Critica Sociale - Anno IV - n. 6 - 16 marzo 1894

CRITICA SOCIALE 95 Nulli de 1ervili comlicione ad ,acro, ordine, promo– vcat1lu1\ 11i,; pri1,, a domitii, proprii, legitimam liber• latem consequantur. (') Il Diritto romano, appona Coslnnlino riconobbe il cri– stianesimo, aveva dato alla Chiesa. la.capacità. di acqui– stare, corno a ogni altra corporazione riconosciuta. o nnzi favorì questi acquisii sopra quelli dei privati. ulla stessa vin. camminarono i barbari dopo distrutto l"im- fe010n~~f!~~1~1~:t~h;:oi ~ 0 !f~'; ~ L~ ~~:a~~~osc~~~~~ narie solennità, e concesse di testare in favore dolio medesime anche ai giovani al di sotto di 18 anni, men– tre ne dichiarava invalida. ogni altra disposizione. Anzi ò opportuno richiamare cho i testamenti fra i barbari si int1-odussero appunto allo scopo di pro\'\•edero al suffragio della propria animo. con pio fonda1.ioni, ondo la facoltà. di testare ò comunomonto espressa noi do• cumenti del medio o,•o collo parole 1wo anima judi– camli. I Carolingi poi e loro successori posero ogni cura. porchò non scemasse il patrimonio ecclesiastico. Verso il 1000pet timore del finimondo i fodoli furono anche più larghi verso la. Chiesa. (') JI clero tenne nelle suo mani il terzo delle terre, la metà della rendila, i due terzi del capitalo dell'Europa. (J) I redditi, di varia. natura, anda.,·ano tlh•isi in quattro parti, dello quali una toccava ai poveri. I.o. Chiesa di– feso i suoi beni co· fulmini spirituali, o con mozzi più sensibili. Adalberone li, vescovo di Molz, ricaccia.,•a.con lo armi coloro che proda.vano i beni ecclesiastici. La Chiesa riconosco il diritto di proprietà particolnro su cose o persone-coso, o lo fa ,,alero anche nel– l'interesso proprio. Se1•00J quoqt,e fugitiocn, qui ,·evo– cati ,·eti11eri 110n pouunt, !imiliter cpi!copi! di!lrahe,·e licei. e) lii La Chiesa e la schiavitù. Una dolio Yolgarifa metafisiche, quanto alla storia, correnti con autorità. di dogma ò questa: che il cristia– nesimo abbia rotta la catena e.loglischiM 1 i. Il processo di dissoluzione della economia. a schiavi, osserva A. Loria, .-si compio per l'aziono meccanica della popolnzione croscente. » (•> Alla llno del Ili secolo, quando si foce la. revisiono dell'imposta. fondiaria, la leggo nell'interesse del fisco fissò i servi al fondo cho coltivava110, vietando al pa– drone di venderli separata.monto da esso. A f1Uestostato di affissione alla. gleba furono ridotti molti cotth·atori liberi, che furono i coloni proJ>riamcnte dotti, sia por mancato J>agt1.monto del canone, sia per loro spontanea volontà, o por la prescrizione trentennale, o J>OI' ,•iolonza subita. 1 coloni si erano moltiplicati in un tempo in cui, per la ragion di Stato o per• lo necossilù. e.lollafinanza., il principio della origo ricevette applica• ziono ancho per altro classi sociali, come pei decurioni vincolati allo curio e per gli artellci legati ai collegi. La legge, nell'interesse del fisco e della produzione agraria, proclamò l'affissione olla terra dei liberi coloni, (') J:'.rJ Trlburlcrn•I Condilo. COrpu1 J1o·i• Canonici. Par• prUw. Cap. 11, Dlii. I.IV, (')Doli.O. Dus cm: t,a ,woprletd tonctlarla e le clcud r1trall t1d medio "o e t1dt'eta modcrmr. Srudi'o uo11omtco-1oclale. Pl111t, t891. <') U• 01'l()lllel de la Fnmce COIIU»lpol"aine par n. TAl!Ot. L'anclen régtme. P:'lrlt. 188!.l.lne I, chap. I. l•J Vedi nelle formule di )larcuiro quetta di donatlone I\ U'l connnto: e htu vlllaa cum adjacentl1 et omni re 1uperpotlla .... uni\ cum manclpll5- libertl1, cum omni peculio Jpsorum, unn cum a«olnb1u dedll ad senltlum monachorum Jure per1>etuo po!li• dendum. • ,., At1allll della proprieut ~>ilalUta di ACIIILU I.ORIA,Torino, 