Critica Sociale - Anno IV - n. 8 - 16 aprile 1894
120 CRITICA SOCIALR Poche parole e ho finito. Il po,·e,-o Lissoni, nel suo articolo, a dimostrare come lo imposte si ri• percuotano sul proletariato, ossor, 1 nva che. qt:ando siano por~•to L1nt'alto e cosi malo applicato da in– durre il capitale a l'itira1•si, ne conseguono disoc– cupazione, rame, mi~eria. Questo ò quanto io stesso ho rile,·ato nel mio J)l'imo a.1·ticolo.traendone la conclusione pratica che il pn1·tito socialista si ado– peri a far sf che le imposte non impediscano, ma per quanto è possibile. r,.woPiscano l'applicazione dei capitali alla prodnzionc. Ciò però non ò affatto in contmddiziono col principio che l'imposta non g1•ava i salari; 1·imauendo inalte1•ato il saggio, la sonu,ia dei salari che si distribuiscono in un paese può crescere o diminuire secondo che la p1-odu– :r.ionosi ò o meno S\'iluppata. Con questo spiegazioni par·mi che possa rimanere il 1>1·ogr,unma fributario da mo raltra ,·olta abboz– zato e che si r•iassumo in un concetto: « Fino a che la costituzione economica della so– « ciel.\ non sia mdicalmento mutata, il proletariato. « coslituito in p.wtito di classe, deve e può. lol– « tando nel campo politico, uspropl'iare alla bor• < ghesia quel p1·ontto della p1·oduzionc, che non gli « ò pos ibile contond<wle nel campo meramente « economico. :t Il,CAPITAUS\1O KIl, LAVORO INTKLLETIUALE In 1·egime capitalista. pe1· far dell"arle o della scion1.a sen1.a.l'isica1·e di fìni1·0 all'ospedale, ò d'uopo soddisrar-o all'una di queste due condizioni: o ave1·e delle rendite, oppure r~wdei lavo1·i cho siano utili o piace,•oli a chi no ha. L"<tcce>ih·am.enlo dei c<t• pttattmate,·lalt 1u,pe1·co1·01u11·10 l"accent,·amento 1/ci capitali inlellettuatt. l,a nosh·a civillil è una civiltil di minoranza. Ì•: d'uopo che elci milioni di p1'0let.:'l.1~imantengano alcuno migliaia di l'icchi perché questi producano qualche centinaio di 1:1- ,·oratori ,101 ce1·,•ello. :-;alvo eccezioni, si può di1·0 cito in una societi\ capitalista, sce,•ra affatto di collettivismo, le produzioni ce1·cbmli, ,·ietatc alla moltitudine che non ha ripo o. sono l'appannaggio esclusivo dei borghesi, o di colol'o che s1 adattano a di,·entarne i mantenuti. I risultali cli un tale monopolio sono altrettanto racili a p1·evode1·c che a constatai-o. Poca indipen– denza pei la,·omt01•i intellettuali; poca p1'0babilili\ che individua.lit.:\ superiori J>OSSanoprodu1-si, dacchè In selezione si opera in una cerchia ristretta; poc.'l. probabilità di sopravvil·ere pci pensatori la cui originalità u1·ta il misoneismo di r1uci che lbsen chiama « la m:1ggiomnza compattri e liberale». In compenso. è quo~to il 1•egime ideale poi' le medi~ c1•ifa d'ogni fatta, por i cantasto1·ie pafriottici, lo illustrazioni d'Accademia, i lau1·eati dei conco1-si d'Economia politic..'\ 1 ecc. Ma pei J>0"eri e pei fieri, poi ve1·i dotti e poi veri poeti. l'atmosrom ca))ilalista è pressoché ir,·e– spirabile. Xulla di meno ,·e1-o del motto di Ilei ne: « for'Se gli a1·tisti sono corno lo nespole, che matu• 1·ano sulla paglia». L'idealo è un 001·0 che ha le B1blloteca Gino Branco radici nelle co1Hli1.ionimalc1•iali dell'esistenza. Nes– suno sap,•,\ mni quanti meravigliosi cer,·elli, com– pressi dalla m:rno assassina della miseria. ab<wli1·0110 o non diedo1-o nulla, o assai meno di ciò che pote• ,·ano. Forse ci-a un genio quel rornaciaio analfabeta. il cui cer,·ello incolto superava in \'0lume quelli di Cu,·ie1· e di ~chille1·.... o un pen~atore come Ce..i.are De Pae1>0 