Critica Sociale - Anno V - n. 1 - 1 gennaio 1895
12 CRITICA SOCIALE soctal1sU - da De Amtcts a Btssotau; - tnct– stoni curiosissime del pii< eleganU p,ltort - da Pa8tnt a Conconi - e un calenda1·io cornmemo- 1·alivo pieno di sioni/lcato t1et .,,o t>•iste taco– t118mo ... Ogni copia 25 centesimi, at1rhe al 11ostrouf!iclo. Scot1lo del 20 'f. per te commissioni di almeno 20 esemplari. Importo - s'intende - anticipato. EVOLUZIONE DEL PARASSITISMO SOCIALE <'> li parassitismo sociale può avere per punto di partenza modi di esistenza corrispondenti a quelli che l'iscontrammo fra gli animali e le pianto (olo· fiti~mo e saprofitismo; predatismo; mutualismo). Inl'atti, i pa,~assiti sociali possono aver avuto per antenati, o essere stati essi stessi in oi-igìne, dei p1•e<latod, o dei mutualisti, o degli individui traenti direttamente dalla nat ura la l01·0 sussistenza. È in questi dh •er.si gruppi che noi studieremo successivamente l 'evol uzione del parassitismo. I. Evoluzione del parassitismo nei gruppi sociali che traggor.o la sussistenza direttamente dalla natura. Nelle società. inferiori, la maggioranza deve vi– vere necessariamente di caccia, di pesca o cogliendo i frutti naturali del suolo. Il numl:!rO dei parassiti e dei predatori trova inevitabilmente il suo limite nel numero delle loro vittime. 'fra i selvaggi, pe1• altro, come del pa1·i fra coloro che nei paesi civili esercitano professioui equivoche, la transizione fra un modo di esistenza e l'altro è altrettanto rapida quanto frequente. l Boscimani, mangiatori di rormiche, di frutti selvatici o di carogue, si trasformano in p~rassiti quante volte_ 1~ P?sSOll<? e vi~ono 1~1·edaudo i Cafri; gli Ottentotti, 1 b1anch1. Pa1•1monu un monello eh Bruxelles, può essere quasi simultaneamente pa– rassit;i, quando ruba, mutualista quando adempie a delle commissioui, per di vent..'l1·e un momento dopo una specie di saprofita sociale raccattando mozziconi di sigaro, o 1·ito1·nare a vere abiludini d'uomo primitivo coll'andare nelle foreste Yicine a raccogliere mirtilli in prima,·era e rami di faggio in autunno. Ma per studiare le trasformazioni di ciò che pot,-ebbe chi_amarsi l'oto{lttsrrw sociale in p:u-assi: tismo, conviene tl'asporla1-s1 111 comumtà la cui 01·~crnizzazione sia più $labile di quella delle società interiori. E si ha davve1-o imba1·azzo di scelta fra gli innumerevoli esempi, quando si vuol descrivere la trasformazione d'un colti\•atore, che basta a se stesso, in un proprietario parassita che vive alle spese di un numero più o meuo grande di lavora· tori. Superfluo dire che esempi affatto analoghi poti-ebbero citarsi per la pesca e le industrie esfrattive. I Romani ci offrono, a còsì dire, il tipo della comunità che, agricola agli' inizii, finisce per di– ventare completamente pa1·assita: i proletari, nutriti col grano delle provincie; i ricchi, che sfruttavano, per mezzo di reggimenti di schiavi. immensi lati– fo1uli, dei quali non &'\1·ebbe1•0 riesciti a far il gir·o, neanche a cavallo, se il ghiribizzo li avesse pl'0si di visitarli. Ma cotesta trasfo,·mazione ru determi– nata in gran parie dalle guerre di conquista, di ( 1) Veagul nel n. 19 della scorsa annua: ~olau-lOne del 1>0- ra,alUlmo orgonico. B1b,ot ~a Gmo B,a cui è piena tutta l'istoria della romana _repubblica: Meglio dunque cercare 1 nostri esempi nei paesi ve1·gini, nelle colonie d'oltremaro, dove le stesse infiueuze non agirono e dove, nondimeno, la p1·0- priet..1\. dovuta al lavo1·0 degenera, più o meno ra• pidamente. in para:.siti!