Critica Sociale - Anno IV - n. 1 - 1 gennaio 1894
C_RI'l'ICA SOCIALE 9 similoro. E non è cosa eccezionale nè da. oggi soltanto: chò· già nel secolo X~Il una leggo proibiva ai contadini toscani lo vesti di seta o gli ornamenti eforo o d'ar– gento('). Ma. « tutti i documenti constatano cho la. mezzadria non servo nè alla terra. nè al lavoro>. - Rispondo: ha ella mai veduto, proressoro, lo coltivazioni del floron• tino, del senese, del pisano 1 Ha veduto dov'è più in– tensa, razionale, lucrativa la coltura in quel giardino d'Italia i h•i, non no diseonverràl impera la mezzadria. Dove questa. ò ignota., esempio la maremma, la coltura è estensiva ed avara. V'è presso Grosseto una fa.ttoria dei Ricasoli, la, « Gorarella •, di forse dodici poderi formati cli recente, che ò una vera oasi nella. micidiale maremma. Chi la creòt La. mezzadria.. Kè sta che « solo in circostanze eccezionali. di ferti– « lità. o varietà. di colti\'azioni (a buon conto, lo rota.– « zioni adolt.ate sono quasi ident.icho in tutta. la Toscana) «. la mezzadria dà. risultati mcdiocl'i, e li dà. sompro « catli"i anche quando il padrone fa anticipazioni perchè « son fiittO per un afi'no e n'òn superano il terzo di e Quanto può es'igero una. bullna. coltura. :. No, il proprietario che riduco a colLura torroni mac– chiosi, che regolarizza la condotta dello acque o colma. lo depressioni dei luoghi collinari e in terreno sodo . impianta vigne e oliveti, che poi cedo al contadino perchè li colti,•i, aumenta. la potenza produtth•a del fondo ben pili che per un anno. Ma. anello noi terroni mediocri sono assai più che meiliocri i prodotti. I si– stemi di conduzione, per la. loro complessa natura, mal si giudicano stando a tavolino; se il principe degli eco nomisti, Adamo Smil11,a.vesso visto le rotazioni della mezzadria toscana e saputo che anticipazioni richiedono il grano turco, la palata, la canape, la vile, non avrebbe scritto che la mezzadria non ammetto o quasi lo colture che esigono forti spese di produzione. In Toscana la mezzadria non scompare per far posto alrarrUto o al salarialo. I coloni rimangono sui fondi, lo consuetudini sono rispetta.lo, i poderi edificati e di– visi per renderli più prosperi. Prima di dire che la mezzadria « ò condannata > converrebbe dunque anzi– tutto ben distinguere la. falsa mezzadria dalla. vera - poi aver pronlo qualcosa di meglio da sostituire a que– st'ultima. Con tutto ciò non presenterò io la mezzadria come la forma pila perfetta di conduzione del terreno. An– ch"essa ò una. delle formo di sfrutta.mento con cui la borghesia si appropria il plu,.valorc prodotto dalla for:a di lavoro, O la ingiustizia e la menzogna stanno alla sua radico i poichè il mezzadro non ha che la metà Jei prodotti che osso solo SJH'emedal terreno. Il con– corso Ji intelligenza o di una parlo di capitalo porla.lo dal padrone non bilancia punto lo partilo i in\'oro mentre il colono, anche da solo, potrebbe 1>ur sempre cavare dalla terra tanto da sfamarsi, che farebbe il pro1>ric• tario senza il contadino 1 Sarebbe come il feto quando muore la madre dallo cui viscere si nutre. Ma flnchè esista il )>ossesso privato della terra - rappresentante quasi sempre l'accumulo dal plus•valore del la\'.Oro- di fronte ai possessori della. sola forza del lavoro; ftnchè l'evoluzione, che procede ineluttabile, non abbia ancor maturato