Critica Sociale - Anno V - n. 2 - 16 gennaio 1895
26 CRITICA. SOCIA.LE persone che l'abitano» (Tit. I, art. I:); e reca, nel Tit. Il {della polizia t"ttl'ale), questi due nrlicoli: Art 19. I proprietari o artlttaiuoli d'una stessa re– gione non potranno coalizzarsi per far abbassare o fis– sare a vii prezzo la giornata degli operai o i salari dei domestici, sotto pena d'una ammenda del quarto della contribuzione mobiliare dei colpevoli, e anche della de• tenzione della po!izia municipale, &'il y a lieu. Art. 20. I mietitori, i domestici, e operai della cam• pagna, non potranno legarsi tra loro per far alzare e determinare il prezzo del lavoro o i salari, sotto pena d'un·ammenda che non potrà. eccedere il valore di do– dici giornate di lavoro (1) e inoll1·e della. detenzione della polizia municipale. (') Il solito sistema. Che bisogno possono a.vere i pro– prietari o conduttori di fondi di formalmento coaliz– zarsi per ridurre o fissare a. un tasso vile le mercedi, quando i lavoratori non possono essi coalizzarsi di rronte ai detentori del capitale1 L 'opera.io isolato di fronte al capitalista è peggio che un vaso di terracotta contro un vaso di bronzo. Ouardando que' due articoli ed accéttandonp la. sup– posta eguaglianza di erncacia giuridica, balza tuttavia. agli occhi un contrasto mm·ale. Ne' rapporti della equità è più grave la. colpa di chi cerca di abbassare il prezzo del lavoro, che non quella. - mettiamo - di chi cere& di rarlo aumentare. Ebbene; nei due articoli del«: Code Rw·al • sopracitati esiste una diversità. di pena per uno stesso delitto, e la diversità è in danno del lavoratore. Chi non vede (a parte la questiono del diverso titolo di reato) come l'ammenda del quarto della contribu– zione mobiliare risulti per il proprietario o fl.ttaiuolo assai meno grave che non quella del valore di dodici giornate di lavoro per l'operaio, il quale non possiede niente altro che il proprio lavoro1 Ed anche la minac– cia della e detenzione> è formulata nei due articoli in maniera, che la. bilancia. della giustizia. debba, nel sup· posto cilso, pendere sempre da una parte più che dal– l'altra. ... Lo necessità. del suo sviluppo organico ispirarono alla borghesia, della. quale l'assemblea nazionale costituente (1789-91) era, nel maggior numero de' voti, la rappre– sentanza, la. distruzione de' sopra vissuti vincoli medioe– vali. Certe meravigliose teoria non cambia.vano la realtà. ca.usale dei ratti. E Mallet du Pan, che nell'abolizione dello anticlle corporazioni non vedova se non un fe• nomeno di «fanatismo>{'·, e Il. Taine, che dà alla influenza. del Co,itl'at social il merito o la colpa dell'a– vere la rivoluzione e tagliata la Francia geometrica.– mente come un tavoliere (da,nier) • (') 1 dimostrano sem– plicemente quanta. affinità. ci sia tra l"empirismo e la meta.fisica.nell'apprezzamento dei fatti storici. Il monumento legislativo della. 1. 1 assemlJlea. do– veva essere la Constilution da essa. compilata, e pro– clamata nel settembre del 1791. Vi <' premessa. la fa– mosa e dichiarazione dei diritti dell'uomo e del citta– dino >, e nelle e disposizioni fonda.mentali garantite dalla costituzione> è sancita. e la libertà ai cittadini di adu- ( 1) Per l':art. ,, Tit. li, la giornata di lavoro era •aiutata « nl tasso del paese• determinato dlii Direttorio del dipartimento. (I) I.a prigionia era o municipale o corretlonale (art. 3, T1t. Il). Recueil gémfral de.r roc, et du arrét• re!lu et complété par L. M. Det:Ulettemie et A. A. Carette. Pari&, 1843. La legge t9-!f luglio t7Jt (citata. nel numero procedente della Crftlca) era anch"e&aauna legge di polizia. t•) .Jlercurc de F,·ante, del 3 sellembre 17:lt, n. 36 (&} 11. T.tll'<E: U1 0M!)lne.t de la France contt"mporalne. La ré· t:"Oluuon.Tom. I. Parii, t881. B b 1ote :-i C) no B1arco narsi pacificamente e senz'armi, osseri,ando le leggi di 1>oli.zia. :. (Tit. l 1 art. 3. 