Critica Sociale - Anno IV - n. 24 - 16 dicembre 1894
CRITICA SOCIALE 373 tempi di llom!Llo schia,•o è il compagno del suo pa– drone, lavora con esso, celebra con lui i dì di resta, si prostra innanzi ai medesimi altari; ma coll'invecchiare tiella società romana i maltrattamenti degli schiavi si fanno più enormi; lo sta1llle diviene una. istituzione ufficiale, la vita dello schiavo non è più che un in– cessante martirio: onde scoppiano e si fanno sempre più frequenti le rivolle dei lavoratori, di cui la storia registra i successi. Non altrimenti nei primi tempi del medio evo le condizioni dei coloni, dei servi sono ab– bastanza. tollerabili, mentre col progredire di quella società le sevizie contro i larnratori divengono con– suete, e si giungo persino a porre una musolìera alla bocca. del servo, durante il raccolto, perchò egli non defraudi di qualche frutto il padrone. E le sevizie son tali da provocare le jacquerie&, le guerre dei contadini. Nò basta. Correlativamente a questa degradazione del lavoratore ed alla sua resistenza. crescente, si rende sempre meno emcace e meno produttivo il suo lavoro, quindi sempre più squilibrata. o disorganizzata l'impresa agricola e manirattrico. Cosi lo condizioni economiche si fanno sempre peggiori man mano cho una fase so– ciale procedo nel suo corso e che si sviluppa il pro• cesso fa.tale degli antagonismi in essa contenuti. 2.• D'altra parte quanto più si sviluppa una costi– tuzione economica.. tauto più la classe elio la srrutta abusa del suo privilegio; e se ne· primordi della sua po· tenza essa raceva qualche concessione alla classe sog– getta, quanto più il suo potere si consolida, quanto più essa oblia la sua origine, o questa si perde nelle nubi Jei ricordi leggendari, tanto più la classe regnante di– viene gelosa dello sue prorogath•e o disposta a rarle valere fino all'oslroruo. Quindi, anche per tale riguardo, l'antitesi fra le classi si rende sempre maggiore col pro– cedere di ciascuna forma sociale. 3." E v'ha di più. Se la classe dominatrice potesse conoscere la legge della evoluzione sociale e presentire l'istante, in cui la. forma economica esistente deve ad ogni modo spezzarsi, essa sarebbe indotta. dal suo in– teresse illuminalo ad accogliero spontaneamente quelle misuro, che possono mitigare i dolori della trasrorma• zione necessaria, od anticiparne e regolarizzarne il compimento. - Ma il carattere della. evoluzione sociale e d'essere un fenomeno affatto inconscio agli srrutta– tori Ji ciascuna. rase storica; nati ·ecresciuti all'ombra di diritti secolari, essi ne ignorano la baso contingente ed il carattere fuggitivoi essi erodono d'esserne inve– stiti in eterno, per diritto divino, e non concepiscono neppure la. possibilità che il moto delle coso valga ad annientare il loro potere. Così, per es., quanti hanno studiata la rivoluzione francese hanno avvertito con meraviglia la incredibile sicurezza, in cui si cullavano tutti coloro che occupa.vano le posizioni superiori e medie delreditlcio sociale, mentre la Rivoluzione si ini– zia,•a; od hanno notato come cast.oro discorressero o scrivessero rorbilamento sullo virtù del popolo, sulln sua dolcezza, sui suoi pia<:eri innocenti, quando già il novantalrò ruggiva sotto i loro piedi. Spettacolo ridi– colo e terribile ad un tempo! Ma questo spettacolo non e speciale ad un'epoca. o ad una nazione; esso è co– mune a tutti i periodi di decomposizione sociale, polchè in ciascuno di questi, i rapporti economici sono, por coloro che li soffrono, come per coloro che li sfruttano, un indecirrabile enigma. ... Da questo tre grandi serie di cause - il disquilibrio crescente del sistema economico, l'avidità. sempre più Bib ,otera Gino B,arro cupida. delle