Critica Sociale - Anno IV - n. 11 - 1 giugno 1894

CRITICA SOCIALE 173 V. Lo strozzinaggio e il sistema capitalista; Rimedii. · - Altri guai della piccola proprietà. Ma spesso, o l'acquisto di terre· occorl'enti al suo lavoro, o le cattive annate, o il non poter vendere le sue de1•ratequando gli farebbe comodo,o disgrazie, o liti, costringono il piccoloproprietario a far debiti, e allora nuovo sfruttamento - lo strozzinaggio. Questo male - quantunque non estremo, come forse, con tinte troppo fosche, l'ha dipinto fiocca Pilo - ò certo gravissimo ed esteso, massime in queste annate di crisi. Ebbene, quale rimedio 1 Le Casse rurali J>OCO giovano. Anche ammesso che fossero possibih e adeguate al bisogno (ciò che io non credo, pe1'Chèchi vorrà portare ad esse i suoi danari al tre, al quattro per cento, mentre trova da imp1·estarli al sei o al sette con ipoteca!} esse, se da un latonon farebberoche lenire il male, imprestando ad interesso pii, mite, dall"allro pro– babilmente lo ag11raverebbe1·0,adescando col mite interesse i miseri contadini a indebitarsi. Fatti i debiti, non sarà cosi facile libe1-arsene; e giova 1·i• flettere che, se la piccola proprietà, come tale, non può sparire, può però mutare di padrone. Male Casse rurali non possonoaccettarsi perchè, come ben disse la Ct·tltca, si basano anch·essosopra un principio capitalista, l"interesse del danaro. li danaro non dovrebbe essere che il rappresentante dello merci, necessario per agevolare gli scambi. Esso non ha nlcuna virlu naturale di germinazione, nè si deteriora tampoco colruso, quindi non dovrebbe creare interessi nè lauti nè scarsi. Se nel sistema capitalista vediamo il contrario, ciò dipende da questi due fatti: I.' li danaro 1-appresenta, oltre alle merci, i mezzi di sfruttamento del lavoro altrui, come terre, opifici, ecc. 2.' li danaro non ò l'effetto immediato del la– voro; ossia i prodotli del lavoro devono attendere un tempopiùo meno lungo perconvertirsi in danaro. Lo strozzinairgio adunque è collegato a tutto il sistema capitalista e non sparirà che con questo. Contro esso non vi ha alcun rimedio diretto. Finchè vi sarà chi ha bisogno del danaro d'un altro, ò naturale che questi metta a prezzo il ravol'o,e ciò malgrado qualsiasi legge coe1'Citiva in proposito. Unico ripa1·0, adunque,- è {>0l'l'0 tutti gl'indh 1 idui in condizioni da non aver bisogno del danaro altrui. Ciò nel nostro caso si potrà ottenere : 1.• <;et dtcllta,·a,·e at p1•01n-tetàcollettiva la ter.-a e t mezzt dt tavoro meno sempttct; 2.• Col ,·e,ute,·e glt scambi quanto JJtu vosst- btte factlt e semplici; • :1.• Cotl'tstttut,·e Casse at p,•evtdenza conl1·o gl'tn(o,•tunl. Un altro grave sfruttamento, adunque, il nostro piccolo proprielario lo subisce dalla cosidetta giu– stizia, o dalle persone legali, quando, come spesso accade, 1•icor1'0 ad esse o per liti, o per vendere, o comperare, o ipotecare, o dh•iflere, o tramandarela proprietà. Qui anche ò spolpalo, o per sua igno– ranza, o per malignità, o per necessità delle cose da quell'altra caterva di lupi voraci, che vanno sotto il nome di avvocati, procuratol'i,notari, ecc. Ma qui il rimedio è mollo semplice: Aboltztone delta 1n·oprietà tndivtduate dei ·mezzi dt lavo,·o. VI. Riepilogo. - Le basi di un programma socialista adallalo ai paesi viticoli. Riepilogando,dirò che, secondo me, il socialismo, pe1• intro<lursi nei paesi a piccola proprietà viticola, dovi-ebbe basai-si sui seguenti principii: I.' Propriefa collettiva delle terre e degli allri mezzi di lavoro meno semplici, ·ma coUiva:.tone t,uttvtduale delle terre; 2. 