1118'.Voi. 11,cap. 111, f 3. Gino B1arco come proibì di ,•endero gli schiavi separatamente dal fondo che coltiva.vano. Ad accrescere la classe e.leico– loni contribuirono lo distribuzioni dolio terre a intero tribù barbare trapiantato noi torri1orio dell'impero, o le concessioni di territorio presso i confini ai veterani con l'obbligo di direnderli. I Germani conquistatori avovnno una classe di per– sone in condizioni analoghe. Già Tacito aveva notato, che presso i Germani lo schiavo rurnlo aYeva il suo domicilio, e un lotto e.li terra che colth•a,·aasuo rischio e profitto, con l'obbli go d i rimettere al padrone una parte dei prodotti. Al tempo dello invasioni troviamo presso di loro una. classe di semiliberi, i quali pare che fosse ro liberti, detti "'-:i, liti, aldi, aldea11i, ecc., desti– no.ti onch'cssi o.i lavori agricoli o inseparabili dai rondi che coliivavnno, a conc.lizioni non molto differenti da quello dei coloni. Tutto questo diverso classi di persone, coloni, nidi, lhli, so1·vi,tutti legati alla terra per la.colth•aziono, col 'lem1>0Onirono per rondorsi insieme, o verso il decimo secolo formanno una sola classe, che fu quello. dei sor,·i della gleba (coloni, tagliabili, manimorte, homi11eJ 1,roprii, tlefisi, gen• de COIJM, ecc). Classe in continuo movimento o progresso. Le limito.· zioni inerenti al ser,,aggio dolio.gleba. (IJlebae <Ul!Cl'iptio, forim1a1·ilagiwn, ma11omo1·ta) si irnsrormano o si mi– tigano. . .. Parecchi sono i falti che coopcrnno al mo\'imonto di emnnciJHlzione dei ser,'i. Verso il secolo Xlii si ebbe in Euro1>aun·cra. di grandi dissodamenti e colonizzazioni. In quel tempo si colonizzarono i paesi al di là. doll'r.:lba o nel basso Danubio, i duo terzi dell'odierno ten-itorio del popolo tedesco: si rondò una nuova Germania co– loniale Anche J'Jnghilterra richiama.va gran numero di coloni, specinlmento tlamminghi, i quali puro andavano a stabilirsi in Germania. Por cosi grandi la,•ori le braccia. scarseggiavano o divennero ricercalissime. I signori, cho fondavano nuove villo e dissoda\'ano nuovi terreni, r11- co,'nno a gara a concodero J>attivantaggio i per richia– marvi coloni dal di ruori, detti hwpite!; o patti vantag• giosi, nuovo franchigie, do,•o,•ano ostondersi agli antichi ser,·i, pe1•impedirne la diserzione. I comuni, nella loro lotta col feudalismo, offrivano nello 1>ropriemura asilo ai coloni fui:gith•i, che di,•en– tavano liberi ciltadini dopo un certo tempo, in generalo dopo un anno o un giorno, oppure appena. avessero toccato suolo libero. Apersero in mozzo allo campagne luoghi di rifugio, borghi {l'a11clti, dichiarando liberi tutti coloro che vi anJassoro a.,Jabitare. Abolirono lo servitù noi loro territori, o furono i 1>rimia darno l'esempio {Pistoia.noi 1205,Vercelli noi 12-13,Bologna nel 12,56.Fi• renio nel 1289 vieta. la ,•ondita o l'acquisto di soni o e.lidiritti contrari alla. libertà dello persone, o nel 1200 affranca i coloni del capitolo del duomo in )lugello). comuni, por crescere in 1>0lcnza,avevano interesse ad aumentare il numero dei liberi cittac.lini cd a. favorire le fughe dei servi i il loro s,•iluppo indusfrialo o com– mcrcinle reagi\'& necessariamente sullo cnmpagne, rn .• cendovi corroro un fremito di libertà. Anche lo crociato ebbero la lor 1m1:toin quel mo,•i– mento di libertà. Sopratutto per ciò che, diminuendo per olfolto di esse la. popolazione dolio campagne, bi– sognò pro,•,•edcrc a ripopolarle accrescendo I& libertà degli nbitanti o offrendo contratti Yantaggiosi. J...'idoa. religiosa è pur tra i moth•i che determina.no la concessione di carte di liberazione. Si concedo la li·

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