Critica Sociale - Anno IV - n. 6 - 16 marzo 1894
84 CRITICA SOCIALI, cuoro da uno degli ultimi rra. i campioni Jella demo– crazia, che non abbiano ancora ceduto le armi alla co. muno viltà.- sarù. atlendibile almeno quanto lo inror• mazioni segreto dei degni confldenti, in baso allo quali i Tribunali di ~lassa o di Sicilia stanno addensandonei patrii ergastoli un popolo di sepolti vivi. E leggetela voi, o repubblicani d"ltalia. Poichò ò scritta da un repubblicano che ogni altro giorno litiga col so– cialismo con un accanimento curioso, qunsi volesse - o non gli riuscisse - spegnerne in so stesso la tenta– zione ostinata. Leggetela. o fatela leggero a tuUi coloro cui non po· trobbcro giungere lo nostro formulo astratte, le nostre minuzioso disquisizioni sciontiflche. Questa pagina della lotta di classe vn.l bene, da sola, un trattato. Questa ,•erilù. ò cosi vera, che, leggendola, tulln la vostra umanità. ribollo in voi o gridalo cho non ò possibile. Non è possibile perchò non sarebbe tollerala. Eppure voi, che trasalite, la tollerate ,•oi stesso. Ogni giorno; dovunque. Poichò questa giustizia mili· taro non è che la giustizia civile, mutata linea. Anche Dario Papa calunnia i magistrati in toga supponendoli superati dai loro colleghi in uniformo. Di diverso non v'è che la tariffa. che hanno messo loro in ma.no . Politica., giustizia militare, giustizia civile, polizia - una sola ranima che in esso s'inca1'na. Lo sontonze di Massa o di Sicilia, il manircsto cli Potralia., lo flrmo in bianco della spia I.aga.ni \ sotto i verbali del processo di Sapoli .... tutto questo coso diverse sono una mede– sima cosa. Sol molteplice runo. È il dominio di classe che trionra. Fategli largo. F. TURATI. SOCIALISMO PROTEZIONISTA? Dell'accoglienza punto lieta fatta dal Parlamento francese alla proposta dei soeialisti perchè lo Stato assuma esso il monopolio dell'importazione dei grani 1 uno dei motivi sa1·à stato senza dubbio la sore1·chia. facilità con la quale essi si inducono a p1·esentaro p1·ogetti di legge. Mentre i parliti operai \liii pro– grediti 1·iruggono dal rormula1·0 catego,·ic 10 pr·o– poste, perché facile ed ovvia no sarebbe la critica nelrattuale 01·ganismo sociale, si direbbe che i so– cialisti francesi non sappiano del lutto liber:ll'si da quell'ultimo avanzo cli giacobinismo istintivo che consisto nel vole1·esu ogni cosa Jegirerare e sta– bilir regolamenti. Ma, nel caso speciale cui ci ri– fe1·ia1no,lo critiche possibili potevano assume1·0 un ve1'0 carattere d"irrepugnabilità, poichò ad e ami– naro anche nel modo pili sommario il progetto so– cialistico, esso ci appa1·escienlificamente uon abba– stania fondato, o politicamente pericoloso pc,· i presentatori. Jauròs, nel discorso cli cui leggo i punti salienti nella LollatUclasse, si mostrn cno1·memente p1·eoc• cupato dei danni cagionati dalla speculazione, che denuncia con violenta eloqucn1.a, tutto intento a studiare i mezzi pili opportuni pc,~elimina1·li. Egli vede la 1>0ssibilitànella speculazione capiL,lislica - cosa del resto rel'issima - di p1·0,·ocare rialzi nei prezzi dei ce1·eali, per modo da impol're ai consunlatori il pagamento di un cno1·me c.sti•a1·ed. dito; ma non s'accorgo come questa ipotesi non possa a,,rera1·si so non in condizioni molto speciali della economia di un paese; e non invece quando le leggi economiche funzionino normalmente, come ap1>unto ò il caso generale. La concorrenza rende, per esempio, impossibile Bm 1oteca u1no ts1arco la coesistenza, nella economia di un paese, e.li un diverso saggio dei profitti. Non cosi p1-eto una indust1·ia ammetta la possibilità ùi un p1•ontto su– pel'io1·ealla media, i capitali, emigrando ch,llonltl'O parti, ne p1·0,·ocano un ribasso, cosi da adegua1•!0 al limite precedente. E forse mai questa logge può reni!