Critica Sociale - Anno IV - n. 6 - 16 marzo 1894
CRITICA SOCIALE 83 siate combattute ed escluse tutte le proposte cli economie alquanto serio nelle spese militari. Ma ora i termini e gli elementi del conmtto si vanno delineando e determinando, il campo libero si va resll'ingondo, o non passerà molto ancora o si don•·.\ combatte1•0 a bandiere spiegate, e chiunque rap– presenti un interes o di s0 stesso o cl"altrui dovrà stare a suo posto, pena una sorte peggioro di ogni sconfitta. L'esito di questa lotta a me non par dubbio. organiz1. ata negli Stati d"Europa, dopo d'aver co~ sti·utto a diresa ciel suo privilegio tante trincee o tanti pa,.,.petti,sarà costl'et~, a clemolil'licolle sue mani, ad abbattere il baluardo più forte, gli eser, citi permanenti, o a ritirarsi nella rocca più alta del suo impero. Questa sarà vittoria nostra in g1•au pal'lo o feconda cli utili 1·isultati. Allol'a il nostro còmpilo s..'lr;\ 1·oso più agevole, e lo schiere del so– cialismo potranno muoversi cd avanzarsi sopra tor• reno pili propizio. Si dovrà. combattere ancora; ma la lotta s:.tri bre,•e e sarà l'ultima, perché dopo sa1·à il regno della paco, e nel giol'llo auspicato quasi tutti saranno con noi, che portiamo nell'anima e negli occhi la forza e la luce di un idealo del quale nessun alti·o è pit'1 grande nè più bello. Questo noi pensiamo o sogniamo. E cosi, nella nuova prima"e1·a della vita, si disvelava l'av,•enire agli occhi estasiati di Faust, od anche egli sognava un mondo dove la te1·ra producesse ricchezze in copia infinita. le arti fiorissero, le ville o lo citi;.\ SOi'• gessero a mille, e nessuna gente imperasse od altra i.,uguh;sp, ma tutto fossel'Oegualmente so\loposte ad una savia legçe, senza distinzio11i nè privile~i, unite e concordi m un sol pensiero, da per tutto, per sempre. LUCIO. UN'UDIENZA ALTRIBUNALE DIGUERRA Avremo una disfatta pii1 o meno completa del mi– lital'ismo e pochi solamente se ne dorl'anno. Gli animi si vanno già preparando a questa e,•entualità, mo\· tissimi anzi la deside1•ano, benché non tutti lo con• fessino apertamente. Son circa due anni, e nel pub· blico si allarga rapidamente il concetto, che la triplice alleanza abbia fatto il suo tempo, e che, se essa fu o par\'e necessaria quando ,·enne sll·etta e l'innovata, adesso non ci giovi pili a nulla o CO· minci a clìventa1·e dannosa. Il sonatoro Ne~t·i, in un articolo che ha fatto il giro di quasi tuth i gior• nali della penisola, è giunto pe1•fino a defìnil'la un ti-anello del quale noi fummo la dupe. Quelli stessi che temevano un·aggressione da parte altrui, la temono molto meno o non la temono affatto. La Germania non lo permetterebbe alla F1·ancia, né questa a quella, perché l'Italia così com"è, grossa ed unita, è un elemento p1·ezioso e necessario pe1· l'equilibrio europeo. E s:u>;.\.Ma v'è -un altro fatto pili generale cho La lollera che Dario Papa, passando per la.Lunigiana domina tutta c1uanta. la politica degli Stati conti- o tl\'ondo da.lo una. capata. nella. sala del Tribunale ne11tali d'Europa. Le rinilit;\ internazionali' la statario di ).lassa, ha scritto ai lettori del suo giornale, •;·cvanche agognata dalla Francia, il predominio sul Mecliterl'aneo e in Oriente, che sono sta.ti i fattori fu, dietro nostro occitnmcnto, raccolta in opuscolo. dell'attuale situazione, hanno perso molto della loro 1.