Critica Sociale - Anno IV - n. 8 - 16 aprile 1894

CRITICA SOCIALE 125 L'essere stato caritatevole co· bisognosi rarà. star alla destra del Signor Iddio il giorno del giudizio (Matteo, XXV, 31-<16). Quel che sopra,·anza date in elemosina. (Li,ca, Xl, -Il). E lo ripete Leone Xlii nella sua enciclica ile condi– /ione opi{icum. VI. L"idea crie>tiana e il socialismo. I socialisti cattolici. Cos"haa che ,,edere tutto ciò con il socialismo? Ifa. una relaziono negativa. La doUrjna cristiana. maledico le ricchezze, perchò distraggono l'uomo dalla cura della vita vera, che sarà. dopo la morte nel regno di dio (che nessun cattolico può ammettere oggi debba intendersi come l"a.vveni– mento di uno sta.to terreno).« Xon amato il mondo nò le cose cho son nel mondo; so alcuno ama il mondo, l'amor del Padre non ò in lui •• dico rapostolo Gio– vanni nella sua. p1·ima epistola cattolica di, 15). La po– ver1à, il disprezzo do' beni della. terra. acquistano la felicità in' pnradiso. Un'attenuante della ricchezza. è la carità. l'elemosina per il bisogno!:lo.Soffrire: ecco la \'irlù dol cristiano. Esser povero ù esser avviato al regno di dio. E questa è la negazione del socialismo, che vuole il benessere per tulti sulla terra, e non as1>etta. il cielo. Il cristianesimo ha. ancor mono a che vedere coll'idealo socialista, che non il mosaismo. Sicchò Leono X111in– terpreta. la dottrina e la tradizione del cristianesimo (or meglio apparo che sterile comunismo fosse quello de"cri• stiani primitivi) combt\tlendo le teorie dei socialisti, uo– mini tw·t.,olenti el r·atlicli,nelh\ sua enciclica de conditione opi/f.<:w,t, cho pur già. co:1cedo troppo all'opportunismo mondano. .'i potrebbe l'orso obbiettare che il Cristo con lo suo massimo: e 1-: come voi volete che gli uomini vi l'ac• ciano, fato ancor loro somigliantemente> 1Luca. n, al); e .\ma il tuo pl'ossimo come te stesso» (Malleo, XXII, :xi; o di amar tutti < accibcchè sia.te figlioli del Padre ,•o– stro, che ò no· cicli; conciossiachò egli faccia. levare il suo sole sopra i buoni e sopra i mo.lvagi, o pio,•ere sopra. i giusti o sopra. gr ingiusli,. (Mafleo, v, 4:j); ha posto le fondamenta di una eguaglianza tra. gli uo– mini. Pur ammettendolo, ò un fallo però ch"essa s·ar– resta alla cari1à. od alla elemosina. Ed il regno tli dio o la leggo di perf'ezione e di snl"amento data. dt\l Cristo 11011 si possono supporre como istituti tmnsitol'i, 1>as• sibili di evoluzione e migliorie. Pensare il contra.rio sarebbe una insolenza. sa1anica. / popoli. s'agitano. ma Iridio li. conduce, dicova la. buon·anima. di di Bossuet. ~o i popoli oggi camminano por la via. dal socialismo, o il condultOl'C ha. smarrita la. memoria. od essi la bus• sola. t 1 ). .\ conciliare nell'animo proprio l'idealo metafisico <.lelladottrina del Cristo con le premesse e le conse– guenze della teoria. socialista, pensino i s0<;ialisli.cat– lotici. 1 1 ). (lo non parlo lii quei signori sedicenti socia– listi callolù.;i, che cercano di gabellare per socialismo l'antisemitismo e vecchi postula.ti di filantropia o di sistemi economici trapassati). Essi clic, tra l'altro, quanto •~psicologia son restati al Genesi. Se socialisti, ad ogni ( 1 ) ~emrueno il principio di 11011 eque solleciti del domani 0faTT20, VI, lt•JS) 1m6 easere tirato a adattato :i. preme~a d'un si1tem:i. comunista. Sco110 ne è la negnztone, Il distacco dalla rerr:i. jM!rsallre più leggleri. phì spediti :ti cielo.« Cercate le cose di eopra, do,•c Cristo è a sedere alla destr:t di Dio. Pensate alle cose di eopra. non a quelle so11ra la terra•• scrn·e rap,utolo Paolo l'll,Colossesl. 