Critica Sociale - Anno III - n. 21 - 1 novembre 1893

CRITICA SOCIALE 327 confuso, qualchecosa cho balugina un istante da- I glianza o di solidarietà. E cosi si va c1•candoun vanti ai cervelli e poi 1·itorml buio; o tutti parlano, ambiento morale cho aHiluppa le menti o le plasma o voglionoSOJ>ero com'ò,cos'è,come sarà; o questa a suo modo. gente indolente o scotlic:1, ò diventala a un tratto Anche i contadini, qualche bracciante, qualche discutitrico vivace, o si n.cca.lomo si accendo. mozzad1-o malandato per le annate cattivo,no hanno Il lievito è entrato nei ce1·vclli, ed ogni fatto vi risentito. Essi non sanno nulla di preciso intorno produce ora un"imprcssiono dive1-sa o pili forte delle alla collotlivizzazione dei mezzi di lavoro, od altro. antiche. Gli ò che la semente ò stata buttata in un Che impo1•ta 1 si dauno fiduciosi in braccio all'idea momento adatto. Da cinquo o sei anni a questa nuova .... e ballano con grande entusiasmo l'imw parte questa falange di piccoli proprietari ha la deì lavorat01·i. Sarà quel cho sar:\. fortuna contro di sè; quando non la batte, dopo Perfino le donne, se non partecipano al movi– infinite cure, la peronosp01·a,piomba gii1 una ma- mento, non Io osteggiano. Una mi disse con grande !edotta fucileria di g1'andine; fuol'i dall'una e dal• tranquillità: Dunque il mondo diventa socialista, l'altra c'ò il po1·manento ilagello dell'uva meridio· adesso! Ed accettava la cosa come un fatto compiuto nale che, dopo la chiusura dei trattati con la o inevitabile. Francia, ha fatto ribassare i prezr.i di dieci lil'e al quintale. Arriva l'otlob1'0 coi vinai comaschi e li– guri; il cielo ò lì che minaccia acqua, a momenti si aprono le ca.teratte; bisogna vendere a qualunque costo, per tirare avanti rinYerno, e fare i lavorj nuovi, e si vende a prezzi derisori. li malumore è poi accresciuto da mille piccole cause; il Oo,•erno che non provvede gli spez1.ati d'argento ora che ò il pel'iodo pii, fonido delle contl'altazioni, la fer1-o,•iache lascia ma.ncat·o i va– goni per i trasporti, la pesle dei sonsa.li d'uva, l'agente delle tasse; tutto va dentro nel calde1-one, tutto si mischia nelle teste dove ò entrato confusa.· mente quel lievito, e assume un signilìcato nuovo. 11 malessere dei prop1•ietari si ripercuote natural· mento sui mezzadri e sugli operai; e il socialismo non appa.1•0pili una cosa spaventosa 1 quantunque non si sappia bene che cosa sia. Cosi, in paesi dove c·cra da passa.re per ribelli, qualche anno fa, a sostenere la liberfa di sciopero - questa cosa. cosi liberista! - ora i più mili di· cono che l'idea socialista contiene del buono - salvo le esagerazioni - e vorrà a.oche lei, quando sari\ il suo tempo. Un proprietario intelligente e ragio• nato1•emi espose un intero piano pe1· mettere in comunione le terre; un socialismo comunale auto– nomo-federativo con a capo i lavoranti pii1 intel– ligenti. Naturalmente il liO\·ilo non ha. opol'ato ugual– mente su tutte lo testo; c'entra anche qui - lo dico per far piacere a' miei a.miei ankopologi - col fattore sociale, l'individuale, cd è curioso notare come i più caldi d'adesso siano i figli e i nipoti di coloro cho furono repubblicani nel mo,•imento l'i– voluzionario d'ltàlia; anzi, i padri, interrogati ora. sul socialismo dei figliuoli, intuendo questo l'apporto antropologico, dicono: Noi abbiamo ratto cosl nel 1859 e nel 1800, adesso (QCC..'\ a loro! - stabilendo nelle loro teste una specie di equivalenza tra il moto italiano e la l'ivoluzione socialista. Un altro curioso fatto, mo1'ftle questo, dipendente da cotesta nuova agitazione, ò che l'odio incosciente o brutale che la pa1·te pili l'ioltosa dei contadini o degli operai aveva in qualche luogo contro il ben· vestito, si ò mutato ora in una confidenza tra altera e benevola, come in un nuovo sentimento di ugua• B bhot 'Ca G no Bianco . .. In questo modo comincia a svolgersi anche in quei luoghi tranquilli il fenomeno socialista. Esso non comparo sull'o1·izzonte come un uragano ini– naccioso; ma piuttosto corno un'alba incerta, ancora volata di nebbia. Como sarà. la giornata? lt certo che questo socialismo nato.... da una crisi vinicola, non è di quello della marca di fabb1'ica tedesca, o i pit'1lo dirauno una contraffazione. oltanto §i può chiedersi: la crisi sarà passeggiera1 'J'o1·ne1;.\ il be· nessere a fermare questo movimento iniziale, im• pedendo che il lievito, cosi largamé1_1tediffuso ora, fermenti 1 O non sono piuttosto le cause della c1·isi più profonde che la chiusura cli un tmttato di com• mercio1 La piccola proprietà 1 dopo essere staia, in quei luoghi, la forma economica pii'.1adatta alla produzione e allo sfruttamento della terra, da cui ha cavato tutto quel che si potO\•a,avrebbe 0l'ft compiuta la sua missione storica? Disadatta a vincere - per quello stesso frazio– namento che fu gii\ la sua for,.a- la concor1·en1,a di altri luoghi di produzione, questa forma di p1~ pl'ieta sta forse per cedere innanzi alla uecessit..\ economica di una nuova forma associativa di pro• prietari-produttori? In ciò, allora, nel la,•oro lento ed oscuro della terra, dovremmo dcerc..11·0 lo ragioni di quel mo– vimento di cui ho sbozzato la fisiologia, ora che è in sul nascere. AMEDEO MORANOO1'TI. Socialismo di Stato eSocialismo de cratic IV, ll socialismo di Sfato spiana In ,•fa al soclallsmo demo– cratico. - llamplfomeuto del servizi 1mbbllcl. Da.tutto ciòche abbiamodelto finora,taluno Potrebbe dedurre, e ))arecchianzideducono, la. necessità. e l'oppor• tunità di rifiutare ogni appoggio ai pl'O\'''edimenti che il socialismo di Stato propone; ma l'uno o gli altri non guardano che, so quelle misuro non rappresentano un contributo dirello alla risoluzione della. questione so– ciale, it1diJ•eUame11le conferisconoe molloa quelloscopo. E priom di tutto la loro adozione sen•irebbc, dirò cosi, o. sgombrare il campo.

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