Critica Sociale - Anno IV - n. 4 - 16 febbraio 1894
CRITICA SOCIALE 63 sonn in aperta antitesi collo spirito generale della legge, in lnghillerra si prererl fi:empred'attenerfl-i alla !ileconda massima. La. prnpl"ie1à. della. miniera spelta. a chi pos– sit-de il suolo. Quando il proprietario non in1ende di la,•orare per proprio conto la miniera, caso che si vc– riflca assai spesso, egli ha tutto il diritto d'affittarla al maggior offerente al pari dj qualunque altro immobil<'. Quelle poche volte cho la. miniera non viene locata., il proprietario pianta sua dimora no' luoghi del mercato, attendendo alla yendita, e di Il non si muove. Lascia alla miniera due suoi rapprcscntan1i il manager, una. specie d'intendente, e l'overman, l'uomo di ma,zgiore importanza ed oltimo arnese di srruttamento. perchè egli solo tratta cogli operai, discute i salari, fissa !"o– rario. Come appendice si hanno poi alcuni consulenti (viewers), i qua.li visilano a lunghi intervalli i lavor·i. Ricevono lo stesso incarico da dieci o dodici allri pro– prietari e toccano non di rado le duecentomila lire di onorario. Lo Stato è come non esistesse - lascia fare. Non occorro insistere per dimostrare quali immensi svantaggi tragga seco un tale sistema. In ispecie quando la miniera è. aflldata a locatari, i riguardi por l'interesse collettivo vengono meno assolutamente. Il disegno di leggo Keir llardie, un minatore e quindi competentissimo in materia, intendo a torre via questi incon,·enienti, domandando: che la proprietà. delle miniere passi allo Stato col I: gennaio 1895i che il ministro delrinterno scelga persone autore– voli, perchò decidano sul valore d'ogni miniera, senza riguardi però nò all'entità. del capitalo impiegatovi nè al tasso dei profitti ; che sia creato un ministero per gli affari concer– nenti le miniere, le quali dovranno esercitarsi dallo Stato, sotto condiziono di un salario agli operai suffi– ciente per vivere (living toage); d'una giornala. massima di otto orei dell'interdizione dei pozzi allo donne gio– vani ed ai ragazzi, non cho n tutti coloro i quali non hanno rrequent,~to la scuola; di costituire rondi per la vecchiaia, gl' inrorluni, ecc.; cho parallelamente alla creazione del dicastero delle miniere siano istituite assemblee locali d:i rninato1·i, specie di piccoli parlamenti, le quali abbiano a comu– nicare al ministro tutto quanto sarà necessario per la. buona riuscita. d"un servizio pubblico così importante Una saggia. appendice al disegno di legge contiene le disposizioni por riparare ai casi di eventuali Infortuni, di morte, di malattia, ecc., dei minatori. f~ messa in luce la ques1iom, <lelle pensioni allo vedove ed ò logica la base sulla quale vengono calcolate. A questo disegno di IAgge,esposto rorse troppo som– mariamente, converrebbe ora far seguire una quanti1à di da.ti interessanti che ci vengono rorniti da parecchi studi recentissimi sull'argomento. Necessità vuole cho noi ci restringiamo a rimandare il lettore a quello di I. \V. ).fartin, comparso lungo il mese di dicembre in va1·ì numeri <lei The Wo1·J11na11·s 1'imes Il leltoro che desidera indagini o studi più larghi ricorra ad esso: a. noi spetta di faro la. cronaca degli avvenimenti, o le lunghe digressioni ci sono contese. G. PJN,\RDI. Per di(eUo di spci:io dobbiamo ,un;11·/1•e ran– nimcfato p,·tmo a,·ttcoto aeu·a·vv. B. BE1tTARELL1 in ,·tsposta alla Teoria della lotta di classe <li La(a,·uue. Lo da,·emo tn(allantemente net nu- 1nerop1·ossìmo. ,otera c,,no Biarco BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO. FELICE Mo,i1101.tANo: Il bPlln e farle nella filosofia greca prima di Arislotile. - Milano, tip. Carlo Alipra.ndi L'estetica, o come oggidì con maggiore proprietà. di dizione si vuole chiamare la filosofia cleu·arte, ha srrelli :!Plo~'i~ilo~:. 1 ~e~~iò'~ft!