Critica Sociale - Anno IV - n. 8 - 16 aprile 1894
CRITICA SOCIALE 121 ------------------- -------------------- superiore si trasforma. le unh·ersità si ~postano.un esercito di prore..-,s<)l'i s spande nei centri imh1 - striali. Una receure pubblicazione sulle univorsit;\ viaggianti ci apprenrle. infatti, che i tessitori di )lanchesto1·, i minato1·i del Dudrnm. i metalllll>gici ciel nord d'Inghilterra seguonp in folla i corsi di matematiche. di chimica o di economia sociale. o che. quando tlimor-ano troppo lontani dalla città ove questi corsi si di\nno, delegano due o tre dei loro compagni. incaricati di p1·endere delle note o di rip,·odurre il più fedelmoute possibile le 101.ioni che hanno sentite. Davanti a simili falli. si può egli anco1•a prelen– de1·e che il regime caJlilalista ò indispensabile alla conservazione e allo sviluppo della vita intellettuale? ~on è egli chia1-o, al contra1·io. che in una sociot.\ collettivisl.'\ nulla sar·ebbo pili racilo che il c1·earc i necessn1•ii agi ai dotti e agli a1·tisti, sia conce– dendo IOl'O premii colletti\li, sia nominandoli a fonzioni poco as.'iorbenti? Non ò egli chiaro. più ancom, che il di "err1.\ nel quale tutti avranno il tempo di dedical'si a lavori intellettuali e - come nel Paese che non e~isle di ~lorris - si vedranno tlei tessitol'i economisti, dei Olntori matematici. degli ~torici spazzini. e chi sa? fors'anche dei poeti che chiede1'i.urno di fare il ,·uotacessi, perchò i la,·ori 1·ipu~nanti saranno i meno prolungati? Occupar~i un·ora delle chia,·iche e tutto il tempo che :wanza fanta.stica,·e al sole o al caminetto. non ,·arrobbo ciò meglio, pe1· 1111 artista, che OS!'I-Oro condannato, por vh 1 e1·e, a grattnre della carta senza fine in un ministero o negli uOlci di redazione di un giornale quotidiano? E:muo VA:SDEn,·t-:Lot-:. Contributo allaeoria della otta di classe IV. Economia a salario. Parrebbe che meno dill1cilo dovcsso riuscire !"indugino sulla lolla di clas,e in questa rase. sia pcrchè se no hanno già. dogli studi pal'ziali. sia perchò il renorneno si ri,,ola. oggi, sotto i nostri occhi, con una spa"cnte,'olo chiarezza. Ma.pel mio assunto. afftuto di\'erso da quello degli s1udì precedenti, la ricorca in questa rase riesco in\'eco Il, più dimcilo. Jnraui io non cerco singoli ralli che provino la !otta di classe. ma cerco addirittura corno la loua di clnsse sia nell'essenza medesima della costi• tuzione economica. J,~ facile vedere la ragiono di questa mia ricerca. Ad un fallo isolalo, è possibile contrapporne un ahro di signiflcato opposto: ma il carattere di un sistema eco– nomico resta tal quale corno nacque, non è possibile mutarlo. Potranno cssor"i, nel lungo sviluppo storico, delle anomalie, ma lo schema caraltoristico, essenziale, è immutabile. t-: so codesto schomtL è lotta di cla&&e, occorro, per smentiro i socialisti, dimostrare che ossi non hanno capito la storia. E di questo si potrà di– scorrero. Tornando.all'argomento, l'economia. a salario comincia a divo1uare oggetto del nostro studio quando comincia a organizzarsi, a stabilirsi con delle leggi, a. dh•ontaro la. base dello Stato. J-: questo momento della storia - indeterminabile colle cifre - ò proceduto da un lunghissimo lavorio intimo, che produce le piccolo aggregazioni comunali, lo cor·porazioni e le ghilde, tutte insomma. le antenate della. democrazia moderna. ollotet;a Gino Bianco Codesto lavorio, determinalo dalla stessa tenden1.a, è poi di\·erso noi particolari in ciascuna delle