0 ) ('). Sappiamo che signiftchi quosta coda. velenosa. Nella. e diclaration des droits :. è consacrato il prin– cipio di masSima che e gli uomini nascono e restano liberi e eguali in diritto». (art. I:) Iti cliritto: la nota costante della civiltà borghese è il contrasto fatale tra certe belle parole e i fatti. Abbiamo visto che leggi decretasse l'assemblea. per garantire a.gli operai questa eguaglianJ·a in di,·iuo ! L'eguaglianza in diritto non ha senso giuridico se manca la libertà. in fatto. Sull'argomento della libertà. rassembloa non poteva. anche una volta spiegarsi me– glio, a modi) suo. Il 26 luglio li91 Desmeunier, a. nome del Comitato di costituzione, richiamava l'a.ttenzione,dell'assemblea. sul bisogno, e oggi che la. rivoluzione è compiuta• egli di· cava, di provvedere e a fermare i movimenti popo– lari. • (i) E propose una legge sulla requisizione e l'a– zione della. forza pubblica, che fu approvata. Detto nel preambolo di questa legge che:«: l'Assemblea nazionale considera che la. libertà. consiste unicamente nel rare ciò che non nuoce o.d altrui, e nel sottomettersi alla. legge:. ecc., si commina. nell'art. IOche: e Le ra.dunanze sediziose (') contro ... la libertà. del lavoro e dell'in– dustria, parimenti che delle convenzioni relatìvo al prezzo dei salari, saranno disperse dalla gendarmeria nazionale, da.Ilo guardie stipendi&te delle città e dai cit– tadini che si trovano di servizio in qualità. di guardie nazionali; i colpevoli saranno presi per esser giudicati e puniti secondo la legge. • (4) Tali erano la libertà e l'eguaglianza. in diritto largite agli opera.i dall'assemblea. de-11'89;una specie di favola del lupo e dell'agnello. MERCURIO. ( 1) Rtcutll gént!ral sopracitato. PJ Oazttle Nattonale del ~7 luglio C91 (n. !08). {'I L'art. 9 er:i.cosi formulato:« Sarà ritenuto per radunanza (attt·oupement) sedlzlou e punito come tale, ogni assembramento di più che 15 pereone opponentisi alla esecuzione d'una legge, o d'un arresto, o d'una 1enteozft. ,. (•) Ga~eue sopracl!ata. La~oria del valore di Carlo Marx ED Il., SOCIALISMO SCIENTIFICO L'amico lettore, che ha seguito il nostro studio attraverso le ire e le polemiche che ha suscitate ( 1 ), stia tra~illo: siamo giunti alla conclusione. Su11a fe(wia marxiana si ·potrebbe scrivere un grosso volume; basta però quel pochissimo che ab– biamo accennato perché la nostra vecchia alferma– zione, essere insostenibile quella teoria, appaia ab– bastanza giustificata. Quanti cultori sinceri ha la scienza economica, tanti si accordano ormai nel condannare il principio, chi:' nella attuale societ..-\ capitalista il valore delle merci si determini in base al solo lavoro. Anche questo fatto dell'unanime condanna è significante oltre ogni dire, verifican– dosi in un argomento nel quale infiniti e prorondi sono i dissensi, e questi, anziché attenuarsi, sembra s'inaspriscano col progresso degli studii. Soli ed apparlati in un canto, gli .scrittori del socialismo scientifico si ostinano, con moto auto– matico, ad opporre dinieghi e dinieghi. Fra una (1) Critica Sociale, 189i; pag. '?11, i48, !64, !8!, t9S, 317,333,346, 347 (articoli di Soldi, Colettl, Larargue e Orntladel}.
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