Critica Sociale - Anno IV - n. 8 - 16 aprile 1894

CRITICA SOCIALE 115 ranno estese, dopo poco, al suffragio politico. F. fin d'o1-a può intonarsi il requie nuche al suffragio popohu-o. E tutto ciò alla sordina, lemme lemme, con una opposizione più cho altl'o di convenieuza, co:;i mite ed innocua che incoraggiò il C1·ispi a ri11g1·azitu·egli stessi oppo:;ito1·i di aver accettato nelle sue linee esse11ziali il 1wogetto di legge. Questo è {)'alti-onde il sistema abitualo in Italia. Ogni anno la bo1·ghe.sia si rimaug,a un brano di statuto, un brano di liborli1, o aggiungo alla catena del popolo un anello più fo1·te. avendo l'a1·ia soltanto di mi– gliorare il congegno. Cosi s"ò fatto nell"80 poi di1·ilto di 1·iunione. Due soli a1·ticoli in una leggina di Pubblica ~icureZ1. .. 1, annunciati e com1nentati colle dichiarazioni le più libc1·ali del ministro Crispi, hnnno Jmsto il diritto di 1·iunione interamente alla me1'Cò elle polizie. Oggi il popolo - che è nltrellnnto pmtico quanto è poco legalo - sa benissimo cho di ogni 1·iunione è a1·bit1-o il questore e che quatl1-o persone passeggianti per la via possono essere tenute rcspousabili di aver p,-omosso, senza licenza, una e processione ci,·ile ». . Tutto c1uesto non può molto so1·p1-endere i socia• lisli. Essi sanno bene - e il J.01·ia l'ha dimostrato colla storia alla mano - che. dove la borghe~ia ha acco1·rlato ai p1·oleta1·ii la libel'là dello coalizioni, ivi sedJa gelosamente il privilegio rlel suffr·agio; o do, 1 0 il suffrngio unive1·salo ru ,lovuto conce.doro, ivi, in èom1>euso, ogni alt1•a libe1·ti\ 1•estnmutilata. Cosi il p1·oletariato non ò mai in possesso che di una sola lama delle ro1·bici; cd ò come non ne arasse ne...:suua. Ma in Italia il ff>no1neno si complica. In Italia nò una lama nè ra1t1·a ò data al p1'0leta1·io e, mentl'e la violen1.a è il regime che impe1·a sull"a.s.sociazioue, anche quel moncone di suffragio viene di conlinuo lesinato o smussato. E noi. data la supina apatia delle nosfro classi proletario. non ancora penet1·ato da una , 1 em e viva coscienza politica, possedute eia una specie di anarchismo incosciente. ratto por HO\'O decimi di semplice huaggino e di lazzaronismo, noi ci domandiamo talom - noi momenti rii scou– rorto - se i gene1·osi srorzi clol pa1•tito socialista, al quale p-li idealisti della bc>l'ghesia danno a11co1·a il nerbo pit1 gagliardo, va1Tanno a contrastare la corrente e a vincer la pa1·tita; o se non piuttosto l'Italia. nell'evoluzione dei conflilli sociali, sarà l'i– dotla in quella condizione di pnssivit.\ o di stagnante ba1·ba1·ie in cui si trovano la Grecia, la Turchia. !"Egitto, le nazioni dell'Asia - tagliate fuori dal moto vorticoso del progresso 0111-opoo,destinate a 1·ap1>1•osenta1·e, e chi sa fino a c1uaudo, una sopt-av– vivenza atavica nella civiltà muversnle. FILIPPO '!'URATI. FISIOLOGIA DELLEBOMBE Poichò le bombe sono ormai un ingrediente della vita normale della società borghese e tendono a divenire uno dei pii1 volgari falli di cronaca, e poichè il Tribunale della onna ha condannato pel' rngim·ia una portinaia che aveva chiamato ana,·– ch1co uu inquilino, ravvisando in questa parola l'equivalente di « uomo capace di tutto~, pubbli– chiamo volonlieri il b1·illante scritto che, a p1·01>0· sito <li bombe e di anarchici. ci manda un nostro amico del Canton Ticino; un nostr-o amico filosofo o cho sa esse1'C a volte anche poet..1.. E certo la poesia, ossia l'abito 111elaforico, gli ha tolto un pochino la mano dov·cg1i parla di /Jo1•111tesla e di dinamite riferendosi ni tempi di Gino Bianco Cristo. E perciò che Jo sue interessanti riflessioni do,·ono osse1·e inteso con un granello di salo. Le coso ch"egli dice, non ~fa