Critica Sociale - Anno III - n. 22 - 16 novembre 1893

CRITICA SOOIALF. Nelcampoftsiologico,a11·assorblmento, tramontato, ed all'eliminaiione, tutta,·ia esercitata, l'A. contrappone il metodo razionale delrincroclamento cosciente e della libera esplicazione dell'amoro. Net campo economico, eliminati dalla categoria del metodi naturali il brigan· taggio ed il furto, fiorisce pur sempro Il monopolio nel sistom & protoUi\•o, ,·era spollailono reciproca autoriz– zo.la dalla legge. L'a,·,•eniro ò lm·eeo al libero giuoco dolla concorrent.a. Nel campo politico l'Europa giaco prostrata sotto la cappa di piombo del regime di con– quista, che produce la pace armata; cioè lo sciupio annualo di 52 miliardi. li metodo razionalo è qui invece ii trionfo dello nazionalità, determinato dalla comunanza dcgl"lntcrossi materiali e mentali e liberamente aggrup– pato, con J>icno diritto di secessione, socondo la ,•oloutà di ciascun popolo ( 1 ). La propogonda dal punto di ,·ista delrMH1ceo, In irni1111.iono (asshnilnzione) dal punto di \'lsta dclii\ diresa, sono i procedimenti razionali della lou,~ ln1clletltrnlc o quindi nncho del processo di dena– zionali1.1.o.1.ionc, sin qui predomino.lo dal metodi cocr– citi\'i o "lolcntl. Anche In quel!lla. lotta mentale, che l!larà.ru11lma raso della lotta rra le societa umane, lo Staio non ha che da a.t1inre In. concorrenza; giacchò lo s1alo non ha Rltro còmpito ruorl della giustjzia. Compleulnmento poi !"impiego di questi nri metodi di lolla ha. per efTeno l'accrescimen10 ed il decre– l!lclmen10 dello società; fenomeni che costituiscono la ,•ila e Il\ morte delle nazioni, Intendendosi per morte pili l!lpecialmcnte la dis1ruzione della indMdualità psi• cologica d'un popolo, e che si riducono, in uh ima. nna• lisi, a mo"lmenll di popolazione. Ora, anche in questi mo,·lmenl I, ai mezzi coercitivi pllSSatle presenti, bisogna so11i1uire il metodo razionale della più ampia libertà. Considerando pertanto con uno sguardo ria.ssunth·o lo ,·nrio lotto rr& lo società umane, noi possiamo de– durre che Il progrc!ISOconsiste nell"abbandonare i me• todi più lenti lii adattamento per adottare i più rapidi. E questa. trasrormatione nel manires,arsi della lotta per l'esistenza è aV\'enula già In parte e si compirà, 1>orchèt&lo ru e sarà. l'interesse dei "incitori; il quale rl.'lrtunntamcnie, se lo si consideri col princip1 della socio• logia, coincido Cl'll'intoresse del vinti. ~la nel mondo non vi ha snltanto lotta; vi è puro alleanza; I duo rcnomenl anzi sono correl11ti"i o si– multanei. Anche nella lolla f'l"a lndi,·ldul, come in quella fra societh, si possono adottare metodi lenti (omicidio, bri• ganta3'BiO, riduzione in lsch..lavitù, persecuzione, iotol– leram:a) e metodi rapidi (concorrenza economica. e con– versione). Quando si abbamlonano ronatamente i primi per I tecondl, si consegue la sicurezza i quando ciò&\'· ,·iene da parto dello Stato por rispetto al cittadini, si conseguo la libertà. l>erciò sono legittime le guerre dello gontl civili contro i sch'aggi, por apportare la slcurcua in mezzo a questi. (') I.a giustizia è rappliea.zione del principio della so– pranh·enza dei più atti, assicurando il trionro dei mi– gliori ed eliminando i cattivi. DI qui I &conseguen.ia ., gll a,·anzata dallo Spencer ('), di abolire ogni benefl- ('> La ddnl&lone della ntilonallli, de1ennlna1a prlnclpalmentr, secondo l'A., dall'unlformlll del modo di sen1lr• e di aJrire, re– elue YIUorlo .. meote alla critica del Tarde (lot. clt., p. G!O-H~), corne dln1011r6 Il doti. Morauo In un'accurata r-ecen11011e {Ptm- 1ftro ltollfoto, \'lii, 11,47S). l') Clr. Novucow; op. cll, IIY,IV, eh, lii,. I. C•)crt.S1•1tNc1111.: J 1t1"0ll, olio ,tudlo ddltu~otoola, imano, 1887 1 011, XIV e 1>01crllto. 