Critica Sociale - Anno IV - n. 19 - 1 ottobre 1894

CRITICA SOCIALE 297 come abbiamo visto nell"esempio di sopra, il capitalista, che oon dovesse anticipare alcun capitale tecnico, go• drebba di un proHlto maggioro di quello del capitalista che no anticipasse una. qualsia.si quantitii. Ma, a dir vero, le circostanze supposto dal Loria, se valgono a chiarire la sua dimostrazione, non vanno d"accordo colla realtà. Nessun capitalo salari esiste, che non sia accompagnalo con qualche capitale tecnico. E, por conseguenza., il ragionamento del Soldi, per cuì anche il capitale tecnico, essendo indispensabile alla creazione del profltto che si può ottenere d& un dato capitale salari, ,·iene come a partecipare del pro– fitto stesso, ò inattaccabile, finchè rimane limitata al capitalo tecnico minimo, cioò al capitale tecnico che tutti i capitalisti anticipa.no con quel dato capitale salari. Ma diventa tosto errato - e qui il Coletti co• mincia ad aver ragione - non appena il Soldi, esten– dendo il suo argomento ad un capitalo tecnico superiore al minimo e dirferenziale, sostiene che, anche in questo caso, la leggo del valore del Marx si attua perfetta– mente. In tali condizioni invoco la. tesi del Loria, che il capitalo tecnico dirforenziale, colla teoria del valore di Marx, torrebbe al capitalista che lo impiegasse il profttlo comune, non ra. che a.bbandonaro il caso i1>ote– tico su cui il suo autore l' a.ve ,•a impiantata., per assi• dersi, più salda di prima, sul caso reale di due capita– listi, dei quali, l'uno impieghi un dato capitale salari, più il capitale tecnico minimo per esso necessario, e l'altro, lo stesso capitalo salari, ma unito ad un capi– tale tecnico maggiore del minimo. ia. ancora il nostro capitalista A che, con 100 gior– nate capitale salarì, più 25 giornate capitale tecnico minimo, ottiene 150 giornate lavoro: od il capitalista B che, anticipando 100 giornate capitalo salari, ne ri– tragga anch'egli 150 giornate, ma impieghi però, por muovere tale quantità. di lavoro, un capitale tecnico, non di 25, ma di 37,5 giornate. Ciò posto, A gocleun pro– fttto del "/ 11), cioè del 20 °/ 00 mentre B non dispone che di un profttto del "(/m, cioà del 8,33 '/,. La premessa del Soldi pertanto, lungi dal contraddire al Loria, serve a delucidarne e a renderne più persua– sivo il ragionamento. Como, secondo quanto abbiam visto, un capitalista, che impiegava. il capitale tecnico minimo, otteneva un profitto minore, che so avesse potuto impiegare solo capitale salari, cosi un capitalista, che impiega capitale tecnico superiore al minimo, ottiene un profitto inreriore a quello del capitalista che impieghi soltanto il capitale tecnico minimo. Ne rimane dunque sempre più convalidato l'asserto del Loria, che, secondo la teoria socialista del valore, per cui il capitale salari è la sola ronte di profttto, mentre il capitalo tecnico non ra che riprodursi, l'uso di un capitale tecnico diife• renziale, apportando necessariamente una diminuzione di profitto, di\•enta incompatibile colle esigenze· della libera concorrenza. Per direndere la teoria marxista non rimarrebbe che negare resistenza del capitale dilTerenzialo. Siccome questo è un ratto indiscutibile, ò la teoria socialisla che diventa erronea. Indarno il Soldi, come ha giù. fatto per quelli del Coletti, chiamerà questi esempi un'arma appartenente « all'arsenale dell'acrobatismo aritmetico del sig. Loria ». È sempre lecito usare di simili esempi quando essi, basandosi sulla realtà, non abbiano altro scopo che di presentare il fenomeno nelle condizioni pitì semplici e favorevoli. Ah! Il Soldi dice che imprenditori come quelli messi in scena dal Loria e dal Coletti non esi- stono, nè nel mondo della terra nà nel mondo della lunai Ebbene, giacchò io scrivo da questa troppo grassa nologna, apro le ~~ 1 oli:ie sulle comli:ioni ùulusll'iali della p,·ovincia bolognese pe1· il 1887 pubblicate dalla locale Camera di commercio, e ,•i trovo, per esempio, cho la cartaria di Castelfranco impiega 20 ca,•alli di rorza mo– trice ed occupa. 24 operai, mentre quella di Marzabotto impiega 81) cavalli, occupando solo 8 operai. Ora ò in– verosimile, per la. dirferenza del numero, ammettere che da 8 operai il capitalista di '.\farzabotto possa trarre, come gli sarebbe necessario por avvicinarsi al profttto normale, lo stesso sopralavoro che il capitalista di Castelrranco dai suoi 24i tanto più che, alla. diversità. del numero degli operai imJ>iogati,si aggiunge il ratto che questi 8 dovrebbero, non soltanto eguagliare il sopralavoro ricavato dagli altri, ma dare inoltro tutto il sopralavoro che si potrebbe ottenere J.a un capitale salari della stessa entittl. del capitale tecnico differen– ziale di 60 cavalli, impiegati in più dal capitalista cli Marzabotto. La dirforenza rra i profitli dei due capitalisti rimane dunque, data la teoria del Marx, incolmabile. . . . Ma il Soldi tiene in serbo contro il Lori& un ultimo argomento. e Si sa - egli dice - che il capitale co– «: stante potenzia il lavoro; si sa che per mezzo del « capitale costante si può diminuire il prezzo della forza di lavoro > ('). Queste affermazioni del Soldi acquistano tanto mag– giore importanza, in quanto riassumono tutto quello che il Marx ha detto por conciliare la sua teoria del valore coll"esistenza. di un capitalo tecnico dirferen– ziale. Sarà dunque opportuno trattarne distesamente irl un apposito articolo. ANTONIO 0RAZIADP.t. ( 1) Ct·utca Soctale, n. ti del corrente anno. PROUDHON(I) Il. Abbiamo scritto che Proudhon fu il rappresen– tante più tipico del socialismo della piccola bor– ghesia. Ora è apr,unlo il « destino• del piccolo borghese - finchè a meno questi non si molta al punto di vista del proletariato - di oscillare conlinuamenle fra il radicalismo e il conservatismo. Per meglio intendere ciò, gioverà considerare in che cosa con– sistesse il piano di organizzazione sociale ideato da Proudhon. Lasciamo parlare lui stesso. Si capisce che con ciò dovremo incidentalmente aver a fare con un Kant più o meno autenticamente interpretato. Cosi la via che noi pensiamo di ba.ltere nel trattare il problema. politico e nell'apprestare i materiali per . una revisione della costituzione, sarà. la medesima che seguimmo finora nel trattare del problema sociale. La Voiw dtt Peuple, pur dando un ulteriore sviluppo al– l'opera dei due rogli che la precessero, ne ricalcherà fedelmente lo orme. (') Che cosa avevamo noi detto in quei due giornali, ca- (') Veggasl la prima pa.rte nel numero precedente della Crltfca. <.') Allude '11 Peuple e al lleprd•e11tant d" Petq)le da lui 1>ubbll• catl, prlrua della Voi# du Pel(IJl.e, nel UU8•49.

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