prov– vede uno nuovo. E son fatti e son maschi e lavoro.. ranno per noi.

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