Critica Sociale - Anno IV - n. 3 - 1 febbraio 1894

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO Ilei Bee••: Anno L. 8 - Semestre L. .a - .lll'IEolero: Anno L. 1e - Semestre L. •.M uuer,, Nglia, ear/4 1ine-vagl ia all'llllcl, di CRITICASOCIALE:IILANO: Portici Qallerla v. E., 23 12· tino l!llll) Per IIILAKO al pub abbona.nl aacb• alla Libreria Dumolard: c. V. E,, •r, e dall'editore Il. Ka.ntorowlc.z: via Manzoni, 5. A■H IV - N. a. Non •I.,....,., a.,.,....,,., ""parati. 1111111, I.' febbraio 1894. SOMMARIO Attualità llhl1tlO f)tt' ce,.ra.:lont <Ilcomm.erclo {I..A ClttTICA SoclALB). I.a t101t,·a tattica (:-.on. La /\dura t-ivolu.;iorie r"taUant1e il va,·tlto 1octaU1ta: lettera nt dlrellore della Critica (1-'llDIU\ICOE!'IOllLS). Lo italo (l'n1udlo: &econda lettera 1lclllftna al cav. Crl1pl (ZOL• J'Ar,;BLr.o). Jre t 1/W'OP<Ullidi /'iapo~r.,~ ColaJat111i (P1L1rt>o TOR.ATI). Studt ,oclologlcl. Il fallimento: rapsodia. italiana 1ulla econ1)mla e sulla lluanta (LUCIO). J,'i'IIIUme tul ,WO/fllO capltalUtico (ARTURO LAURIOLA). Il bilonelo f)Ot1i.:o cuua bor(Jht.ala: 1.1..0sperpero natur:'lle; 11. Lo sperpero IOClal~ {POMrltO BltTTISJ), Fllo1ofi1 1 letteratura e v1rl1tì. Jl ,roclallamo oll' utt.ro: t congreael (Doti. G. P1sA1to1). Propaganda. Bolletth'tO bUJliO()rt,/fCO: o, SAS OIULIANO: Condlllonl prue11ti della Sicilia (JJ. v.). Pubbllca:tonl perren.Uie h1 dono. CHIUSO PER CESSAZIOIE DI CODERCIO Ha perrettamente ra8'ione I' Italici del Popolo: perché non si abolisce li Parlamento 1 Questo voca– bolo deriva da pa,·lare, poiché è la voce solenne del popolo (del popolo, s'intende, che ha voce), è la sua pat'Ola, non pur legittima ma legalo, che si ra udire, l'unico spiraglio alle suo libertà quando il potere esecutivo tutte le conosca. Ma se il Parla– mento deve in permanenza tace,·e; se in otto mesi non s'ò adunato più di tre o quattro giornale; so nel momento delle più fiero angustio, tribolazioni, dinlcoltà, soprusi, esso ò un organo spento che non run1.iona: se an1.i appunto (come ossor1•ò la lli– fon11a) é da queste angustie o dinlcollà che si trae argomento a prorogarne la riapertu~a; so a un ciambellano deve essor lecito (l'tmagino ò ancora del giornale che citammo poi primo) di pigliare a pedate nel preterito deputati o senafori o cacciarli come ser1•i inredeli dall'esercizio dei lot'O poteri, prof?rio quando questi avrebbero più bisogno cli vemre esercitati; se questo essi tollerano, becchi o contenti, perchè non si sancisce con un brtwo de– creto reale il ratto di ratto? Perché non si appiccica alla loro casa. alla casa legislativa, la scritta con– suetudinaria di cui facemmo la testata di quest'ar– ticolo? li peggio è che ben altro cose sono chiuso oltre la casa fogislativa, e la stessa scritta può inalbo- 1'arsi su tutte quante le porte dell'immenso botto– gono capitalista; su tutte, lottane una sola, l'unlcio di polizia. Chiusi sono gli sportelli delle Banche dalle morato.rio: chiuse, pel cambio delle banconote, le lesorerio; chiusi, per l'uscita e per l'entrata, i dazi di confine e si pensa di sbarrarli anche meglio; chiuse le carce1·i, queste solo per l'uscita, ma ornai, pel gran popolo che vi si