Critica Sociale - Anno V - n. 1 - 1 gennaio 1895

CRITICA SOCIALE stuolo ancor numeroso dei piccoli proprietari: ci si farà i=~rv:.1·: ~~~s~ ·~~~u~~7a1i~~itico~i°Jr~~~-:r.:; ~ il ragionevole tornar.onto di aiutare il prole– tariato nella sua lotta contro il capitalismo - quel proletariato che li assorbirà domani - non è la cosa più Cacile e sollecita di questo mondo. Ma che valore hanno siffatte obbiezioni dinanzi ad un par– .tito che non può conoscere in alcun modo la legge Jlegli adattamenti, il socialismo rappresentando una con.sbguenza inevitabile degli odierni sistemH UH partito possibilista può benissimo acconciarsi a patrocinat•e l più di~parati e contrari interessi di accoz&a~li~ di mdividut tenuti insieme dal desiderio di 1ujgho1-ameuti immediati: in esso le mistifica– zioni sono all'ordine del giorno e, per vincere una battaglia elettorale, i suoi candidati sono perfetta– mente in carattere ove promettano a questi un alleggerimento della soma dei tributi, a quegli altri l'acqui•to di fosfato di calce a prezzi ridotti. Un partitQ socialista - espressione di interessi omogenei - non lo può. ANGIOLO CABRrNl. I PRINCIPII DELL'89 I. Le prime leggi eccezionali. Quando, la sera del 5 ottobre 1789, il presidente Mounior, dal castello di Versailles, tornò a.lrassemblea recando, Ona.lmente, l'accettazione degli articoli costitu– zionali e della dichiarazione dei diritti da parte di Luigi xvr, trovò la. sala. delle sedute occupata dalle donne venute da Parigi per ricondurvi il re. Egli diè ad esse l'annunzio de1t·accettazione reale, che ricevet– tero à merl)eitle, doman.dandogli se la loro sorte per questo sarebbe stata migliore e sopra.tutto ij8 avreb– bero avuto del pane. (') A Mounier la doma.oda deve essere apparsa insensata. Essa rispecchiava la fatale ingenuità del proletariato, che, servendo al trionfo della borghesia, ribadiva a se stesso le catene della schiavitù economica. In una lettera diretta. a Marat, e da. lui pubblicata. il 2 giugno 1791nell'Ami du Peuple (n. CDLXXXVII), gli opera.i addetti alla. rabbrica della. nuova chiesa di Santa. Genovetra dipingevano, a proposito de' lor capimastri, con colori vivi e precisi quella borghesia industria.le: e Questi uomini vili, che divorano nell'ozio il frutto del sudore de' lavoranti, e non hanno mai reso nessun servizio alla. nazione, s'erano nascosti ne' sotterranei le giornate del 12, del 13 e del 14 luglio. Quando hanno visto che la classe dei diseredati aveva. ratta da sola la rivoluzione, essi sono usciti dalla lor tana per trat– tarci da brig anti; p oi, quando han visto passati i pe– ricoli, si son da.ti a intrigare nei distretti per strap– parvi dei po sti; h anno presa l'unirorme e degli spallini. Otlgi elio si credono i più forti, vorrebbero farei pie– gare sotto il giogo più duro; essi ci schiacciano senza. pietà. e senza rimorso. » Il giogo fu decretato dall'auemblea nazionale. . .. ·Mentre lo spirito rivoluzionario-borghese agita dalla tribuna e colla. stampa. le questioni relative alla orga– nizzazione.ella guardia nazionale, al diritto di peti- (') llùlolr, ~ la rir:Olutton fi-atiçaUe, par M. A, Tnu:u:. eru– :r.ellea. ISU, Tomo r, C, IV. a zione, al diritto 'd'avviso (d'a/lfehe), al licenziamento degli ufficiali, già. il socialismo moderno - nota L. Blane - s'annunzia nelle prorondità dsll'opiflcio con delle