• d ~,~~z~g~\ 0 t~~aft~ ~ji~~~~gi~ mo.gniflci palngi cos1rutti dai me1aflsicicon mirabile po– tenza immaginativa. - si diedero col tempo rormic.labili colpi. • Il tempo dei sistemi assoluti, come sentenzia il Rénan, è tramonfato per sempre, ed un·esteliea meno balilan1.0sa, meno schiamazzan1e. non pretendo più det– tare canoni, imporro poetiche, perchè, 111O\'endodallt~ premessa cho il bollo assoluto sia una chimera, non si· arroga il lliritlo di cristallizzare entro ad una rorrn.:L determinata il contenuto detrarle. » Cosi chiaramente si delinea in poche pagine la 11uooo 1tsletica di rronto all"antica. Intanto, siccome l'esperienza del passato è sempre utile, rautoro esamina quale comrit.mto si portò alla concezione del bello e deU'arle 11ella/Ucsofia greca prima ài A1·istotile . Dopo brevi osser\'azioni, parla cli Pitagora e dei Pi– tagorici, ai quali va rirorita la. teoria famosa delrar– monia o proporzione come causa del bello; accenna ai Sofisti, cho froppo disprezzati, messi come contrapposto a Socrate, di lui invoco furono necessari preoursori; dedica pagine ,•i\'acissime ad accertare il concetto uti• lital'ista del bello o dell·arte secondo Socrate; a. lui in– fine oppone Pia.tono, che del bollo corea. !"origino in un campo sovrumano, superbamente accennato noi Fedro - troppo l)Oeta o troppo poco fllosoro. Alla storia spesso si unisco la critica, stringente, or f\cace; o dello varie concezioni del bello si mostrano le cleftcienze in parecchi aspetti. Cc1io non si possono accettare tutto lo idee cielMomigliano: cosi, por esempio, non si 1>uò,malgrado le rivendicazioni del Gmte, del I.ewes, delrHegel, dello Zellor, credere a tutti i morili, cito ai sofisti voglionsi far risalire. Il nostro ò il secolo dolio rivendicazioni: Lucrezia. Borgia., Alessandro VI, Pietro Aretino, sono una triaJo, che, troppo denigrata or è qualche anno, oggi por poco non è indiata. I.a verità. sta. nel mezzo. C. C. ASTUltARO A.: Gl'ideali del vositivismo e della filosofia scientifica. (L'idealo della conoscenza. - La. scienza o la. vita - L'idealo morale, economico o sociale). - Genova, 1892, tip. P. Martini (L. 1,50). Nonostante che la vecchia filosofia metafisica o una critica imbe\'uia. di quella abbia. accumulato nel nos1ro cervello una serie di pregiudizi contro la fllosotla.scien– tiftca., facendocela considerare come arida. ricerca di fatti materiali, senza. idealità. e , 1 ita organica, da qualche tempo le parli si vanno inveriendo. li positivismo, ba.– ~a.ndosi su i porta.ti ultimi d"ogni singola scienza, salo di balzo in balzo la gran via della. vita in tut.1Olo suo manifesiazioni mol1cplici. no s1u11ia.la 1rama compli– caiissima o indaga. le leggi della sua e,·oluzione. Ancor esso ha i suoi ideali, ma questi non sono il porta1Odel giuoco libero della Canta.sia,come nella. filosofia.meta– fisica.i i suoi passi sono lon1i. nm ognuno è sicuro o non ammollo ri1orsioni o 1·o~resso, 1>crchò ò basato sull'ul1imo contributo delle scieu1.o, proveniente da ri– cerche vagliato con metodo sperimcn,ale. Noi campo della. conoscenza. il suo ~guardo si 1>erdo quasi nelrìnfinit.o, riallacciandosi in ml modo alla. filo– sofia del marliro Nolano, con oue~t I differenza. pol'ò, che mentre egli credevi~ c1·avorciete1 ·minn.to i l Tutto, il posi1ivis1a. non consiJera l'inftnito che come .simbC'llo f!ell'impe1-feziono<lei nostro conoscere. !\h\ il cammino e~3~~:si~'';o:s~~fii1ts(il~~1~a. ~~otc~n~f~ln:;1~;~~. O 01~!.af: di quella 1n·esente, la quale P.01rebbecondurci al pos– sesso del vero e a penetrare 11tutto o relomonto, l'uno o runiverso. Vicino a. quest'idealo cho trascendo i confini della specie Vi"ento, ,·o no ha.un altro sulla cui realizzazione la. IHosofiascientifica. non lascia. alcun dubbio. « L'etica. mo1atlsica non a\'e,·a di pratico ahro che il nome Intenta. a. descrivere il tipo ~ell'uomo perfetto, t\
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