delle bombo materiali - 0- liazione di1·ett.a della comp1'0.Ssione borghese e del mili1a1·ismo - ma di quegli esplosivi intellettuali e ben alll·imenti 1>0tenti cito s0110 le id~o novatrici, poti-ebbero dre1·irsi oggi. scconrlo noi. con molto maggio1· ragione alla p1·opaganda socialista che 11011 all',uuwchicn. Inratti quest·uttima è sop1-atulto ne• gativa; ò l'espressione di un rnalcontento amodo che si ribella ciecamente ed ha nella ribellione u11a specie di fede 1-cligiosa. Di pili. dal fatto che la disciplina, al servizio del capitalismo, riesce opp1'CSSh 1 a e sfruttatrice, l'ana,·chismo ne deduce un·avve1·sione generica conti-o ogni disciplina, fino a i-ipudia1·e ro,·ganizzazione che è la base della ,•ita medesima; e co11ciò va a rit1·oso della storia e del 1wog1-esso sociale, che ò 1111 continuo po1fe– zionamento di disciplina son1p1·0 pili spontanea ed oi·ganica o da essa - non contro cli essa - ra scatudro e s,·olgersi la libo1•t:\.Poi· contr-o, la pro– pa}{anda socialista - come gli stes8i più avveduti conse1·,•atori nou lascia1'0110 di notare - come quella che va a seconda della e, 1 01111.ione stessa. della societù, e corea la rorza. non la violenza. e ha 1>0sith 1 i cosi i mot0<li come i fini. questa è la vera dinamite che, non cli1-cmo trasrorma la vita sociale - poichò non ~0110 le idee cho frasrormano i ratti - ma ne ospdme. aiuta ed alfi·elta - ren– dendole 01·<1iuatee coscienti - le t1-asrormazioni 1·oali od inevitabili. Del 1·esto, se tutto ciò è ve1-o pel presente. non dobbiamo tacei-e che una 1·agione sto1·ica giustifica. nel passato, il m,•vicinamento che lo scrittore ticineso - il quale, si noti, non e anarchico ma socialista - ha inteso raro dol c,·istianesimo pri– miti,10con ra11a1-chismo, anzichò col socialismo. A quei tempi. infatti. mancava. colla g1;u1de indnsfria associata od organizzata. la ba~e mate1·iale di una qualunque dott1·inn socialista. E perciò che il cri– stionesimo, nel suo aspetto sociale. l'iesce sopm– tutto anarchico; ma so. essendo tale in un tempo ili piccola industria 1·udimentalo e cioò nelle con• dlzioni più favorevoli, ed oggi affalto tramontate, poi· rn1tuazio11e di un idealo ana1·chista. tuttavia neppur-e quel g1-ande sollevamento religioso di spir·iti valse a dargli fo1·ma concreta o vita reale; questa è dell'idealismo ana,·chico la pili categorica condanna nei tempi 1>1-cscnti.Lo sterile anarchismo cl'istiauo. non potendo avere alti-i sbocchi sulla ter1·a 1 ripiegò nei vuoti spazi celesti, dh·entando fredda ed inutile visiono di asceti e di mistici. All'ateo ana1·chismo d'oggirlì. in quanto sia sincera 1·eazidne allo sfruttamento ed alla compressione so– ciale, è •~rio invece lo sbocco nella grande co,•. rente socialista. Pe1· giungerYi o o non ha che da spogli,usi del suo amorfismo, che é completamente bo1-ghese, e integr-arsi di scienza positiva. Ciò premesso, diamo la parola all'amico ticinese: ...... Quando, malgrado la. venuta del Messia, i primi Cristiani si accorsoro cho l'oppressione dura"& tuttavia al pari di prima. che la Oostia dalle sotto corna (la. borghesia dello Stato romano) non ora rimasta ,•inta. dal Cristo; reagendo contro l'universalo dolusiono, cho gii" sta,•a J)Or tmmutarsi in apntin., nella lol'o impn.– zionza. di veder sorgere l'alba della. giustizia, fecero scoppi(U'O la bomba doll'Apoca.lisso che 11redico,•a pros– sima la ro,•ina di Roma (,lp. xv111,. No seguì che, al– lorquando noi luglio do! Gi- un enorme incendio arri– schiò di incenerire la grande città, ossi - i dinamitardi cristiani - che predicavano il 1ofoel sarelum. in fa11illa. no ruron considerati corno gli autori, e una leggo venne

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