·opuscolo noi oggi inscrh•iamo nella nostra. « Diblio– cnergia e non operano pili col.la stessa e01cacia d! teca. di propaganda. • e ne raccomandiamo lo.lelluro. e prima. Una guerra pot1·à farsi ancom per una. eh la. diffusione a tutti i nostri runici e lettori. ( 1 ) queste ragioni, ma_ pot~1\ farsi e$ualmerito per Che cos'è questa lettera 1 Nient'altro che la. impres– uscire dall'attuale s1hrnz1011eche c1 costrrnge ad siono di un 1·epo1'lei' di passaggio. ~:un « semplice ,·ac uno sfo1·zocontinuo e p1·og1-essivo con danno eno1·mo conto :., sobrio di commenti, spoglio di invettivo, una. delle altre nostre atti\•ità. e degli alti·i interessi. La istantauea dal vero, sul genero della. descrizione che situazione stessa e per sè sola è una causa O un del Consiglio di lc\'a. ci ha dato il Tolstoi. l') Là. il mi• pericolo di guez•.ra. È come se ~i fo~e accm~ul~la .in un luogo un'immensa qua'ntlh\ cli materia m- litarismo cho si reclutai qui eccolo già in funzione. fiammabile. Vi si potrebbe dar fuoco, solo per to- L'autore non vi tratta tesi giuridiche nò problemi co– gliere una minaccia pe1·manente. . . . slituzionnli. L'udienza cui ha assistito non ha nulla di Ma qui succede un fenomeno 11nportantiss11no. speciale, è un'u.dienta come tulle le atti·e. So por caso vi A misura che la situazione diventa più anormale, si è dis1ribuito qualche secolo di reclusione a un pugno le cagioni che l'hanno determinata diminuiscono di di giovani innocenti, non ò ciò che avviene tulti i giorni i11tensità. Non solo: ma più crescono e si perfe• in Italia., da.duo mesi, in nomo del re, nella. più grnnde zionano lo armi e più si maledicono; pili s'ingi"OS· pubblicità, senza che alcuno, 1>are,se ne senta turbato? sano gli osel'citi e pili si odia il militat·ismo O più Ed ecco perchò noi eccitammo i colleghi doll'Ralia si ha pau1·a della gue1·1'..\.Div01•se volto si ò stati sul punto cli dichiai·arla e altrettanto volte gli SL.'\ti del Popolo a raccogliere in 01rnscoloquella..tollera o ci si son fatti indietro atterriti. Prima si diceva; si proponiamo di din'ondcrla. }: egli ancora possibile dc– arma per la gran giornata; 01·aincomincia adir.si : stare, noll'uni"orsalo apatia, un fremito di reazione le armi son pi-onte e amiate, ma. la gio1:na~ n_on contro questo continuo o meditato massacro di migliaia, ci sa.r-:t Questa gran pau1~adella guel'ra ò 11miglior non diciamo di cittadini, di compatrioti, ma di 1,omini, preservativo cont1"0di essa. La politica degli Stati che avviene solto i nostri occhi, col nostro consenso! europei ne subisce l'influe11za potentissima, e le S},col nostro consenso: poichò la.conni\'enza è di tutti. .. nazioni, o esaurite o in via di di,•entarlo, sono Mentre scri"iamo queste linee _ 14 marze _ passa. spinte e spingono i loi-o reggitori a dimenlic..'\I'0 sollo le nostre finestre una gtande ri\'ista militare, o ogni rivalit..-\, a h'Oncare un siste~a che ~ena a certa rovina e a cercare una soluzione pacifica del musiche di letizia cantano lo glorie della patria. 11 1>0. grande conflitto, pl'ima che tutti siano ammiseriti polo si addensa. ai due lati, lieto anch'esso, a. vederla. o la miseria non li costringa a divorarsi co_mecan· sfilare. uibali. Il riavvicinamento della Germama colla Ah! leggete questa lellel'a, o madri italiane. f~ dei Russia potrebbe segoare il punto onde ha preso le ,,ostri figli che si tratta, benchò voi noi sospettiate. mosse questa nuova eYoluzione. Questo documento giudiziario - scritto col sangue del Se il miliL.'l.rismo, come io augu1'0 e credo pro- _ babile, rimane solo di ft'()n(e alla civill.\ o non SOi'· ('> DAaioPAPA: Un'udu 11:.,,at Tl'it,1male digu=,.•·a. nella nostra retto da alcuna 1•agione che Jo 1>0ssa ancora giu- • lllblloteca di 1Jropaganda •; cent.s. slificare, il disarmo S..'\t'..\ inevitabile. La bo1-ghesia <' r aor:er,del ,oldato; ceni. G. te :-i C ,no B1arco
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