Critica Sociale - Anno IV - n. 20 - 16 ottobre 1894

306 CRITICA SOCIALE gerlo intero, n farlo leggere, a diffonderlo per ogni dove. Ad agevolarne il modo, noi stessi lo spedi– remo, appena uscito, a quanti lettori ce ne an'On fatto richiesta ('). lmpe,-occhè ancora ci sorvi\•e nell'animo un barlume cli flducin, che questa ignavia, in cui naufraga. fra noi ogni cosa generosa e che rende possibile ogni più codardo delitto, sia fatta d"ignoranza pii, che di con11ive111.n voluta. Se questa fiducia anche ci languisse, l'animo ci si spezzerebbe e spezzeremmo la penna. Onnn non fu nostra stirpe. Sì, loggelolo intero, amici, questo libro, che narra, con l'accento il più mite, i nostri più feroci dolori, lo nostre pii, roventi vergogne .. pargetolo onmque vi sin una mento cnpnce di intenderlo. E lasciate che poi gli sgho,·ri della cleptocrazia classicida imbavaglino, inquisiscano, spargano il tc,·1·01·0,bollino come apologia cli reato la protesla contro il misfatto e la sacra difesa dell'innocenza; marehiino come sedizione l'odio 1·edentore per le cose odioso e caine. Quc.3laoscena agonia del potere non sta in noi revitarla; ben sta in noi non essere complici e non essere vili. LA. PAROLA NAPOLRONE COLAIANNI L prouul 11tltwrl. i è visto elio con la creazione tlei Ti·ibunali di gut1•1-a in icilia, si violarono i Codici e lo tatuto, specialmente per la giurisdizione loro assegnata sui non militari implicati nei ruoti sociali del 1893e del 189-t: por la retroaltivitl\. acconlata; por la negala difeso. di persone capaci, ciob di a"''ocatl esercenti; e per le altre irregolarità. dionzi ricordato. ~lo, quali che siano stati i vizi cu.pihtli dolio. istituzione dei 'l 'ril.nm <lli lii guen·a e nello. istruzione tlei processi, si sarebbe forse riusciti a farli dimenticare quando lo sontonzo fossero stato tali, da polero essere ritenuto conrormi alle risultanze dei processi. - comunque istruiti - o perciò equo. Disgraziatamente vedendo all'opera questi Tribunali o questi giudici eccezionali - che giudicarono nella causa propria - si t.. costretti a riconoscere cho la loro funzione ru altrettanto deplorevole quanto la loro origino o elio gli atti corrisposero al sospetto che si ebbe sin da principio sulla parzialità elcigiudici. Il giudizio è so"oro, ma rigidomonte esatto quale emergo dallo esame della condiziono o moralità. degli accusatori o dei testimoni e della natura ed origino dollo proteso provo di accusa e dello. enormità dello sontcnzo o dei criteri ai quali furono ispirate e della. riconosciuta innocenza di alcuni condannati. ..a~w,ato'ri, Ustim .. oul etl <«:ettaali. Da una circolare del generale Morra di Lavriano, da accenni o telegrammi doll'on. Crispi, da lettere e telo· grommi dei prefetti e sotto-proretti noi momenti del pericolo e quando in Sicilia non c'erano ancora truppe a sumcienza, oltre che da quanto sin'ora è stato esposlo sullo cau,e dei moti di Sicilia, emergo luminosamente. che in questi ebbero parlo grandissima le ire e gli odi tloi partiti locali, gli antagonismi e le lotte ammini– stra.Uve; la parHgiana, dissennata e iniqua amministra• ziono tlei municipi, inreudati da anni a consorterie locali, che no usarono od abusarono in tutti i modi solto l'egida di pref6tti o deputati ; lo prepotenze delle combriccole locali, che, corno scrisse l'on. Pantano, ap– pestano l'aria delle città dell'isola. nella stessa guisa che la malaria appesta lo suo campagne; il desiderio ardente noi vinti di liberarsi dal giogo ed anche di vendicarsi sugli av,•orsarl. Data questa genesi dei moti cho dettero luogo ai reati che si doveva.no 1>uniro,nolln. istruzione dei processi, so vol ovonsi ovit nro iniquità, srogo di passioni ignobili o vondolle atroci do,·o,·asl diflldaro dolio testimonianze di coloro ch'erano dirottamento in causa e che nem– meno osa,·ano nascondere o attenuare la loro posizione tli nemici personali, anzichè di a,•versari politici degli accusati. Questa dinldcnza costitui\•a una indicazione precisa o per la. polizia giudiziaria - che raccoglieva gl'indizi e le provo contro gli accusati o procedeva agli arresti dei presunti rei - e per la magislratura che doveva convalidaro gli arresti e istruire i processi. 111,·oco si procetlello al ro,•oscio o sovvertendo tutti i crlte1•iistruttori i, che pro,•algono noi processi ordinari, si confidò esclusi,•amontu nei partiti locali al potere e nei loro dipendenti diretti. Lo appartenere, anzi, aJ un partito a,·verso a quello dominante costituh•a già. un& presunzione di colpa; e questo criterio mostruoso ,·enne noU11menloformulato d11Igoner11le '.\lorra di Lavriano in un discorso col compianto on. Cuccia e ridallo al seguente sillogisma: e poicll0 roggetto dei tumulti e dello sedizioni sono stati i municipi, non possono col– pirsi gli uomini dello maggioranze imperanti, perchò queste non avrebbero ogirredito se stesso; epperò do– vono cercarsi gli autori dei ratti deplorati fra quelli dello minoranze •· se cosl pontiava il Regio Commissario slraortlinario, conrormemente agivano le autorità subordinate. Perciò in un paese della pr-o,•incia di Trapani si volevano arrestaro i 250 nrmatnri di una potiziono inoltrata nelrestato del 1893 contro la locale amministrazione municipale i in un altro della pro\'incia di Girgenti si arrestano molli soci del Fascio perchò essi erano no– toriu.monlo avversari dell'amministrazione comunale; a Oibollina si arrestano o i;i processano i Di J..oronzo perchò nella dimostrazione contro il sindaco erano stati acclamati; a Valguarnera si volevano processare i prin• cipali o più temuti avversar1 tlol sindaco e molti so no arrestano o processano non ostante la rara e vigo– rosa od onesta resistenza dol pretore e del delegato; noi processo di Mia il meri si vedono Hgurare 25 accusati tutli del partito della minoranza; o nel partilo tlella minoranza oppositrice si vanno a cercare gli accusati dei 1>rocessidi Bolmonto-'.\lezzagno,di Partinico, di Ca• slolvelrano, ccc. ecc. Si fa. di più: in molti piccoli paesi il sindaco funziona da delegato di pubblica sicurezza (') Aual merita lodel'editore,n.emo Sandron, che dl questo otl o lui a dare lo indicazioni o a<l ordinare gli arresti ~t~~:e:, 1 1.~~ 1 ;)~ù~J~~g~:~ 0 :;,!7 1 :h:d::~~~~ d;: 1 :~= ~;~~~;c;::/\~C:, po,: te dimostrazioni avvenuto CClntrol'amministrazione ,.0 11, llmluno II preuo a aol• ! lire. Bgll contò sulla dltrualone da lui stesso presieduta! Scandali simili io credo cho che ,rii auguriamo lar,;hlulma. I mai in nlcun paese del mondo si siano ,•erincati; ossi Al noatrl lettori noi lo ln,.Jenmo. franco. pel medesimo 1)reuo sono stati tali da rar desiderare il ritorno ai tempi Embrione di questo llbro ru l'ahro, /11 Sldlla, pubblluto già : barbari della giustizia privala. ::~::r!~tc~: !:d:~;r;,:•t~n: 1 ! ::! ~~n d;:~~ ; !:~ eTenll 10 Ogni miserabile, perciò, cho vallo sfogare i suoi per• l:::SlbllOle umo 1an

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