Critica Sociale - Anno IV - n. 6 - 16 marzo 1894
CRITICA SOCIALE 91 secondo, te1:zo, .... ~ nne.si~ o ordine. sorgevano poi litro grall(h propr1et:\ d1 COD\'enli ed ordini reli– giosi, _di par~1io cd opero pie e qualcho rara propr,_oL'IcolloU,va_ tenuta per lo più a boschi e a pascoh. La popola1.1000 lavoratrice, vo1·ism·,•i della gl~b..'l, 01-asp.,1'Sa al servizio di queste grandi pro– pr,et\, sopportando tutto lo durezze e privazioni propl'io del sistema sor1•ilo. Queste stato di coso si protrae fino nl noslro se– colo, nnzi fln quasi olll'e la mel:\ del nostro secolo· flnchò in qu~t'~ltim~ periodo, o spccialment~ du~ ranto o dopo 11r1so1"g11nonto, l cose cambiano. eb• ben~ al<1ua1~to in rila1'd_o, 1m1-c, por ineluttabile nc– co351t:\storica, anche rn questi paesi al sistema reudnlo o so1·vilo ,•enh·a subcnfrando il sii;toma ca– pitalista a baso di sfruttamento, ri\•oluzionando to– talm~nto lo vocchio condizioni economiche. I d1~co.n_den~i di quog!i ~ntichi feudatari, che per lunga scrio d1 goncraz,0111 a, 1 cvano sfruttato questo terro., çonser_vavano troppo noi sangue della passata a1te1·1gm od 1gnomn1.. ,, porchè, abbanrtouata la loro va~ua superbf?, J>OtOSSOl'O occuparsi della IOl'O t)l'O– pr1otà fond1ar1a o cerc..,1'0. ~i trarne quel maggior profillo cho ora reso possibile dnlle mutato condi– zi~ni d} pr'Of.luziono .. Son1 .. '\ contare che fra il pro– P!'!et.ar10 o la. propr1eù\ intercedono sompro uno o !"u sfrutt~tor, sotto la ro,·,nn di fattori ed amttaiuoli, 11fatto prn n_otC\ 1 010 od im~rlante, nel tracollo di <1uesla propr,ol/t reudale. s, Il il ti·o1•a1-sidi fronte I antico sistema di J)l'Oduzione col nuo,·o. Nalural– ~ent~ la 1'08is!e111.a pe1: parto degli illustri 1-ampolli d! antiche fam!gllo s1 riduceva all'impossibilità; era giocoforza ca1>1toln1•e o soccombere. Leantiche armi lo rocche, i castelli n nulla ommai gionwano · u~ ~ir-nnno inesorabile espugnava tutte queste rorte'zze: ti danni-o. Questi signori devono inchina1'0 la loro altiera cer, 1 ice i_nnanzi a.I p1•ii:no stl'ozzino capitato; a poco a poco s, vanno 111deb1tando,avvolti uelle maligne spiro dell'usura. Nè viene cho, nlla lunga, il serpe ha circonvolto e. ~egato tal monto la sua vittima, da non lascial'le P!U alcuno scampo, od allora vediamo l'ultimo avanzo d1 ""!U>Wnfma st1111c obbligato a cedere la sua P!'Op1·101_~, nd nbba1!don>1-oil suo c.'\Stello por sod– d1sf,~1'0 _ 1 deb11t suoi verso un miserabile str-ozzino. Noli avito caslollo nl signo,-o reudale o subentrato hylok ('). A le1!ire in p..,rto lo grandi miserie da cui or':lno ti:a~,a~lmte lo nostre popolazioni se1·viva110 le lar– g1z10111 ratte dai numerosi conventi o comuniL-\ ~ ligiose. l,o ~pil'ito carilatmTole del cristianesimo, guasto e l'O~'mnto n_tti-:n-erso tanti secoli di pre– J)Otenr.a e dt barba1•10, ave,•a noudimeno conser,1ato alquanto d~II• pdmitivn dolcezza predic.,ta dal sno rondato1-c:. E vero che l'elemosina fatta alla porta ~lel convento non è co1·lo sufficiente a compensar'O 11 danno e:-1.usato dallo ~1-audi p1'0pielà fossilizzato nelle mani di questi religiosi e nulla o poco colti– vate; è vo1'0puro che il far l'elemosina in tal modo non è il mezzo miglioro per 1-ialzare la dignit\ umana depress..'l per tanti secoli di servilismo· tut– tavia el't\ q!mlcosa di meglio che la p1-epolen~~ feu~ dnlo o serviva, se non alt1'0, a non lasciar morire di fame le misoro plebi. Ma la 151·nnde,la L,nte decanL,ta rivoluziono bor– l{hese, coi suoi diritli dell'uomo, col suo i-aziona• hsmo_.facondo a ~nemviglia grinteressi della classe c~teIavo,·a comprnta, insieme con quelli dei nobili ~:-e'\~p~oft:~~1 •i ira'tfii l'eligiosi. Una legge, un de- (I) SI noti che Shylock li più delle TOito nel no,trl p:.esl e UD bruo crl1tl:lno call?llco,, a1H>1tollcoo romano, che 