0 Produzione colletth·a del vino; 3. 0 Compera collelliva dei generi di consumo o delle materie 1wime per la Yiticoltum; 4. 0 Istituzione di Casse di previdenza contro gl'iorortunii. A chiarir meglio il mio pensiero, potrei dare uno schema di statuto cho ho predisposto, ma non abu· serò dello spazio concessomi; sar<.\,al C.'\S0,pe1· un'altra volta. Intanto mi paro cli poter concludere che l'attuazione del sociali mo in qualsiasi ramo di produzione deve ron<larsi su questi tre principi i: I.' Impedire sotto qualsiasi fo1·ma lo sr1·utta– mento dell uomo sull"uomo; 2.' Adattarsi al grado di sviluppo di quel dato ramo di produzione; 3.' Se il collettivismo puro non è d'un colpo attuabil.e,tendere ad esso, cioò non incagliare, anzi stimolai-e lo sviluppo delristnnnento tecnico di lavoro. VII. Mezzi di propaganda. Ora non mi resterebbe che di t,•attare raltra questione: in che modo cioè il socialismo possa ora propagai-si nei paesi a jliccola proprietà. Ma su questo punto poco mi runane da aggiungol'e, e molto, dal ~ià detto, si può indovinai-o. I mezzi d1propaganda nel ~ronfe1·ratowno dii-etti o indiretti. ~•1-a i dii-etti pongo le cantine sociali, lo coope• ra.tive di consumo, le casso di provide111 ... '\. Ma questo istituzioni, per buone che siano, sortirebbero, per sò sole, ben poco effetto, perchè, costi-elle a sorgere e vivere nell'ambiente capitalista, non potrebbero essere che rachitiche. Servirebbero come utile ti– rocinio. Più efficaci sono i mezzi indiretti, fra i quali la propaganda cos-H scritti o colle conferenze, la co– stituzione di Circoli che ser, 1 ano come di faro alle popolazioniignoranti e inebetite dal lungo servaggio, e, sopratutto, la lotta eleltorale. Il deputato socialista do,·rebbe essere orunque, fin d"ora, ridoale del partilo. Saremo balluli: che importa! la lotta stessa sarà stata una immensa propaganda, preparatrice di futuri ti-ionfi. Vili. Esamed, casi speciali. tavo per chiudere,quando mi giunse la Critica ciel 16 maggio, col nuo,•o fo1·bito e dotto articolo cli fiocca Pilo. Gli appunti, che l'egregio sci-itto1·eed amico mi muove, naClluo1-o forse dal non conoscere egli ap– pieno il mio pensiero; i nostr·i punti di dissenso gli parranno ora men gravi. E giacchò egli si mostra cosi ben informato delle condizioni del mio Comune e cita ivi esempi di grandi proprietà, esempi che nella loro varietà sono mollo istruttivi, permetL~ che io lo inviti ad un esame un po' più minuto sopra un materiale conosciuto da entrambi. Forse scopriremo falli che illustreranno cosi la sua come la mia opinione, e gioveranno insomma ad illuminare la disputa. 1.• Esempto. - Grande proprietà del 1na1'Cheso Faà. - Origine prettamente feudale. Finchò visse il vecchio marchese, benchè e~li rosso un buon a~1-onomo, dirigesse in persona I lavori, conducesse vita relativamente assai parca, tultavia la sua pro• prietà. si reggeva a stento. Ogni tanto ne ,,endeva dei pezzetti; mori lasciando qualche debito. Ora la pl'Op1·ietàFaà si 1·egge bene pe1'Chò il figlio vi h~

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