111,1-! ( 1 > E qunuti eon socialisti cristh,.nl e non c:tttolici. B1b1otera Gino B1arco modo. devono credere giusta la teoria, cosi nel rapporto etico corno nell"ocouomico, e immancabile il trionro ciel socialismo. Essendo ca.tlolici, devono però credere al dogma. della. inrallibililà pontificia; DOllinger, che non ne volle sapere, si staccò dal grembo della chiesa. ro– mana. Or so domani il J> apa.in un concilio dichiarerà. dogma. il principio della. propl'ie1à. pl'ivata, che faranno i socio.listi cattolici1 Sconresseranno il socialismo od il cattolicismo? Qual è per loro l'assoluto e quale il re– lativo1 Socialisti curiosi dan•ero! Il socialista caUolico mi ricorda per certa associazione d'idee quo! grido umoristico del nostro carnevale patriottico: Viva la 1'epubl>licacon Garibal(li t·e. )la. se la. religione, come istituto, per bocca di I.cono Xlii or combatte In teoria socialistai non ò da stupire, cho la. chiesa possa domani assumere un at– teggiamento di\•erso. 1.·os1e saggio smercia il vino che più incontra il ra.,·ore del pubblico. Il socialismo della. chiesa ufltciale sarà., com"ò oggi quello dei socialisti cattolici, non flne. ma. mezzo. Mezzo vano. Fra socialismo e Cl'isliancsimo è un con– trasto rondamentalo. li contenuto otico del principio economico socialista ò un sentimento pienamente sviluppalo della giustizia. Or quali sono i presupposti della religiono cristiana~ Il rallo del primo uomo e l'infel'no. La. crudeltà. del dio Fijiano, che dicesi divori le anime dei defunti e che si suppone debba in quella operaziono infliggere tormenti. ò ben poca cosa in con~ rronto della crudeltà. di un dio il quale condanna gli uomini a. tormen,i eterni .... Alla. scomparsa di questo credenze contribuir~ la crescente ropugnanza alla. in– giusTizia. L"infliggero ai discendcnii di Adamo, per cen– tinaia di generazioni. pene terr·ibili per unt\ piccola 1rasgressiono che non hanno commossa, il dannare tutti gli uomini i quali non si valgono di un modo pr·escritto per ottenere il perdono, mentre molti dì essi non ne hanno mai neppur sentilo parlare; e l'etTotluare una riconciliazione sacrificando un figlio che era perfelta– m<1nteinnocente, sodisracendo alla. prctei:;a necessi1à cli una vittima propiziatrice, sono azioni che. so fossero attribuilo ad un reggitore umano. desterebbero sensi d'indigna.1.ione. (') Como si possono conciliare simili mostruosità. della metafisica c,·istiana col sentimento sviluJ>pato della giustizia, che è il contenuto etico ciel sislOma econo– mico socialista 1 VII. Il dio metafisico. Bovio, con frase poetica scl'i~ e, e disse, che « il so– cialismo ò il cielo che torna in terra. :. Ce1•10nel so– cialismo è la riabilitazione della vita, della malel'ia, e l'uomo non ha più bisogno di figurarsi un pellegrino quaggiù, spirito chiuso nel carcere corporale, cui ò fine il mondo degli spiriti. 1...·uomoritro,,a sò stesso, ed il fantasma ciel "occhio dio svanisce. ( 1) IIBRIIP.ltTSPRNCER: /8Ut1i:,Qu, CtCles/asUcfle. Traduzione di Sofia fl'ortinl-Santarelll, Cllt!t di Ca,i:ello. 1886. cap. XVI. - B11kou• nine, tlopo a,•er dello che "' Jeho\·tth t'rl'ò Adamo ed f;,,a non ,i ,a rer c1uale rnpricclo, forse l)er dar11i nuovi srhla,•i • e :accen– nato al primo fallo, o,iserva: « Il buon dio. la cui pre,iclenza, t'O• stiluendo una delle dh•ine facoltà, avrebbe dovu10 per lo meno avvertirlo di ciò che doveva accadere. entrò In uu terribile e ri– Jleolo furore. nu1ledigge Sa1:rna, malediue l'uf\mo e Il mondo creati da lui Sles,o, colpendosi. per co11Idire, nella tu:t propria creazione come fanno I fanciulli a\lnrt'hi mo11111110 io collera; e non J)i'IR'.O di colpire i noSlri aulenall nel pre.1ente. li nu,leditse in 1utte le generazioni future, innocenU ilei deliuo commeuo <111. quelli. I nostri teologi cartollcl e protestanli lr,wano ciò sublime e giu11tlssimo, preeisnmente perchè è mostruosamente Iniquo ed aasurdo.11M1cul'ILP.BAKOt:Nl~s: Dio e lo Staio, con prefazione di l.eonlda Dluolatl. Milano, 1893.

RkJQdWJsaXNoZXIy