Critica Sociale - Anno III - n. 21 - 1 novembre 1893
ORITICA SOCIALE siano esatti. Caduti essi, il fiscalismo mirlacclalo appa• ,; ce In tuUa la sua grandeua c... novità. Non ci paro che rart. 14 potesse ucre ragione-çol– menlo sco1>0 1n-otozionista. l..:i leggo che abolh•a il corso forzoso, a causa del– l"OfJ(Jttlo stesso cui 1'ifori\ ·a.sl ,doven equiparare la carta all"oro. Una pro,•a indircUnmonto può trarsene dal ratto medesimo, che lo Stato acconsen1\ di ricovero carta, biglietti Ji Stato, in\'eeo dell'oro legalmente prescrilto. Infatti, so fossero slnti esclusi nel P3gamento dei dazi di l'routlcra i biglieli i di Stato, I portatori li avrebbero presentati al baratto nelle tesorerie, o lo lato a,•rebbo perduto Ja una parto ciò che essi 1urebbero guadagnato doll"altra. Quanto all'acccUaziono dei biglietti degli Istituti di omissione, può osser,·11rsl che lo lato, il qualo gara.ntint lo. convertibilità di tali biglietti, non poteva ragionovolmonto ricusa1·li mostrando una ditndenza che osso ap1nmto n.,·o, 1 a l'unlcio di l,andiro. Tutto questo /l{ll 1mut(J di vista. di ciò che spera.vnsi o prcsuppo– ncrnsi con la. Leggo 1881,non già. dello &latodi fallo che effctth•amonto ru dalla medesimo. lasciato e creato. Ora, assimilato tooricamcnlo l'oro alla carta, tolla cioè lu. possibilità dell'oggio. è oviJento che l'art. I-i non poteH\ essere diretto R.duno scopo di protezione, In quanto il pagamento in oro dei dazi d"introduziono non può 11rot.1urroeff'elli protezionisti se non nel caso in cui il paese d'importazione abbia moneta soggetta a disaggio di rronto all'oro. Però, non ,•eriftcatesi lo condizioni presupposte dalla. Leggo 1881,non essendo sparito cioò l'aggio della mo– neta aurea di rronto alla cartacea, è egli nmmissibilo che Il pngamento In cnrta costituisca unn. protezione minoro di quella che sarebbesi efTetluat11col pagamento in oro nello condizioni che sperarono I compilatori Jella Legge mcdosima1 f: quoslo il secondo quesito a cui dob• biamo rispondere nella maniera opposta a quella tlel ministro Giolitti. Un po· di J iflessiono mo!trer-3 che esso non è cosl sollile como a primo tratto può apparire. Por lstabillro l'nltena della 11rotedono Ja accordarsi nd una mereo nazionale, ò necessario \'l\lularo a qualo prezzo In.slmilnro morco estera può \'0ndcrsi sul mcr• cnto nnzionnlo. Ln.proteziono d(Laccordarsi corrispon • dorà. nlla dlfTerenza di l'alore In meno della merce nn• 1.ionalo. Stabilita la differenza, questi potrà ,·aiutarsi in oro o nella moneta cartacea nazionale. Ne1 primo caso, la 11rotezione ~neufra sarà. maggioro della nominale per tulio !"ammontare dell'aggio implicato dal pagamento in oro del dazio; nel secondo caso, l'ofTotth·a corrispon– derà. o.li &nomino.lo. Tale dislinzione non potava. r11rsicon la Logge 1681, presupponendosi eguagliata la carta all'oro: si& in oro, sia In carta, la 11rotezione nomi11tllodo,•e\'1, corrispon– dere, teoricamente, alla etrelli\'a, - Però, continuando l'aggio corno prima dell'l\bolizione del corso rorzoso, sorse per rorza di coso la dh·enità di effetto rra il pagamento in carta cd il pagamento in oro. Ebbene, torniamo a domandarci, il pagamento in carta implicherà minoro protezione diquella 11resupposla dalla.Legge 18811 Col p&gamonlo in oro, data l'esistenza dell'aggio, si ,·erillcherobbe, sempre in conrronto delle coudizioni immaginale illusoriamente da quell&Logge. un aumento Ji mlore delle merci Importato o sdaziate por tutto l'anuuontal'o dell'aggio pagato, 11orchè,montro i dazi si sarobboro do\•uti pagare in oro, lo merci similari ila• liane (al cui ,·aloro eransl ragguagliato lo estere per istabilire il limite