Critica Sociale - Anno IV - n. 17 - 1 settembre 1894

208 CRITICA SOCIALE di lavoro; e ciò per la semplice ragione che non tutti gli uomini possono diventare produttori di vino, nè vivere esclusivamente di vino; o d'altra parte la benefica influenza operata al presente dalla viticoltura sulla ripartizione del suolo è clon1ta ap– punto alla semplicila dello strumento cli lavoro e cesserà collo svilupparsi di esso. J."aulore, imbevuto dei principi clell"economia 01·– lodossa, si sbaglia adunquo nelle sue conclusioni, ma non possono non avel'e un alto valore le sue anermazioni circa l'intensità e la vitalità della pic– cola Yiticoltura. Stringendo l'argomento, vediamo in che consista veramente il metodo intensivo, quali atfrezzi o ma– terio prime gli occorrano e se esso sia più adatto alla piccola o alla grande coltura. 2. - li metodointensivoin viticoltura. Uno dei sistemi pili razionali e intensivi, molto se~uito in Francia o seguito i11 Italia dai miglio1•i, è 11sistema Gu)'O~ pii, o meno modificalo a se– conda del suolo e del clima. Esso raggiungo la mas– sima intensità, 10 mila vili ad ettare, cioò una. pianta per metro quadrato, e tende a conciliare la grande quantih\ colla buona qualitil, mediante scassi p,·orondi e pe1·iodici, concimazioni reintegranti ed altl'e cure razionali. Per brevità darò un pl'Ospetto delle val'ie operazioni principali che secondo tale sistema si 1>ralica110,desii attrezzi o delle materie prime occorrenti e dei loro prezzi approssima– tivi. l'llt:13.0 Ol•t:UAZIOSI prlnclpa.11 occor1ellt1 alla filTIIClCE~TO di la,•oro occorrente per et1l'lro -= delle a~ lC,\Tt:1m: l'Ul,,n: materie 1>rlme coltura in1en1iva della ,·Ile 0 ~ 5 U • occorre111i ...---.-1 1----'----- i z! usst:11,·u1ox1 Impianto flU!!IO profondo da 00 a 100 cenlim. e gPnera1e ,·n111rn e l',;\J)PI\ Potatura Falcetto o fori.Ilei Impalatura Palc(ltlO e lendlfllo Scacchl1tur,1, clm:nura, '\>a,nplnatura, I A m:lllo cunaturn, el tralcl,ecc. Difesa contro le malaUle ln(etlh·e Solforatrice lO 1old10, peronospora}. Macchina lrrorturice W BArlJt1.1elle e talu Canne, 11ali e filo di (~rro "' Solfo e 11olfato di ra• 40 ,o 1 plontlnl ))er lo rlt'I si producono senzn apern tul fondo. r pali e le canne 1tl pro– ducono 8ul fondo. Vandemmla Ce11tl,benna. 1Je111la da liro, carro j !00 Alcuniuomi• nl,donnee fanclulH Concimatura vanga Veramente la malattia più grave della vile o la più rata!e pel J>iccolop,•op,•ieL~rio è la flllossera, ma fortunatamente nuora essa è circoscritta a località relativamente non vaste, e d'altronde la difesa con– tro di essa, pili che indi\'iduale, dev'essere sociale. 'tra le materie prime poi, anzi al primo posto, si doHcbbe mettere l'abtltlà, la <1uale è data da tre fattori: ist1·uzione, intelligenza e pratica. L'istru– zione certamente è in gran parte un prh 1 ilegio del grande proprietario, il quale, c1uando possiede an• che intelligenza e pratica, può far meglio degli altri. Però in tal caso le nuove pmtiche razionali da lui introdotto nelle sue vigne, sa realmente utili, non tardano a generalizzarsi; perché il pic– colo proprieta.rio viticolo, se in generale ò conser• valore tenace e diffidente dei precetti scientifici, non larda però ad arrendersi ai buoni effetti pra– tici ed allora ottiene risultati migliol'i di chi, pur sapendo bene come si ranno i lavori, ne artìda l'esecuzione ad altri. Insomma, come si vede, non solo gli strumenti e le materie prime della viticoltura intensi\'a sono Stnllallco correlto con potusa, calce. fosfati uo ,o St:tllntlcodol piccolopro- l )rlelario 1ir&dotco l'On :t 1Je11t1a mantenutn ct1ll'erba del fondo.con– cimi ioinerallsurrogntl con cnlclnnccl, c~1iere ,·lnncce. ect'. compatibili colla piccola coltura. ma questa nel mo– mento alluale è la sola che la possa adottare. La grande coltura intensi\la non esiste, e il g1·ande proprietario, che non ,,uol rare una viticoltura pas– siva, o addirittura pl'imo,•diale, è costretto a spez– zare artificialmente il suo fondo e darlo a mezza– dl'ia, imitando cosi la piccola coltura, senza però ottenerne tutti i vantaggi. Certi sistemi estensi"i ed irrazionali sono com– patibili fino ad un certo punto colla grande pro– prietà condotta clirotlamenle, pe1·chè, l'ichiedenclo poco lal'oro di braccia, il reddito netto che danno, per quanto minimo, è direi quasi automatico, ossia rnerento alla proprie.fa stessa del suolo; la coltura intensiva invece non è compatibile, pe1~c1tè il suo elemento essenziale essendo il lavoro di braccia, il reddito netto, pe1· quanlo grande, si basa intie– ramonte sulla intelligenza e sulla cura del lavo– ratore. 3. - Viticoltura e vinificazione. Il signor Toffetli annuncia il tramonto della pie-

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