classi dominanti, la loro incoscienza del momento storico in cui vivono, della agonia del sistema economico che li avvolge - discendo la fata lita. della rivoluzione; la qua.lo si produco appunlo quando gli antagonismi, sviluppantisi sempre più gravi in seno ad una. data rorma. storica della economia, senza che nulla. si raccia per mitigarli, provocano la. insurrezione dello classi oppresse e la distruzione della costituzione so– ciale vigente. La stessa decrescenza del reddito caJUtalista, prodotta dal crescente squilibrio, accelera la rivoluzione, poichè ·10 classi intermedie dei proressionisti, alleate fedeli della proprietà ne· suoi giorni più lieti, la abbandonano d'un tratto quand'essa non può più lautamente alimen– tare i propri protetti, o passano con arme e bagaglio a. sorreggere del loro consiglio e del loro aiuto le ri– vendicazioni delle classi gementi. A vvocatì senza cause. medici mal pagati dai loro clientì, magistrati caduti in istrettozze, architetti disoccupati o scarsamente rimu– nerati, proti di cui lo prebende si ranno più smilze - ecco i terribili ispiratori delle masso popolari noi pe– riodi di decomposizione sociale. ~~ grazie all'intervento di questi inattesi alleati, che le masse acquistano, nel giorno del pericolo, una guida. inapprezzabile e prov– videnziale, che ne illumina la riscossa. e ne fa certo il trionro; e cosi la coalizione degli operai e delle classi colte consuma la. distruzione della rorma sociale esi– stente e la sua sostituzione con una forma più elevata. Ora queste tre cagioni, che hanno provocata la ùe• composizione delle rorme economiche passato mediante una rivoluzione, si risconlran del pari nel sistema. eco• nomico odierno1 ~on esitiamo a rispondere che sì. Prima di tutto, in(tltti, il nostro sistema economico manca di elementi compensatori, anzi viene acuendo sempre più gli antagonismi che co,·ano nel sno seno. La disparità. fra le classi si fa sempre più gravoi la condi7.ione degli operai si ò, è ben vero, elevata, il loro salario è di qualche poco cresciuto negli ultimi ,•enti– cinque anni i ma la condizione delle classi ricche si è migliorala in proporzione di gran lunga maggiore e perciò il distacco fra. il ricco ed il povero si è reso più vasto, si è sempre più spalancato l'abisso, elio separa. la. ricchezza dalla povertà. Al tempo stesso procede, quasi mossa. da •recondita molla, Il\ spavente,•ole concentrazione della. ricchezza, la. quale perviene alla creazione di una onnipossento oligarchia finanziaria.. - Agli Stati Uniti, p. es., il 52 ¾ delle ramiglio possiede appena il 5 'lo della ricchezza totale, mentre il 20 ¾ della ricchezza totale ò posseduta da- 1/,~ •;, delle famiglie; in altre parole la. trentami– losima. parte della popolazione possiedo 1 , 5 della rie• chezza complessiva; e al disopra dei 40-47milionari, cho dispongono della miglior parlo della ricchezza nell'U– nione americana, stanno i re delle ferro,·io, questi sul– tani dell'industria, che attraversano l'America. nei loro \'agoni-palazzi, seguiti da. uno sciame di lacchè, mag– giordomi, segretari, giornalisti, ecc. e vengono osse– quia.ti ad ogni stazione dagli impiegati ferroviari e dai membri delle consorterie cittadine. Nò questo movi– mento di concentrazione della ricchezza è speciale al• l'America; esso si nota del pari in Germania, in Jnghil• terra, in Italia, in ogni paese civile, senza che l'aumento della popolazione, o lo divisioni ereditarie abbiano al• cuna capacità. di arrostarlo. correlativamente a questa. distribuzione sempre più ineguale delle fortune, si rende sempre pili '' ibra.ta la. guerra industriale, si fanno sempre più frequenti gli
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