della protoiiono) continuerebbero ad essere apprezz.ate o venduto in moneta cartacea sul mercato italiano. hn·ece, col pagamento In carta dei llazt, il va.loro delle merci ostere imporla.lo rimarrebbe, per rispetto al valoro delle merci Italiane. eguale al ,•nlore presupposto quando ru stabilito l'ammontare della protezione, pcrcltò lo svilimento lici dado pagato In carta por rispetto nlroro sarebbe eso.ttamento pro– porziono.lo allo svilimento sorrorto dalle merci interno pagato nelln moneta cartacea nazion"le corrcnfe per rispetto al ,·atore delle metlcsime computato in oro. Rispondiamo, perto.nlo, che il 1>agamento in carta dei dazi doga.naH d"introduzione non implica minore proto• zione di quell& presupposta dalla Legge 18 I. lnftne, riunentlo lo risposto dato al nostri quesiti, concludiamo, che il pagamento in oro signiftca non so– lamente maggiore 1>rotezione per rispetto al pagamento in ca.ria Kegultosl fin qui, ma. czlantlio ))Orrispetto alla monto Oli allo stato di fo.ito r111s11mo11to 1•rosupposto dalln Legge elio aboll il corso rorzoso. Inoltro - cl si conseutn notarlo di sruggitn - non ci 1>areesattn l'atre1·maziono doll'on. Oiolitli, che il pa• gamcnto In carta. «: produco il pernicioso effetto di ren• dero mutabile la misura della protoziono col mutare dei cambi•· lnratti, col pagamento In oro, la protezione salirà o scenderà, per rispolto alle merci nazionali, a seconda. del salire o dello scendere dell"aggio. Col pa– gamento in cart~, mancheranno, JX'1' quanto riguanla il da:io, le oscillazioni dell'aggio, perchò non occorre ricorrere al cambio: sollo questo aspetto, 111. protezione rosta. immutata, quo li elio siano lo oscillazioni dei cambi, perchò la moneta. cartacea con cui ò pagalo il dazio ò la medesima che ser\'0 d'!ntermcdiario per gli scambi interni, o per ciò il cambiamento lici ,·aloro dcli.\ mo• nota cartacea Ji rronte alroro agisce in ma11iera pm– por;io11ale tanto sul ,·alore dello merci interne quanto sulrammonlaro dei dazi. L'aggio Influirà In altra. guisa Ali accrescere ltl. protezione nazìonalo: è noto infatti come il corso rorzoso produca aulomaticamonle clfetti proteiionisli. Per questo, l'onor. Colombo, nel suo di– scorso ; ottobre 18{>'?, si adaua,·n. quasi volentieri alla dichiara;dono ufllclolo del ritorno del corso rorzoso. ... Torniamo nlla nostra tesi dirotta. Inasprimento di dazio ,•uol dire-, come è noto li'ppis el to11&oribu•, lna.sprimcnlo del pro1.1.o delle merci mag– giormente protette, e per ciò tmol'a laua 1ui co,mo,li. Non cl rormcremo su questi renomcni, di cui tanti in questi ~ìorni si sono occupati. Lo stcs.so on. Di nudinl ha affermato che il maggior danno del mi n&Ccialofisca– lismo va a cadero sui consumatori po,•eri. Accenne1•emosoltanto di ,·olo, por giustificare il lono clcll'i11h"O(li,.:io11e d ll'artlcolctto,che da11·analisidi qucst i renomeni di ripercussione avremmo la spiegazione della premura che alcuni ceti capilalisllcl nddimoslrnno per i minacciati consumi dello classi lavoratrici. Diminu– zione di con3umi inratti vuol dire lliminuzione di smercio: e diminuzio110 di smercio si traduco in diminuzione di guadagni, In crisi, in interruzione di atrari, ccc. Ma.a completaro la. spiegazione devonsl ricordare ancora gli imbarazzi, lo brighe, gli aggiotaggi a cui llo,•rebbero andare incontro i commercianti per procurarsi la. ,·a.– Iuta metallica. Nò sarebbe improbabile che i commer– cianti stessi, In sul principio, prima. che rinrLspriruento dei da7.l raccsso elevare corrlspondenlomento I prezzi dolio merci importa.lo , Jovossero scontare il mnggior dazio pagato.
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