Critica Sociale - Anno IV - n. 13 - 1 luglio 1894
201 CR11'1CA SOCIALE l predatori vivono anch'essi alle altrui spese, ma disti-uggono la loro preda; è la morie di questa che li fa vh 1 e1·e; al contmrio è la vita della sua vittima che impedisce nl pa,--a.ssita di moi·ire. Il Ionia del gatto, ad esem1)io. non potrebbe soprav– vivere all'animale in cui abita; ha dunque intere&io a non ucciderlo. J)'altl'o canto, dacchè vi ò scambio di servigi f1'fl due esseri, non si può con:iiderare runo come pa- 1-assita dell'alfro. Sono l'elazioni ,li m.utu.alismo e non cli pa..assilismo quelle che esistono fra !"uomo e gli animali ~omestici, fra lo formiche e gli afidii che se1•vo110 loro da bestiame, fra gli insetti che fecondano i fiOl'·i e i fiori che ro1•niscono il nettare agli insetti. Cerio, acca~• spesso che sia grande la disparità dei servigi; l'addomesticamento confina talora colla schiavitù; il padrone diventa, a un di– pre~so, il pal'assita dello schiavo o dell'animale cho egli rioscì ad appropriarsi. · 'l'ult'avia, finché v1 è una sia pur tenue recipro• canza di servigi. non vi è vero o proprio par-clSSi– tismo. Cosi nella Bonellta vh·ldts, grosso ve1·me mal'ino a forma di sacco, d'un bel color verde. i ma.-ichi microscopici vi\ 1 000. parecchi insieme, negli organi genitali della femmina: non sono tuttavia parassiti. poiché sono indispensabili alla fecon1la– zione. Il parassitismo sessuale non è possibile che in materia sociale, dore rapporti di questo genere possono esistere sen1.a aver per iscopo la propaga- 1.io.110 delle specie E anche necessario soggiungel'O che si trovano tutti i gradi imaginabili di transizione fra il preda– tismo, il mutualismo e il parassitismo. Le classifi– cazioni di questo genere sono :,i.empreconvenzionali e non rispondono a un limite tracciato dalla natura fra i diversi gruppi cli fenomeni. 11 parassitismo organico. I. Parassitismo di nutrizione. Un osse1'e può procurorsi la sussistenza in molti dive1'Si modi, che del resto non si distinguono net– tamente nè si escludono a vicenda: I.' può trarre !"alimento diretlamente dalla ma– teria inorganica (oto{ltlsmo); 2.' oppure cavarla da sostanze complesse: a) utilizzando i detriti, lo deiezioni o i cadaveri d'un altro essere vivo (sapro{lttsmo, cop,·o(a{Jtsmo, nec,·ofagtsmo); b) vivendo della sostanza cli un altro essere, o distruggendolo (predaltsmo), o sf,·uttanclolo (pa,·as• stltsmo), o rendendogli dei servigi in cambio del– l'alimento che il suo ospite gli fornisce {·mutua– lismo). Nel i1ruppo degli infusor'ì troviamo dunili 11uesti modi d1ve1·s~di alimentazione. Esiste una specie di Vo1·ltcel/a, studiata da Engelmann, che possiede in proprio della clorofilla, e quindi virn eia oloflta. come i vegetali. l,e Opaline sono cop,·ofaghe; esse abitano l'intestino retto della rana e si nutrono dei residui della sua digestione. Il predatismo s'incontra nella mai;gior parte dogli altri infusorii, che man• giano ammali o vegetah inferiori. Finalmente, gli Acineti si slabiliscono da para-'<Siti dentro cotesti p,·eclatori, ed esistono specie mutualisle (Paranwe• cittm /nwsa,.ia) che albergano dello alghe verdi in cambio dell'alimento ca1·bonato che queste sanno ricavare dall'anidride carbonica. In questa as~ocia– zione di e eri microscopici troviamo dunque l'ima– giue ridotta del razione reciproca fl'a la vita animale e la vita vegetale alla superHcio del globo; gli ani• mali mangiano, è ,·ero, i vcgetili, ma rendono all'•tmosfera il carbonio che prendono alle piante, e alla terra gli elementi che ne hanno c..