Critica Sociale - Anno IV - n. 9 - 1 maggio 1894

130 CRITICA SOCIALE ram~c. E nc1l'Unione Americana un esercito di cen– tinaia di migliaia di 1wocessiooanti, in nome di milioni o milioni di disoccupati, con,·erge dai punti più remoti al grnn Congresso di \Vashington, per strappare colla minaccia del contegno e del numero. a quella politica assemblea, lo più urgenti soluzioni sociali. E in Italia! L'llalia p1-oletaria,per coscienr,, ed influenza po– litica, sta addietro molto leghe ai paesi che abbiamo menzionali. Qui non facolt,\ effettiva di libero Yoto, non franchigia di stampa, di parola, di 1·iunionc, qui nessuno dei Condamentali dil'ilti del cittadino è esercitato o tolleralo. Qui siamo paria, siamo schiavi, siamo cal'llo eia cannono o da galera - uon alh-o. Negli ultimi tom1>i,pi primi accenni del moto prolct:ll'io, la nosfra malaccorta o squattrinante borghesia getlò a un l1·attolutto le maschero. ~'or schiaccial'o il ca1>0 al looncello,che incapace ancora. nonchè di morde1·e, cli n1ggire, squassava a mala pena la giovinetta chioma, nessuna armo le parve 1·ei>ugnanteo indegna di lei: dallo luride calunnio dei Laga11i1 e dei Pico architettato nello polizie('), alla sofoune osibi:donoin Parlamento di apocrifi ed o ceni documenti, ai g1-otleschirapporti di diplo– matiche congiure. allo dichhwazioni ciniche e alle sp,1.valdo minncco del cnpo del Governo, quali nes– sun minisfro borghese are,•a ancora osate. I sospet• tati di agitazione politica son sepolti ,·i,•i a centi– naia. come nei tempi pili neri delrlnquisizione. Re– gioni intere d'Italia stanno in lutto. La rapacità degli sfrutlatori ò imbaldanzita e sciolta da ogni freno. All'orgia della ferocia si allea il furore del latrocinio. Lo stato d'assedio è cronico e generale; lo spavenlo epidemico; la slam1iatulta imbavagliata. Dolio nosfro 1·innioni 1 della nostra parola, del no– slro andare o 1·oni1·e, d'ogni pi,, intangibile facolt.\ del cilladino è a1·bill·o ò donno il primo sbirro ve– nuto, la cui insolenza ò cii·condnta da ogni immu– nità ('). Il dii·itto del bastono ò risuscitalo nelle carco1·1 e uci camcl'oni dalle polizie ( 3). Nei pro– cessi, dietro lo spallo dei fantocci giudiziari, mer– doso figuro di spioni anonimi, fatto sacre dal se– g1·oto professionale. nssassini e mnnigoldi ingozzati del nostro sangue, diSJlOngonodegli averi, dell'onore, della libel'!il,della vita di qualunque cittadino. Ogni più l'ibaldo ò in cima, ogni generoso è candidato all'ergastolo. L'impudenza della l'Caziono e il ludibl'iO mggiungono p1'0po1·zioni fantastiche ... Il YOnloseminato, certo fruttel'a lo tempeste: ciò 1·iguarda quei che l'han scatenato. Qual è intanto il dovere o l'inle1"CSS0 del parlito socialista1 A Piana do' Greci. ancor sollo il ter,-ore delle fucilazioni e del dichiarato stato d'assedio, :300su .100 elettori fanno usci1'0dallo urne comunali il trionfo di Ba!'bato o dei contadini sotloposti al Tri– bunale di guo,.,·a. Questo esempio, che la stampa borghese sotlace, fa allibil'e gh illustri scherani sui clorati seggi, ed ò come nn grande segnalo J>e1· i sociali li. .