1':\ tutll i giorni nlla messa, ed tnche al "tt!Pro, se ra blaoano. I legislateri in_ tal modo si acquistavano rino– manzl\ d1 hberah o sor,•ivano del loro meglio la borghosia. lluona 1>.1.rto dei fondi, nel nosfro Mon– ferrato, fu1'0no in tal modo iocame1-ati o poscia mossi nlrnsta pubblicn. Comincia ora il J>01•iodo• , oramcnto interessante di qu~ta _trasro,·mnziono della prop1·iet;\ fondiari>; nnz1, d11·e!, da c1uoslo punto soltanto comincia il v~ro mo, 1 1mo!,t~ economico cho ci 1>0rla all'attualo piccola propr1eta. ! lali_fon~•.reudali già orano passati nello mnni dei cap1tahsll; q11olh_de1 COll\ 1 enti 1 mossi all'asta dallo S~to 111 grandi lott,, non possono natur-almente ''& n11'0 comprat_i cho dai grandi capitalisti o dalle banche, che 111 tal modo a prezzi sovente derisorì s'impadt'Onis~no cl.i quasi. tul!o il suolo. Nò ò da credo,·o che 11 C.'lp1tahsta 1mp1cgasso i suoi danari in terreni ))Or lascinl'li inr1•uttuosi; mancando l'i– stinto indi\'idunlo d·ingo1'Cligin doll'usumio. la fatalo leggo che domina la formazione o raccumulaziono Uel c.,pilale vi si sm-oblte opposta. Il nuo1·0 signore di questo !erro cercho1-:\ adunque di trarre da esse il mnggio1· p1-ofillo possibile. Duo\'ie si pro.sentano innanzi al capitalist..1. ratto propriot..1.1·i<;> rond!a~io, por rica~·are un pl'OfitÌo dai sum n0\'0lh acqmsti: o rar coltn•a1'0 i fondi per suo conto, o vendol'li o 1·caliz,.iu•oun guada"no sul p1-e1.zo di compcm .. I pili fu1·bi si_ atfeogono0 subito alla _ seco nda; alcu~1, meno esperh, tonfano la colti– ,·az10~0 .J>Or proprio conto. Ben prosto però anche questi 1·1conoscono cho si son messi in una magra speculazione, che i loro capitali lasciati in commercio - leggi usura - fruttano nssai di pii, ed ,110 ,,. anch·ossi si attaccano al primo pa1•hto.' ~ Lupo non mangia lupo - dico il p1-o,·erbio · - strozzino non impicca strozzino - dil'cmo noi. 'chi compera clnlrusur-aionon sar:'i certo un usurnio. D'altra pai·lo, siccome, nlrinfuo1·i d'un g,-ande cl& tento1•0 d1 capitali, nessuno poti-ebbe comperare una g1':l1uloproprietà, il capitalista che vuol vendere non vedo nltl'o mezzo cho di\'ido,·o o suddividere il suo latirondo in tanti piccoli lotti o forma1·no taqte piccole p1-op1fott\. E notissima rnttrattiva che esercita la terra sul contadino; ò unn passione tale che 11011 ha 1·isconfri. f: nppunto • questa passione si 1•i1·olge il capita– lista; questa c1ec..1. passione egli cerca di sfrultar'O· e non ò a dir•o se vi ricsc.,. ' Non appena s·ò sp;l.1-s..1. la voce che si sta 'f"Ondendo una propl'ietà a piccoli lotti. o cho si danno anche con mora, i povo,·i contadini che, per a,•er passata buonn ,~,rie dolla loro viL, sui te,..-eni degli altri, conoscono • prol"a quanto sa di sale lo pane all,•uf accorrono al capitalista ,·ooditore come all';\ncor~ di salvezza o fanno a gara a chi può ottenere quello che loro sembra quasi un favore, che li in– nalz.1.quasi di gmdo o li fa di\·cnta1'C .1,>roprietari. Il cal)italista,(fa pa1·tesua,ar1·ende,·oliss1mo 8 dolce come i micio, acco1'da loro quanto desiderano. \ICnde 101'0 i terreni poi prezzo co1·rente o poco più con– cede la mo1':l 1·ichiest..,, molte volte anche serÌr.a fi– deiussore (non correndo in roallù il capita.lista alcun pericolo di po"litn), nccontenL,ndosi por di piìi di un interesse cho va1•ia fra il o o rs '/,. ~an_li dei! Avoto ,·o.i toccato il cuore n quest'uomo che s1 m.?sfrn tanto d1"erso da quel cl10.era prima, oppure e o qualche h·nnello nascosto ed ,I miele non se1·,·e cho a rendere meno amar'O il fiele? \"odiamo u_n J?O. _se ci riesco di spiegare questo fenomeno cu- 1·10s1ss1mo. • .. . Vedemmo corno pervennero questi fondi al ca– p,lahsla o corno gli costino p,-oprio quel che si dico
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