non rosso stalo pc,· tutta la Yita schiacciato nell'ingranaggiò di ln,•ori ,·ani ed ingmti, l'opei-a sua, gii\ tanto nolo"olc. non sarebbe fram– menta1·ia e monca. Dai sacrifici ilei g1•:rndi uomini la cui ene1·gia vinse ogni o tacolo, 1>uòarguirsi il nume1-o di colo1-o che carlrlo1-oa mezza via. Che sa,·ebbe stato di Augusto Comto, so la generosi!,\ dei suoi amici. dei LittrU e degli Stuart )fill. non a,·esse a110, 1 iato la sua mise1'in? llicca1·do \\"agnc1· av1•ebbe egli compiuto la sua opera. se Luigi di Baviera non lo a, 1 osso dispensato dallo scrivere mmanze senlimontali e accompagnamenti po,~ co1·no della F"avo,•ftar Oggi tuttavia - e alt1-o, 1 e più che in Belgio - ,·i han molti dotti cd a1·tisfi che, senza rol'tuna propl'ia. rioscono a farsi un posticino al solo e pos– sono, con piena tranquillità, dedicarsi libe1-amento ai lol'O studi. Ma ò pi-cci•amento perchè le nostre società moderne COSS.H'Ono di essel'e esclusivamente capitaliste; è in grazia dello istituzioni collotti\'isto già imJ)iantato - bcnchò allo stato spo,·adico - nel nostz-o regimo bo,·ghese. I musei. le biblioteche pubbliche, le univorsit.\, coi lol'O istituti speciali e labo1-atorii, ecco altrettanti tranquilli rifugi, altret– tanti alveoli protettori pci nostri poeti e pei nostri eruditi. Nel modio evo. i conventi nelle valli om– brose; oggidì, i scl'vizii pubblici nello g1-andi citt;\. Funzion:ll'ii, il chimico Pasteur, rasl1'0nomo Gio– vanni Hou1.enu, lo statistico Car1·ol \\'h1·ight; fun- 1.ionarii, i tr'O pit) grandi economisti dei nosfri gio1•ni, \\'agner, prorcssoro a Be1·lino. Sch:iftle. p1·ofesso1-e a Tubinga. Emilio De I.a,·elcye. fìno a 1e1·iprofessore a. Liegi. Funzional'io cziandio, 1>-01· nòn citar·e che un a1·tista o del mio paese, il nostro Costantino Me1111ie1·.dil·etto1·0 dell'Accademia di Lovanio. S'egli non godesse questa modest."1c..·ll'ica. potrebb'cgli, senza pensare allo t1-a11sazioniimposte dalle esigenze della ,•cndila, dipinge,·o quello telo così e1-oiche o vendic..'ltl'ici, che i borghesi rifìutc– rebbel'O, 1>01-ehO esse sono pungenti come il rimo1-so? . .. ,·ero ò che nel paese da cui vi se1•i\•o- questo Belgio che ru detto il paradiso dei capitalisti - sono ancora 1·a1·issimi gli istituii che consac1-ano questo dt1·ttto d'asilo. Ma os;i si moltiplichoi-anno inevitabilmente. quanto più la democrazia militante vedrà c1·esce1-ela sua i11fluen1.apolitica; e il tempo veri~\ in cui, pe1· pl'ocuraro a un Quetelet gli n~i necessari allo studio, non S..'l.T"d più necessario Cli mantenere gratuitamente tanta tòlla di inetti e di J)Oltroni. Dotti ed artisti non avranno più bisogno di a, 1 er dello rendite J)Or poter sbarca1·0 il luna1·io. Nell'organiz1.azione colletti,·ist.,. gli uni pot1·anno. ti-anquilli come benedettini nella 101·0cella, ra,•e della pura tooria, mentre gli altri srerreranno allegramente i l01-0 aurei dai-di contro i pedanti. D"alh-ocanto. dacchè razione della legge o degli scioperi avr.'t conquistato qualche om di 1·iposoagli operai manunli. i musei, le biblioteche. gli istiluti fl'insegnamento su1>e1·iore conco1·re1-anno in alh-a guisa a esp1-op1·iare la borghesia del suo mono– polio intellettuale. Vedete ciò che av\"icne orn in Inghilterra: i ramosi l>·e oUo souo quasi un ratio compiuto, o gli 01>0raicominciano a esse1·e qualcosa. di ben altro che delle macchine vi, 1 e11ti; essi \"isi– tauo i musei, frequentano Io biblioteche, s'interes– sano alle questioni le pili ardue. L'insegnamento
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