\ questo coso noi dobbiamo pensare in questo p1·imo di maggio. e l'esempio di Piana venisse se– condato, nelle futuro elezioni, solo in cento degli ottomila Comuni italici, noi vedremmo di botto dis– farsi o sg1·otola1·0 la bu1·banzadei Borboni e C1'0ati t 1 ) La dOJ)Ollltlonedella IHle llnrone, nel J)rocesso di Palermo (fl :aprile), :1gglu nge un'allra gemma J)alese alla collana d"lnf3mfe, I cui :u1elll 11lù numerosi rimangono teJ)Olli Mgli archivi tene• broal del gnblneul di que1tura. ~) Or ora a Monia l"arrog nnta del birri giunse rt<1ueslo,di en– trare alle cnnferenie prlu.te e ,·ilh•are n uno a uno I biglietti, t>tr•onall d'ln,lto, J )rocur11 .ndo1I <!Olll bello o fatto l'elenco noml– nrtth·o del frequen1:uorl. I') Yegg.11111 l 1elegramml di Termini Imerese, ~6 a.prue. Bib 1otecaGino B1ar.co che ci stanno sul collo. La leggo cfol primum vi– vere, detnde.... tutto il resto, s'impone anche a noi come partito, o oggi ciò che è minacciato è la no– slra Yita medesima, la nostra facoltà di respirare. Quali 1·h 1 endicazioni economiche può sperare il pro– letariato in queste condizioni? Facciamo di raddoppiare di lena per rorganiz- 1.azionepolitica delle nosh'C forzo. Che ogni pigi-o scuota l'accidia; snodi ogni a,•at'O la borsa; ogni timido senta almeno lo SJJl'One della neces.ità che ci urgo le reni. 1 0n disseminiamo la nosfra atti– vità per ,•ie traverse e secondarie. ma uniamoci lutti in questo solo capitale p1'0posito:scuoterci di c1o~so In scellerata tiranuide che ora ci schiaccia, ri– ve11clica1·e per tutti il diritto di pensare, di parlare, cli votare, di associarsi, di muo\lersi, di essere qual• cosa e qualcuno. Questo còm1iito ò ben surfociento per un anno e pe1•un partito. Esso ò 1irolimina1·e a tu Ili gli allri. A un successivo primo maggio misurare il cam– mino percorso - e 1•imettor-ci in via, con nuovo bagaglio, per una mola ulteriore. LA CRITICA SOCIALE, It Primo Maggio della " Lotta di classe ,, é usctto in eleuante edizione a coto,·t, COll testata ,11 C011C()ni, ,11se11nt 01•fgt11altdi t:. Loll– uoni (Riflessioni di un aflamato), Sanqut,-tco (li disoccupato), Toml>ielll (Aratro umano), i 1·it,·atli tlei cinque ,tepulatt soctatlsU, tt Manifesto del Pa,·uto e a,·ttcoU di La:;a,•f, De Amicis, Anna f(t<Usct6//; Paottt Lom/J1•0s0,Pramvottnt, c. 1•,·e– ve,(:, ecc.,ecc. Costa ceni. J. Chi ne vuote "" esemvta,·e 10 c11te,1at 11ost1·0 u/!ìcto mediante ca,·tottna doppia. LAFIIAIZl E IL PARTITO SOCIALIS CAltlSSIM0, Concedi In.JJiu•ola.anche a. me por un t\~lto 1>e1'So– nale. Prometto cho non sarei into1•venuto quinto o sesto nella. contesa: mi parovano già in troppi a. far la luce. Ma.poichò l'amico Maironi ha. voluto alludoro a Zolfa- 11ello, Si(Lpuro por incidente, Zolfanello ò costretto ad uscire dalla scatola, dove stava. tranquillamente :medi– tando sulla sconfitta toccata a. Vandorvelde nella que– stiono dell'alleanza co· partiti amni. ZOifanello, corno sai, è una persona ideale che ama eppassionatamonle la politica. La fa come può, ma non ra altra cosn.. \ quoslo programma, del quale io sono l"osecutoro e Il responsabile, rorso non potrò restar fedele questa volta. Un po' di dottrina sar!,l.necessaria., ma non ò neeossario indagare, so o fino a qual segno, quella che ò stata dotta la. legge Maironi sul salario sia vera, e ci dia del salario una. nozione esatta e com– pleta tanto da ca\•arno norma e regola per la condotta del parlito. Questo osarne, so mai, lo faremo un"altra volta. Ora parlio.mo del lato pratico della. controversia, \"Odiamo,cioò, so i socialisti hanno da appoggiare un programma flnanziario da osorconte, come voi dito del mio, o un programma. finanziario sbagliato, come po– frebbo esser il vostro. La questiono si dovo onuncinro cosi: oggi come oggi, nell'anno 189-ldell'ora volgare o nel regno d'Italia, qualo atteggiamento debbono prondero i socialisti italiani di rronto al problema. flnanziario1 Debbono votare le im– po$to? Debbono 1·ospingorle 1 O possono disinteressar– seno 1 La questiono, come vedi, ò essenzialmente poli– tica,, ma un po' di dottrina ò necessaria.

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