-mo. • '- !./emigrante, che dis~ocla una plaga del Far-\Vcst, cava dal suolo, senza l'aiuto di estranei, lo stretto– necessario per vivere. Finchè esistono terre libere, gli uomini sono pure liberi e ricusano di pagare ,. una rendita ad altri uomini; Pa1•hin.ti0n, Strildanà e tutti J:,?lieuropei che vbsitarono l'America nel secolo xvm si meraYigliavano che in cotesto strano pal)Se la proprietà capitalista non _potesse nasce,·e. E noto quanto cangiate sono oggi le cose. n suolo è occupato fino ai confini delle praterie; vasti cenfri di pop11lazione si rormano, o i nuovi venuti, se non hanno altre t'iso1•se, sono costretti a diventare salariati, coloni o contarlini dipendeuti. 1n questo stadio, se il primitivo proprietari? CO!l· tinua a occuparsi della coltura del suolo. n è m qualche misura uno scambio di se1•rigi fra lui. e _i suoi ausiliarii. benchè egli, g1•azie alla p1'0p1·1efa del teneno. si riservi una parto leonina. ti mutualismo ce-.:saquandocomincia l'assenteismo, e il pili delle volte so1·ge ra~ido il. pa,-ass~tism?,i. Questo si accentua - se, ben inteso. 1I propr1etar10 non rende altri servigi - come più la popolazione aumenta, come piU la proprietà 1·umle si trasro1·ma in proprietà urbana e l'industria s!-lbent1·a 3:ll'agri: coltu1·a. La evoluzione della p1·opr1età negli Stati Uni1i, quale ce la descrivo Jft1n1·y George, riesce e.:mttamente agli stessi risultati, pel corso ua~urale delle cose. quali si ebbero a Roma. clo, 1 e set mo– nopolisti possedevano la metà della pr~vinci_a di Africa, e quali si ebbero nelle isole B1·1ta1!111c-he, dove espropriazioni sanguinose, delle qu3:l_1 Karl ~tarx ha fatto la storia. concent1-a.rono la pili parte delle terre in mano di poche famiglie. La metà dell"lnghiltorra e del paese rli Galles è possefota rla 4~,00 pe,·sone; la metà dell"li'landa da 744 persone, o la metà della Scozia da 70 perdone soltanto! I parassiti proprietari - co,n,ptio opttmi pea:ima - s0110tanto piU nocivi perchò ingenerano una moltitw1ine d'altri parassiti essi stessi, poi, quando ti-ovano insufficienti i 101'0redditi, hanno una ten– denza incontestabile ad acc1·esce1·1icon ogni mezzo il piU immorale ed illecit,,. Gli uni divengono gi?– catori. aggiotatori, speculator! pi~1 o m~n !osc.ln_; altri impie~no la loro proprietà rn modi dai quali rirugge la J}iù parte degli alu·i p1•opl'ietari e che pertanto. per la debole concorrenza, gittano, reddi)ii co:-.picui; t~le il caso_di colo,·o c~1e, a nu_e _d1_lucro,. edificano c1tt..\ operaie o pe1·cep1scono p1g1om fon– tastichc, perchò ben pochi sono coloro che si adat– tano a sfruttare una co~ì mise1•aclientela; tali, del pari, quei che tra~rormano i loro immobili i~ case di tolleranza e che riescono cosi a collocare 11 loro capitale al 30 e al 40 '/,. A Parigi, nel 1870, su 1-13 immobili destinati alla prostituzione, ve n'era 22 che app:\.l'tenevano in proprio all'imprenditore, 24 a individui esercenti diverse professioni e 07 a dei redditua,·i! Ecco un esempio eloquente dei rapporti molteplici che passano fra le diverse specie di _pa· rassiti. 2. 0 Evoluzionedel parassitismopredatore. La trasro,·mazione ciel p1•edatismo in pa,·a~sitismo fo,·ma tutta la storia rlelle li-ibi, arabe del ~Jag,-eh. Da pr•iucipio, la disti-nzio11~ pu1•a e semplice delle popolationi che resistono, la r,1zzia predatrice, come oggi ancora nelle fore,te dell"alto Congo. Poi, l'as· so~ettamento del paese a taglie pedodiche, gli abitanti delle oasi ridotti in condizione di coloni
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