Critica Sociale - Anno IV - n. 19 - 1 ottobre 1894

CRITICA SOCIALE 291 pio infame della civiltà, a quest'orgia sfrenata di ferocia, di viltà, di delitto. Mentre il Griso gavazza, don Abbondio si rintana e nessun Fedcrigo e nessun fra Cristoforo sorge. Dove sono i partiti! Scomparsi. Perché tu, generosa anima ribelle di Dario Papa, che perori per l'alleanza dei buoni, tll sei un uomo e non sei un partito. Dove sono i rappre– sentanti del popolo! Essi preparano, fo1'Se,qualche interpellanza: Bovio prenderà le difese di Giuda e di Cristo defunti. Intanto, di Giuda e di Cristi e di scribi e farisei formicola il paese, e voi tutti, o eroi, vi accomodate nella soffice poltrona di Pilato, e sul campo del macello non scende nessuno di quei che potrebbero. Ammazzàti, ci tesseranno un necrologio venusto. Oh! spettacolo di vergogna! Un ribrezzo ci assale di essere nati italiani .... LA CRITICA SOCIALE. RETROSCENA DEI LINCIAGGI (Notizie e rlvelazlonf dell'altro emisfero) CARISSIMO, Dunque i giudici di Milano ti hanno annoverato tra' malfattori. Alle tre persone del Tribunale il tuo con– summatmn est ò parso un grido sedizioso, e la con– danna. ti ha colpito tanto più efficace, quanto essa è stata. più mite. « Strumento di lotta. di clnsse - hai tu scritto - il magistrato doveva. compiere la sua funzione e l'ha. compiuta. Nulla ci attendevamo di diverso e non muoviamo doglianza. • E sta bene. Ma perchè tu possa vedero di che ma– teria. e in qual roggia sia fatto questo strumento, e come venga amministrata la giustizia, io voglio rac– contarti un fatto, la. verità. del quale son pronto a so– stenere in tutti i modi, anche con \111 giudizio di Dio, giacchò Dio è tol'nato di moda. Il fatto, veramente, è acca,luto in un'isola dell'Oceania, ma per una strana somiglianza di cose, di persone e di accidonli, par pro– prio un fatto di casa nostra. Non lo giuro: giudichino invece i lettori, che non hanno avuto la fortuna di stu– diar diritto nelle università del regno. ... Premetto che l'isola è un grosso Stato retlo a forma repubblicana. Ha un presidente a. vita, due Camere, un Consiglio di ministri, un esArcito che fu già.nazionale, un sistema tributario come il nostro, molti debiti come ne abbiamo noi, carceri, gendarmi, birri e magistrati, e, disseminate nel mare infinito, una ventina di isolette aride e rocciose, che da lontano sembrano un paradiso terrestre, ma. che il buon Dio fece apposta pel domi– cilio coatto. L'attor principale del dramma semiserio è un gene– rale dell'esercito, bell'uomo e, dicono, anche brava. per– sona, devolo alle istituzioni, schiavo del dovere, patriota col marchio di fabbrica., vissulo sempre fra le armi, ri• gido e affilato come una baionetta. Segno particolare: un nome che non si può pronunciare al1rimenti che sternuta.odo. I commilitoni lo chiamano infatii il gene– rale Stenmtus. L'attor giovine è un procuratore della repubblica, uomo sui quarantacinque anni, ispido come un porco t;pino, un tipo di montanaro mezzo sciocc-.>o mozzo Bib ,oteca C)rno Brarco furfante, di coscienza elastica, ambiir,ioso di salire a. sommi onori, benchò non ne abbia le forze e la lena. Risponde al nome di Slruks. I.a parto del padre nobile è affidata al procuratore generalo chiamato \Veakstone, un vecchio simpatico, di animo mite e di modi cortesi. Ha studialo diritto penale in Italia alla scuola del Carmignani e di Pelle– grino Rossi, odia. i penalisti della scuola antropologica che egli reputa assai più l'eroci che severi, venera. i cosi eletti principi del giw·e, ma non tanto che molte volte non rompa lor fede, tuna la giustizia. serena, im• parziale, classica, ma l'ama di un amore tiepido e !e– nilo, e più della giustizia ama la prebenda. Attorno a questo figure si aggruppano altri perso– naggi secondari, tre giudici, un cancelliere e due scribi, poveri Pier Sodcrini dell•efa presente, timidi, docili, umili, tutti padri di ramiglia, ai qu11.linell'aspro cam– mino della vita la sorto non ha conceduto ·per viatico che due o tre centinaia di lire al mese. La storia, sde– gnosa e forse !ncbe pietosa, non ne ricorda il nome. QueSti gli attori tlcl dramma che io ti narrerò sù1c ira el studio, quasi colle stesse parole colle quali mi fu raccontato da un vecchio che ha.molto vissuto e sof– ferto per meravigliarsi di quanto succede nel mondo. ... Sappi, a.dunque, che un bel giorno gli abitanti dol– risola, cho noi chiameremo \Vineland, lessero sulle gazzette una brutta notizia.. I contadini, i minatori e gli operai di una vasta ragione alpestre erano sorti in armi tentando di assalire una città, di deviare i treni, di porre a ferro e a. fuoco le proprietà dei cittadini. Era. in quo! tempo primo ministro ir Francis Crom– woll, patriota senza macchia e senza paura., che aveva a."uto la. fortuna. di liberare e unificare la patria senza snudare il brando, seguendo a piccole giornate l'eser– cito nazionale e \'itlorioso, pensando, noi su.o cervello di Cesare rammodernato e prudente, cho era. meglio e più pratico scrivere i commet1ta1·i della campagna che prendervi parte. Si rogge,·a a stento sulla sedia del po– tere e da più giorni andava. invocando un Dio qualsi– voglia che lo traesse d'impiccio. Quella sommossa da prima lo spaventò, 1>0ilo convinse che pote"a trarne mirabilmente partito: in, tempestate satus. Riuscite vano le esortazioni per richiamaro i ribelli all'osservanza delle leggi, Sir Frnncis ebbe una pensata geniale. Di notte tempo raduna i ministri a. consiglio, li persuade della necessita di agire energicamente, e con un De– creto breve e secco proclama lo stato d'assedio in tutta la regione insorta e nomina commissario straordinario della Repubblica il generato Sternutus in persona, dan– dogli pieni poteri e diritto di vita e di morto su lutti gli abitanti. · Il bravo generale, dopo qualche esitazione, accetta. l'incarico, parte, arriva. inatteso sul teatro della guerra, indaga ratti, interroga persone, ed, aiutalo da un Ga– roralo del luogo rimasto per sommo.s,·entura ignorato, pubblica. una grida che J>&ne a. quanti la.lessero esem– pio inimitabile di fermezza o prudenza civile. Per dar– tene un sa.ggio, ti dirò, che eran puniti colla morto o col carcero durissimo inasprito i rei di ribellione e di saccheggio, quei che rossero presi colle armi alla mano, i vagabondi, gli scioperanti e i mendicanti e in gene– rale tutti coloro che fossero denunziati come anarchici da una persona proba e dabbene appartenente alla. classe dei proprietari. Giudici inappellabili i tl'ibunali militari: la grida entra,•a. immediatamente in vigore. Non ti paro un capitolo di nostra storia JtiÙ 1•ecento?

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