- riconosciuta por ,·ora od esatta quanto nel caso dei ce,·eali, che poi· la istessa loro qualità di euti-a,·e corno componente ciel costo di tulli i pro– dotti, elidono la ipotizzala pos ibilità cli un profitto supel'io1·c. Ma - prescindendo dallo enormi difficoltà tee• nicho dell'attuazione di un progetto come quello dei socialisti di F,·ancia, delle quali per comodità di discussione non ci occup01·emo - crede vera• mento il Jam·és che lo SL,to capitalistico o bor– ghese possa e voglia tenersi fuori da ogni specu– laziono1 Tanto meno in Francia, ove, per avere la classe capitalistica raggiunto uno dei punti pili alti di sviluppo economico e politico, lo Stato ò noi modo più assoluto cosa e p1'0prietà. sua. Che lo Stato borghese e, quindi, sl'ruttato1·0, possa o vo~lia tenero in freno gl'ignobili speculatori della puoblica. fame, ecco una ingenuità troppo romantica pe1· poter esse1·0 asseverata da un Olosofocli giusta fama come il Jam·ès. Egli perciò mi 1·ico1'Cla una delle poche ossern1Zioni giuste del loquace uomo 'rullio Cicerone: non vi ha cosa alcuna, la pii1 as– sut'da al mondo, che non sia stata spesso asse1·ita da qualche nlosofo ! C'è qui la storia di tutti i p0J>0li,ore domini la produzione capitalistica, a fornire argomenti suffi– cienlissimi di p1·ova. Ogni<1ualvolta lo Stato ebbe in mano un qualsiasi monopolio, esso dello pretesto ai f1•ipotar1es pili sfacciati e più scandalosi. Non vi fu sanziono di legge, di quella legge che pure può avere efficacia moderatrice sulle azioni incliriduali, la quale non renisse, al bisogno, elusa o modifìcnla. Ora, francamente, a mio modo di redcl'e, clov,·eb– bero i sociali:jli andai• ben gua1-clinghi dall'amda,·e un potel'e terl'ibile nello mani dello Stato bo1·ghesc, il c1uale,nella specie do! monopolio di impo1·tazione dei g1':lni, pot1•cbbodiventare <1uanclochcsia il pa– drone della rita di tutta la nazione proletaria. Al– lora vi sn1·obbe1·0insu1·rezioni che si potrebbero domare con stati d'assedio di un o,•dine molto spe– ciale. Ma al progollo della frazione socialista del Parla– mento francese nessuno negher•\ l'ottima intenzione di voler venire in aiuto della classe dei Javorato1·i agricoli e dei piccoli propriota1·i, semp1·0 pili dan– neggiali dall'introduzione facile <lei g1·ani estel'i. Però non si é badato sino a che punto, avvantag– giando quei due celi, si venkano a ledere gli in - teressi di tutta la classe lavoratrice. li Jauròs si è mostl'ato tl'oppo facilmente convinto che una ele– vazione del valore dei grani non colpirebbe gli operai, poiché, essendo impossibile una clegressione dei &.'\lari,essi avrebbero finito col rive1'Sa1·lasui capitalisti; ma egli ha con pari facilib\ dimenticato tutte le influenze intermedio che 1·endo110 il giuoco di questa leggo difficile o addirittura imJ>ossibile. Anzitutto si è t1·oppocorr·i, 1 i 1 in gone1·e,ad ammet• te,·o che il limito di saturazione elcisalarii sia ben fi ·sato dalla loro esistenza istessa. La legge metal• licci del salario di Lassalle è cosi poco esalta, cho è smentita quotidianamente dall'esperienza. Non vi ha condizione peggiorata di vita la quale non sia passiva di ulteriori peggioramenti. Al disotto del salariato "'è la condizione di proletarii, ma anche su questi ultimi è possibile il processo di panperi– ficaziona, l'rnferno, la Geenna del capitalismo. Ri– cardo istesso, il quale ammette che il prezzo dei
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy