Critica Sociale - Anno IV - n. 2 - 16 gennaio 1894
CRITICA SOCIALE 21 - chiassi che, di fronte alla forza armata onde il governodispone,erano e dovevanoparere, per se stessi, insignificanti - perchè le consorterie go– vernati\"ee municipali promettessero e consentis• sero in un attimo quelle esenzioni di dazii, por esempio, che avevano sempre fe1'0cemente ne~ate. Così le grida incomposte di pochi manipoli d1 po• polani valsero più di tutti i volumi dell"Incl1iesta agra,·ia, più degli studii eloquenti di una miriade di scienziati e di uomini di cuore. Ora da ogni lato si convocano Commissioni,si promettonoe dispon– gono lavori,si parla di divisioni di terre. La fierezza, che accompagna tutte le tirannidi noi periodo della loro virilit.\ e che suggerisce loro, per istinto di conservazione, di non mai cedere a violenza o minaccia, sopratutto di non averne mai l'aria, ha abbandonato la borghesia italiana dovunque il po– polo è semplicemente sceso nella piazza. Evidente– mente essa si esagera immensamente le forze nemiche. Ma è appunto questa infinita codardia; questa esagerazione del pericolo, uno dei sintomi preagonici costanti di tutti i dominii. . .. •rutto le ti,-annidi sono menzognere ed ipocrite. Ma quando la menzogna diventa parossismo, quando la calunnia perde il « contegno rispett.,bile • e trascende nel grottesco, allo1-ala fracidilà del si– stema denuda se stessa. 'l'ale è il caso, oggi, in llalia. Concediamo che l'arresto del deputato De Felice, per la piramidalmcnle ridicola fl.a111·anza di aver firmato il manifesto che tntti i giornali hanno ri– p1'0dotto(a 11uestosi è ridotto ormai il famoso at– tentatoal cavotelegraficosottomarino!)nonsia,come si ripete dai giornali, che una miserabile vendetta personale del Crispi, questo piccoloBorgia ignorante e quattrinaio, ansioso di sopprimere i documenli che il deputato di Catania dicono detenesse conh'O di lui Ma questo non è che un episodio. Fatto sta che, a coonestare gli arresti in massa dei socialisti~ si è fondata a Palazzo Braschi una vera fucina di ca– lunnie, e così g1'0ssolane e sesquipedali che, se non fosse1'0poste al servizio dell"assassinioe della st,-age, desterebbero le risa anche dei più credenzoni. L'oro st1·aniero, lo sbarco francese in Sicilia, i complolti di « uomini rotti ad os-ni delitto» colla Francia e col Vaticano,l'insurrezione concertata tn vari punti della penisola, specialmente in Romagna,o via via tutte le notizie tendenziose che dal covo dei rettili si diramano por tutta la stampa bo1~hese - e vi sono accolte senza p1'0teste- sono l'mdice di tale bassezza e di tale follia a cui nessun governo e nessuna classe dominante erano finora arrivati. Si giunse persino ad imbastire una specie di sta– tuto di· camor,-a o di « mala vita » presentandolo come un estratto degli Statuti dei Fasci. I giornali - la Lomba,·ata, fra gli altri, dell'll corrente, in testa· della prima pagina - l'hanno rip,·odotto « perchè non sorga dubbio sugli intenti che animano 1 Fasci in Sicilia. » (') ( 1) Mette conto di J"letampareIntegralmente cotesto preteso estratto, come documento d"lnfamln, perchè serva al Talrn1 del– l'avvenire. I giornali • rlspettablll • che l'hanno rlprodollo, l'hanno Intitolato senz'altro e GII staMIdel Fasci• senza neppure . esprlm•re un dubbio sull'autenticità: « Art. t. - Non lavorare sino a quando I proprietari delle tolrare, del giardini, del feudi non rlbuseranno gli « estagll • e non aumenteranno Il pretzo della giornata; « Art, t. - Per sostenere lo sciopero, ,ca,,b,are t mnoa.z:lni e prenderne tl /'t"W>1e11to; • Art. 3. - Nel caso di scoperta. degli esecutori di tali ordini, gli altri soci do~t·anno ta,·e da tuUmont ,0110pe,ta dt mo,·te i «Art.,. - Con minaccia d'l>tcencllodel 1)0!Jllal, del /fenUI, deou aratri e degli alh·t uten.tll da campagna, eccitare allo aclo– pero gentrQle; b 1ote ~ C mo B1arco Ciò che è notevole è che, non sono soltanto i si– cari notoriamente pagati, ma persone privatamente ·oneste, pubblicisti stimati, che maneggiano questo sterco questu,~ino sen1.aripugnanza.Il fenomenoas– sume dunque la forma e la sostan1.adi una vera franosi collettiva, di un'oblite,-azione 11eneraledel senso morale e comune,di una paranoiaepidemica di classe. (') Intanto tutti i partiti borghesi, che già fm'Ono popolari, e parvero baluardi al dispotismo, si stanno liquidando convelocit.\ accele,-ata.L'Estrema sinistra che, in altri tempi, di fronte agli eccessi attuali, avrebbe mandato in Sicilia i suoi migliori, si limita ora a giostrare di timide protestee d1innocenti in• terpollanze. Cavallotli,giàarcangelo ~llegrino contro il colera, ora non si muove; questaltra peslilenza non lo tange. Colaianni fa salamelecchi al Lavl'iano e collaboraseco; da Crispi, cui riconferma la sua tenace fiducia, supplica la scarcerazione di alcuni amici personali, socialisti contemplativi, e un arbi– trio e un dispotismo soltanto un po' meno fe1-oci. La Commissione,raccolta a Roma per 1a Pi forma dei contratti a~rari nel1'iso1n,vota, pot>sua prima deliberazione, I intangibilità del Codicecivile - cioò la libert.\ assolut., dello sfruttamento - o così si suicida di colpo sen1., averne il sospelto. Il concetto di riforma piu l'ltllicale che si faccia slracla (qual– che Comune l'ha già votato) è la riparlizione delle terre demaniali alle famiglie povere - ossia la creazione di nuove proprie!..\ tosto in~oiate dai lupi, di nuove usure e di nuovi aguzzmaggi; la riproduzione volontaria, ad esperienza fatta, delle identiche cause che han prodotto le presenti som– mosse. Simili falli non sono pt'Opri soltanto al nostro paese. La Francia repubblicanache, per salvarsi dalle bombe dei Vaillant o dei Ravachol, sopprime la libertà di stampa e di associazione e il segreto postale e teleg,-afico,non sta certo disotto, in punto a frenesia, alla monarchica Italia. Si direbbet'O gente ubb1·iaca,che non ha la me~ noma nozione dei mali cho è chiamata a srrnare.E una vera follìa delirante e criminosa che ha assa– lito la borghesia o i ~overni, paragonabile soltanto a quegli impeti tieclu delle folle che il panico, per lo sgomento della morte, spinge al suicidio. FILJPPO 1.,URATI. Art. 5. - 1 glo,•anl soggetti alla leva non dovranno mnl prender le armi contro I membri del Fasci; •Art.&. - Col mtuo di llbrelll di riconoscimento per tutti I Fasci del mondo, 111 ananno 11occorslin caso di bisogno i « Art. 7. - OIJbtlflOall'obl>edlen.:a Cieca; • Art. 8. - r eocl si riuniranno ogni otlo giorni, occorremfo colli: armi.• ( 1) Per dare un altro saggio della spudorateu.a incosciente (vo, gllam supporlo) che h:i.Invaso Il giornallemo borghese, accen• neremo rhe la Riforma ln,.0<!6 rautorltA della Crtllca Sociale, citandone alcuni periodi come la• migliore glustlnculone • delle mi11urerepreasi,.e del go,•erno In Sicilia. A eplegnre questi fatti, non 1Ja11ta la proatltuzlone Intellettuale - cl vuole la demenza. E come deftnlre la Per,eoeran:ia, la quale scrive, Il 14 corrente, nel suo articolo di fondo:« Però errerebbe non poco chi affer– ma.ne che In bre,.e tutto sarà ftnlto e che Il governo non anà più ad occuparsene. La •trltà sta appunto nel contrnrlo, Ripri– stinalo l'ordine, ricollocata l'nutorità nel auo posto, bisogna man• tenere ealdamente l'uno e l'allra; In.qual cosa non sarà 1>oulbile se non mnntenendo con tenace costanza una ,•igilanza quotidiana, se non cercando di mantener netto Il paese da tuul gli elemenU torbidi (leggi l 11oclall11tl), dal aobilla1ori non aolo, ma a,iche da quellt che, poco o mdlo ai:enao da 11erdere, .rono facile preda a, quem. • - La. J>e,·,ee,eratua vuol mantener tiella la Slcllin dal la• voratori alcllianl; 11ono circa.tre milioni. M:i111 dimenllca di dirci come faranno, aeoza di easl, a mangiare, le poche diecine di ml• gllala del loro srt-uttatorle paraulli I
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