una forma superiore di comunità ed eguaglianza nel la"oro e nei godimenti i non giovn, (1) t.onu.: 01J, clt.; pag. ~09. B1b 1otec3 lJlnO ts1arco io credo, scredita.re la mezzadria nè combatterla: mo– glio sarebbe se la. falsa mezzadria \'Cnisse con giusto loggi equiparata. alla vera. La mezzadria, cho insegna al contadino acl amaro il lavoro o a. guardare la terra come sua, o no fa. un lavoratore interessato e inlelli• gente, non una macchina assoldata. al ribasso, sarà pur -'cmpre prefo1•ibile all'aOltto o alla conduzione diretta. Ai proprieta1•i, cho talora. fanno sforzi cnra.ggiosi J>Cr aumentare la produt.ti "il;\ del terreno, ossa consento tutta quella. onestà. subielliva che ù compatibile, corno av,•orto lo Sclliiffie ( 1 ), colla immoralità obiettiva del presente sistema sociale. E in"oro, nel malcontento generalo che dilaga per la campagna italiana, soli i mczz,Ldri toscani fanno, in qualcho modo, eccezione. Certo, ossi hanno ancora di– ritti da ri\•ondicarc, miglioramenti da ottonm·oi nò manca loro, a ciò, l'inlellotto o l'energia. Ondo è spo· rabilo che quando i miseri proletaria.ti del mezzodl e del settentrione d'Italia, spinti l'uno verso l'altro, sta• ranno per stringersi le mani, i mezzadri di Toscana, anello intermedio della catena, sentiranno la necessifa di associarsi alle rivendicazioni fraterno o arrretteranno, col lorò concorso, quel rinnova.monto sociale, che si riassumo nella fo1•mula: tulli eguali nei diritti come 11eidOIJCl'i. Trapani, dlct:mlwe 93. ARTURO BllUM'INI . (1) Scn.u.:.-r1.E: Qutute11e11za del 1oclalimw; Genova, 1S9!, pa– glnn !9. Il socialismo ci renderà felici? il ILlliO PEl>l!RO S SOCltllm EP[SSIIISlO. Tanto il prof. Momigliano, quanto Arturo Graf, trattando del socialismo e del pessimismo nei due ultimi numet•i della Orilictt, hanno toccato questo tasto unicamente per gettare qualche spruzzo di acqua diaccia sulle speranze i1>erbolichedei profeti o degli entusiasti. Ora il 1wor. Varazzani ci manda le seguenti osservazioni che a noi sembrano infor• mate a un sano e savio positivismo scientifico. f>lactn:a, dicemb,·e J8D3. SIGNOR DmETTORE, A s~a. consolazione ravvorto a pl"io1·i che intendo di lascin.re stare il pessimismo, col quale, secondo mc, poco o nulla hanno i socialisti da. spartire, sia. osso nordico o meridionale, sia. disciolto nelle poetiche sen– timentalità. o irrigidito nello astrattezze fllosoftcho. Un punto nello scritto del prof. Momigliano credo non inutile di prender brevemente in esame, là. do"'cgli 1 dopo aver detto che lo utopie di Platone, di Tommaso Moro, del Fourier o d'altri fanno ormai sorridere i pensa.tori, seguita affermando che, anche dopo la scom– parsa. delle disastroso condizioni economiche presenti, troppo piaghe, inerenti indissolubilmente alla natura umana, attenderanno in\'ano il Samaritano che ci "ersi sopra un po' di balsamo salutare; o poi conchiude con un mònito ai socialisti evangelizzatori.« Ora che anche da noi• scrive egli « il socialismo va ogni giorno più organandosi scientificamente o praticamente, sarebbe tempo che corti giornali di propaganda smettessero una. buona volta. dallo sbra.itaro essere il socialismo panacea per tutti i mali. Vi,•addio!... Alcuni mali scom– parirannoi altri s'attenueranno: c'è bisogno d'altroL. • Eccetera, eccetera:.
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