·wato. Biblioteca Gino B1anc-.o Fra gli animali e i vegetali propriamente detti, i modi di alimentazione si specializznno e non of– frono pili la sorprendente variet.:-\ che esiste fra gli i11fuso1·ii.Cosi le fanerogame sono <1ua.siesclusiva– mente olofite, e i ,•ert~b1·ati, salve rare eccezioni, sono predatori, menti·e la pit1 parte dei funghi ba• sidiomiceti sono :saprofiti e i ve1·mi cestodii sono parassiti. E e1•ident0 che la prima a sorgore di quesle vario fo1•me di alimentazione dovette essere l'olo– fitismo. Non è infatti concepibile che gli esseri vivi che primi appar,rer-o sulla terra potesser-o nutrirsi cl'altt-o che della materia ino,·ganica. Agli olofiti do,•ettero necessariamente seguire altri esseri capaci di nutrirsi di detriti e quindi di far• rìenli'are gli elementi di questi nella 1mtura inor– ganica. La presenza dei sapi-ofiti è indisl)ensabile alla conscr\'aziono della vita. So i saprofiti, i co– profagi e i necrofagi sparissero. i cada "e1·i e le deiezioni si accumule1·ebbero sulla supe1·flcie ter– re tre, tutta la materia utiliz1.abile dagli animali o dai vegetali ne sarebhe coperta e, uiuno pili l'estando per restituirle alla te1Ta, qu&1ta non tarde1·ebbe a tra.sformarsi in un gigantt~sco car•naio. E dunque soltanto dopo gli olufiti e i saproHti che J>Otel'onoapparire le piante e gli animali pre• dalo1·i, mutualisti o parassiti. Questi ultimi possono del'ivare da specie che si p1-ocu1-anola su~sistenza nell'uno o nelraltro dei quattro modi che enume1·ammo. Le rinantee pa– rassite derivano dalle sc1'0fola1·inee olofite: i funghi che vivono a spese di altl·i vegetali pro,·eugono da specie sap1·ol1te; i cil·ripedi, che sri-uttano i granchi marini, ebbero dei crostacei carnivori per antenati, e i fuchi che rubano il nettare ai flol"i di li11a1·iJ comincial'Ouo a prenderlo in c..,mbio del servizio che loro rendevano trasportandovi il polline fecondatore. Le ol'igini del pa1-assitismo bastano a spiegare perchè non esista una linea di distinzione assoluta rra questo modo di alimentazione e le altre fo1·mo onde deriva. ln molti casi il parassita non sfrutta il suo ospite che parzialmonte, o pel resto conduce vita indipendente; ma è por sè chia,-o che il pa– rassitismo è tanto pili accentuato e le sue conse– guenze sono più appariscenti, quanto meno sforzi osso deve fare poi· p1-ovvode1·eal p1-oprio manle– nimeutq e per assimilai-si l"ali111entoche piglia ad altl'l1i. E ciò che noi mostreremo successivamente pei dive1'Si modi di alimentazione che noverammo da principio. I.' Le piante otonte t,,aggono il loro nutrimento da d11e fonti pt·incipali: il suolo. a cui attingono l'acqua e le matel'ie mino1·all; l'atmosfera che for• nisce loro il carbonio. Ce1·te l1iante pal'assite, quali il vischio, non pren– dono al oro ospite che l'acqua e le materie ino1·– ganicho pro,•enienti dal suolo; per guisa che non mancano loro se non le radici. Altre, 1'orobanca o la cuscuta, ad esempio, pi– gliano allo loro vitt.ime la matcl'ia già organizzata; per conseguen1.a possono ra1· sen1.a. non solo di radici, ma benanco di foglio. Perocchè è nelle foglie che la pianta, la mel'cè di materiali provenienti o dal suolo e dall'almo fera, fabbrica lo molecole complesse che ne costituiscono la sostan1.a. 2. 0 Negli esseri che 111'esentnnommli di alimen– tazione diversi dall'olofithuno, come gli animali e come i funghi o altri vegetali saprofiti, il gl'ado di paras.~itismo dipende UIJualmcnte darJa somma di sfo1·zi che il pa1-assita riesce ad e,•itare. A. I parassni che vivono a speso degli animali presentano una complessita 01-gnnica maggioro o minore a seconda del momento nel quale tolgono il nutrimento al loro ospite.
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