pigia, chiuse anche all'en- Irata, e per chiuderle daccapo se no aprono qua o là delle nuove. Chiusi i campi ai braccianti cui urge il terribile rebb1'aio, il mese fatale delle sommosso della rame; chiusi gli ospizii e lo casse della carità, esiuanHa dal comune disagio; chiuse, dove meu do– vrebbero, ari ogni senso di dignità, di Yigore, lo coscienze dei cittadini. Chiusa, tap1mta, imbavagliata a lutti la bocca; t1'anne a quelli (e la ingorda ramo li ha resi, di legione, esercito) che agguanL,n l'offa - come gi,\ le minestre ai conventi - allo soglio dello regio questure, poi, masticata, vanno a recarla in piazza. Solo a questi ò rranca la parola: agli altri, agli schifiltosi, lmout o galera. I lettori non pretendano dunque che noi com– mentiamo, al solito luogo, i casi della giornata. Uno straordinario omiciattolo, che impera coslà a pochi passi dalla nostra dimora e cli li, con un granellin cli cer1•ello e dieci ve,·ste di coda, « giudica (tutto quanto lo scibile) o manda (guardie e u cieri) se– condo che avvinghia», pensa gfa a spulciarci l'arti– co'lo e ha detto gfa che non vuole. li sequestro della c,·ìtlca Sociale ullima, motivato da tutti i para– grafi del celebro Editto e eia qualche alh'O ancora (eccitamento a far sorgere in a,·mi, ecc., ecc.), se– questro che suscitò l'ammt,·aztone sperticata, sba– lordiL,, commossa di tutti i nostri lettori, in lingua r. overa ha voluto dir questo: non J?iu solt,nto, con o norme solite ..allo voci volga1·i, ai f;i01·nali da un soldo, la cui scintilla intellettuale, guizzando rra la materia infiammabile del popolaccio vile o sancu– lotto, può atliz,.we incendii impensati, è imposto il ba,·aglio; m a una leggo uguale per lutti - la de– mocra1.ia è ben queslo! - ma la stesso capestro al pon sie1'0 anche astruso, alla Rivist, scientifica, al lib1'0,ahimò. co i punto popolare in Italia, a chiunque parli, pensi, ragioni, so non parli e ragioni la men– zogna, e proprio la men1.ogna tarilfata e pagata - quella là. Fuori cli qui il governo dichiam che trema por la propl'ia esisten,.a; che a questo solo patto può nnco1-a dul'are. Lui lo afferma: chi vorr·.\ conti·ad– dirlo! Ed è un crescendo fantaslico. Questa domenica la moria fu unhrersale. Nec plus ult1·a: oltre non si va. Tutti i rogli socialisti furono colpiti: la Lotta dt classe. il Punto ,uwo. l'J;co del Popolo, il Po– polo, il Penste.-o socialista, il a,•ido del Popolo, il llisveglio e più altri. Tutti. non uno escluso. Stag– giti gli articoli, i trafiletti, la testata, la quarta pa– gina. Le partenze impedito. La stwn11a socialista ed. alline e t11tta soppressa. Una circola,·e è calata dall'Empireo di Roma. Questa circolare la si tiene gelosamente custodita, quesla circolare vergognosa dev'essere un mistot'O per tutti, sopratutto per gli interessali. D'alt1'0ndo ignomnUa legis 110nexcusat. Ma, dall"oscuriùì., essa impera, e se ne scorgono ruori gli effetti. - e lo son chi sono ,, corno Dio, ..,·eterno inconoscibile, nessuno osi di volermi scru• tare. ro son chi sono o non dis,·olo la faccia, ma dal mio nascondiglio io do di frego alla leggo o sopprimo il Jl0nsie1'0. -

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