regioni deln:uropa occiden1ale (poichè qui si limita l'origine delreconomitl a salario). E diratti in Inghilterra l'asso– ciazione ha per iscopo principalmenle di sottrarro l'amminis1raziono ,l'un certo territorio al governo con. trale. col qualo non conserva altri rapporii che il pa– J,famento dolio tasse; a questo scopo ciascuno dei con– sociati de,•e csscro capace di payng scot aml bea,·i11g lot, di 1>agare i tributi o di adempiere agli umci pub– blici. In Germania in,·eco lo ghildo hanno uno stretto ca– rattere di associazioni di mutuo soccorso, nel più com• pleto sonsfl della parola: in . ,•izzora. la prima origine delle conrcderazioni è nello scopo di colti,•are il suolo secondo corto regolo o certi me1odi fissi (Since); in Francia o in Italia l'associar.ione ha 1>cr carattere pro• rnlento la ragiono industriale, cd ò associazione di lavoratori. Da queste differenze na.scé l'impossibilitil di giudicare alla stessa stregua co,Jeste associar.ioni. Bisogna limi– tarsi a constl\lare ciò cho esse hanno di comune, ed ò questo: ciascuna di esse esige noi propri membri un ~omplesso di condizioni prestabili10 che lo rendano atto, come gli altri, a raggiungere gli scopi che l"asso– ciazione si prefiggo. Ciò armonizza porrcuamen1 e colla eguaglionr.a di diri11i e di retribuziono di cui godo ciascu11 o.ssociato. Ed ò appunto durante quos10 pel'iodo che i comuni italiani e l'rancesi sono governo.ii dalle corporazioni d'arti e mcs1ieri che si a.,•,•icendano al potere. Questo carattere del govel'no, conrcderaziono di associazioni particolari, è, dice il Villari, in tutti I Co• muni d'ltalln. E lln qui nessuna traccia di classi detentrici di ca– pitale o di classi assoggeLtato al ~alario. « Fu solo nel secolo X \'I - dico il Loria - che i compagni rurono costretti a lasciare al maosh-o una. parto del loro sa– lario, cho costituì il suo prolltto. > E qui io non posso che rirnandaro i lettori a cercare nel secondo volumo dell'AuaUsi del Loria i dati di ratio cho dimos1rano come tutti gli statuti dei Comuni fossero leggi intese ad impedire la mobililù. ciel laooro e a saldare l'ope1·<1io al capitale. li Loria cita statuii cli Milnno, un dec,·e!o del Senato di Milano ll5(U), siatuti di Pesaro, blodeno, Parma. Pisa, ecc. Ilo sottolineato le parole 1tatuto e tlec,·rto per ricordaro ai lettori che siamo già in pre– senza di un gocerno di capitalisti elio ra. come sempre, le leggi a proprio favore e·a. danno dei salariati. Qucstt' ò ,, sia.mo appena nel seicento - pura e semplice lotta di cla1st. Come. da quell'epoca. in poi, si si& \'Cnuta s,•olgendo e allargando 1>ertutto il mondo l"economia. a salario ; come le corporazioni di salario.ti abbiano potuto qualche volta imporsi ai capitalisti e ri1>0rtaro splendido vit– torie; como poi, per l'introduzione dello macchino e !"aumento della popolazione, sia venuta rormandosi o accrescendosi ogn: giorno cli pili la 1·i&e1·oa del 1wole- 1a1·iato, que ste sono nor .ioni comuni che sarebbe inutile anche voler rinfresca.ro con della erudizione recente. ln"oce sud1. bene ricordare che, colla scoperta del plu&oolore, noi abbiamo avuto l a. chiave d oi grdndi mi• steri Jell'economia. borgheso ccl abbia.mo potuto geuaro un largo rascio di luce elettrica su tutto il roseo pas– sato della legislazione borghese. ,\ cotesta luce la lolla di classe riesco innegabile, e si ritrova pe rrettamcnto u guale a quella che il salario, appena nato, determina.va.
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