ardenti proteste. (') Gli operai si coalizzano (aprile-ma.ggio li91) per mi– gliorare la propria condizione facendo aumentare i sa– lari. Gli operai ralegnami di Parigi riuniti in società col titolo di Union ft•aterneUe des out,,.ier1 en l'art de la charpente, domandano che la lor giornata sia fissata a un tasso più a.ltoi e, rallite le vie concilia.tive eo' pa• droni, chiedono l'intervento ciel corpo municipale. ('! Gli operai del pont.a Luigi xvi domandano, che la loro giornata sia portata da. trenta a trentasei soldi : gli scarpellini impiegati alle riparazioni dei quai1, dei porti e dei marciapiedi domandano un aumento di salario (ch'era di trentasei soldi al giorno). ('} Gli Annate, patriotique1 pubblicavano il 16 maggio 91: e Gli opera.i (di Orlean<:),sedotti dai nemici della co– stituzione, si son portati 111 rolla verso la municipalità e i corpi amministrativi, e domandarono con le grida più sediziose, e le mina.ecie più allarmanti, che s'au– mentassero i loro salari; ma. i magistrati del popolo, inaccessibili alla paura, ha.uno spiegata tutta la rorza pubblica. S'è piombato addO"-SO ai sediziosi, e be ntosto sono stati dispersi. Tre dei più colpevoli sono sta.ti g::~n~:1tn:ri!~: 1 l~o~a~: 1 i~~~ i~~ s~:et~ b~ 1~! ~:~ su scritte queste parole: Rivoltatevi e venite a Pari!Ji. Essi son bene custoditi; si istruisce processo a lor ca– rico, e si cerca di scoprire i loro infami istigatori, cosa che non sarà difficile. » Delle coalizioni parigine tacciono gli Annales patt-it> tique, del demagogico Co.rra. Nessun giornalista, eccettua.ti Prudhomme e Marat, s'occupa di que' moti opera.i. Prudbomme, discorrendo, nel n. xcvi delle Révolulion1 de Pari,, della. coalizione de' lavoranti rategnami e del loro ap pello a.U'intervento della. municipalità, così giu• dica.va .: e A meno che i pa.droni non consentano di venire a. un accomodamento amichevole con gli operai, con la. mediazione del signor mafre, nè lui nè altri ha il di– ritto di fissare i sa.lari di questi ultimi contro la vo- ~~3~~ed~le;l~~~i~~; ~!~;l~~!, 0 cfi~t::· co~~i ~::1~i~: ~ colui che ra lavorare, è tirannico e assurdo che un terzo possa, contro il pia.cere d'uno de' contrattanti, dare la propria volontà per convenzione. » Marat, come commento alla lettera degli operai di Santa Genoveffa.(che, nella chiusa, lamentavano di ve· dere le loro e speranze deluse, poichà noi c'eravamo lusingati di partecipare ai vantaggi del nuovo ordine di cose, e di veder addolcire la nostra sorte »), dopo avere inveito empiricamente contro gli srruttatori, tro– vava. e che abusi di quest.a na.tura.... avrebbero ben do• vuto fissare l'attenzione dell'assemblea nazionale, e oc– cupare qualunque di que' momenti ch'ella consacra. a. tante vane discussioni, a tante dispute ridicole >. Ohi vedrai, cittadino Marat, che l'assemblea se n'oc– cuperà.. ... li giorno 22 aprile 1791 il corpo municipale cli Pa– rigi, udito un rapporto e sulle coalizioni pratica.te dagli operai ralegna.mi e stampatori per far aumentare te ( 1 ) 1/latolre <u lo réooludon rrançatae, par Lotns eusc. Parla, 1878,Tom, VI, I. VI, C, ,. l') Vedi i proce~•l••erball del comune di Parigi riportati nella Iltatotre partementatra de lo rft!Olutk>n (t"an~aue. par BucuER. et l\ou:a:.Parli, t834. Tom, X, pag. tOt e 1egg. (I) Ibidem.

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