81 t ca G no B1 ~ cenu, ogni tutelt. legale dei deboli e degli incapaci, abbandonando tale runziono all'inlzlath·a privata; di qui la. conseguenza che l'eguagllania è sinonimo d'iniquità. Nelle relazioni Internazionali la. giustizia non cambi& natur&i o!l!Ja è il trionro dei migliori e si stabilirà. ne– ccssarl11mente, giacché l'intoresse del pill rorti, cho sono i migliori, provalo sempre. Allora li diritto ch'ile ed il diritto lnternulonale privato l!llrenderanno insieme e l'uomo godrà ovunquo della medeslm& l!licurezza che gode nella sua patria; cosi pure insieme si ronderanno il diritto costituzionale ed il diritto pubblieo Interna– zionale. Non antagonismo quindi, ma piena solidarietà Inter• cede Ira l'interesse nazionale o l'interesse lntornazio– na.lo; proprio come rra l'interesso dell'individuo e rin· tcresse del111.comunità. dov·ogll vh•e. I.' esclusivismo nazionale - economico, polilico, montalo - produce la 1>0,•01·tà,l'lmbeclllltil 1 l'imba.stardlmento della popola• ziono. J..a nazlonnlltà perta.nto, quanlunquo ora. prevalente, 'non O l'uhi mo termine dell'a.ssocluione i la rutura or. ganlzzl\2ione internazionale O la roderuzlone di tutte le socie1à umane, di cui sari, centro e prima. ml\niresta.• zione l'Europt. ed è, in parte, ora osemplo, I&Svizzera. Alla rederulone conducono mol1eplicl rauori, tra i quali note,·oli!ISiml sono l'accentramento degli Sl&tl, lo svi– luppo sempre maggiore della. solidarietà degli Interessi, il progresso dell"induslria, della tecnica, dell& scienza; la rcdcrazlono si slnbilirà per Il libero giuoco delle leggi sociali, poco per ,·olia.. Essa sarà rolla da un potere con1ralo, incaricato di rar rispettare I& ,·blonh\ di tutti, sull& base della libertà di usocluione; cosl lo na.zio-– nalilà non saranno soppresse, ma spinto anzi ad una indivhluali1à sempre più rorte. La lolla per l'esistenza rra le societl umano non sarl che intellettuale e si può pre,·edere che unica preoccupazione dell'umanità di· verrà allora la lolla contro I&natura animalo ed inor– ganica per adatta.ria ai suol bisogni. cosi apparirà. at– tuato quell'idealo di pace, cho lasciò nella storia l'im· pero rom&no corno sospiro angoscioso di ogni anima. buona. L'A. denuncia quindi gli orrori della moderna politica dell'empirismo, lnrostata da ,·uote entità melallsiche, ricca d'lnconsoguenzo e d'assurdi, attaccala nlla rozza. tradizione, Intenta a mistificare, manchevole di principi direttivi, mentre la politica dovrebbe essere e l'arte di r11rcIl meno poulbile di disgraziati •· Quanto all'odierno movimento per la pace, eNO non rie.ace perchò male posto e percbè i suol apostoli ranno appello al cuore, anziché all'intereue; lo scopo di tale movimonto dovrebbe essere la rederaziono europea; il metodo, l'appello a.ll 'interesse, poi quale la organizza– zione ruturn il compirà. Spetta alla scienza e più specialmente a.Ila sociologia dimostrare appunto che la rederazione è d'Interesse comune; dinastie, aristocrazia e borghesia. aono contrarie alla rederaziono, per nrie et.uso e principalmente percbè non comprendono dove st.i&,·oramento l'interesse loro: ravore,·oll vi sono soltanto gli openal, che h&nno ratto primi l 'lnternazlona.le e che portano nei ftanchi l'avve– nire. Ed il libro si chiude col pronos1lco relice e ardente d'una prossima società di pace e di amore; antidoto salutare nll'lnrausto vaticinio di Oumplowlcz. Questo lo schema logico doll'opern sluponda. di No– ''ikow, scritta con gRrbo o vl\'aclll\ quantunque non sco\'ra di lungRggini o ripolizlonl, denso. d'idee e di

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