Critica Sociale - Anno III - n. 19 - 1 ottobre 1893

CRITICA SOCIALE 2!17 ogni modo, equivalenti sempre al doppio di quelli cho possono percepire sui loro risparmi doposi1ali alle nancho. È una specie di imposta, a. cui nessuno o quasi può sfuggire, che il piccolo capitalista dorn pagare al grande, la quale co~ì assorbo buona parte del risparmio già. prima ch·csso possa rormarsi. Lo grandi organizzazioni imlustriali, d·a1tra parie, non possono iniziarsi nè trovnro il credito presso il pubblico dei piccoli capitalisti so nou si appoggiano a Banche solido od almeno a nomi moltoaccreditati; no conseguo che gli iniziato1·i-dello maggiori imprese sono sempre (JUCipocld monopolizzatori del denaro. I quali cominciano a stabilire negli statuti di fonda– :dono un prh 1 ilcgio per sò mctlesimi, sulla <li\'isiono ,Jcgli utili; oppuro riserbano ai geronti, agli ammini– stratori, emolumenti J>rincipcschi; cosicchè agli azionisti, i famosi partecipanti dello grandi industrie, rimano sol– tnnto un'interesse meno che mediocre do! loro .-:apilalc. Coso lutto che la leggo consacra. F: ancora, so una nuovo industria è promotiento, lo azioni, o, comunque, lo quoto di partecipazione, sono !:iUbitoaccapurrato da alcuni grossi affaristi, dai soliti banchieri insomma, i quali, sebbene cambino nome do. pacso a pacso,sompre eguali nello loro manirestazioni, si costiluiscono in sindacato; cioè, non ,·onclono lo loro azioni so non quando l'industria abbia toccato, in ap– parenza o in reallù, l'apogeo dello sviluppo o lo azioni abbiano raggiunto il massimo del loro rnloro. Solla.nto a <1uostopunto, in cui per tal modo i l.i::tnchicrihanno srruttati i profitti passati od anche i futuri, notalo bono, dell'industria, il piccolo capitalista col suo risJ)armio, accumulato goccia per goccia, è chiamato a parteci– parvi. So non è cosi, noi domandiamo agli economisti della borghesia che ci facciano acquistare qualche cartella che ronda il dicci o il venti J>CI' cento, elio ò pure il pro– Otto di non poche g1·andi industrie. ... Ma dovo la. bancocrazia esercita. so,·rana il suo im– pero nsso1·beule ò nello contrattazioni di Borsa. I titoli di rendita. di Stato o di altri debiti doi Comuni, masso enormi sorpassanti in Europa lo centinaia. di mi– liaia di milioni, costituiscono la terra. rerma. ove il ca– ))italismo bancario ha piantato la sua rocca inespugna– bile. Intorno intorno, l'altra massa non mono grande di titoli industriali. Tutta. questa 1 1 icchezza r.1ppresentati\'a del risparmio di milioni e milioni di piccoli capitalisti varia. incessan– temente di valore; o dello variazioni, sieno in un senso, sieno nell'altro, i grandi banchieri approfittano sempre, vendendo a tempo se provodono il l'ibasso, comperando a tempo so pro\·cdono il rialzo. Costoro, solleciti più che mai ad occupare i posti di amministratori di Banche, di consiglieri di grandi in– tlustrio, •li ministri di Stato, di direttori delle maggiori Società, oppure amici o solidali con essi tutti, sono in grado di conoscere i bilanci dello aziende industriali prima, diremmo quasi, che sieno redatti, conoscono in precedenza lo notizie politiche che hanno influenza sui corsi di Borsa.; sono i grandi contraenti degli affari co– lossali; oudo possono pre\'edere lo \'ariazioni di \'alore dei titoli prima che il grosso pubblico <lei piccoli capi– talisti no abbia il minimo sentore. L.'\Francia. è il paese classico ove l'industria, pure sviluppandosi alncrcruentc, si accentra mono. Or bene,, B1bl o•e 1 lt"'O 81 n o in Francia precisamente la bancocrazia è la più ricca e la pill accentrata del mondo. Nolla grande quantità di ))iccoli capitalisti i borsisti trO\'ano il loro prezioso elemento, la contro partita na– turale dei loro giochi, onde possono esercitare, meglio che altrove, il loro la\'Oro di assol'bimonlo. ... Tullo questo rorzo riunite, assieme ad altre più dis• onesto ancora, concorrono ad una. sola risultante finale: Il profitto dell'industria ò tutto assorbito dal gra1ule capitalismo accentra.lo; al piccolo capitale risparmialo è lasciato solo l'interesse. E questo interesso è il minimo possibile che assicuri una amuenza. di ca.pitali, verso il grande capitalismo, sufficiente al suo bisogno. Non solo: ma osso interesso ù in continua diminu• zione mentre il profilto "a aumentando. f~ dunque una fisima anche quest'ultima obbiezione contro il socialismo. L'accentramento dell'int~ustria e !"accentramento tlcl capitalo procedono ùi pari Jl:lSSO. La. borghesia è fatalmente destinata al suicidio. lng, 0. Dt: FllAr-iCt:SCIII, L'idealismo e il materialismo nella storia Pei materialisti della scuola di Marx l'uomo è il prodotto di un doppio ambiento: l'ambiento cosmico o na.lumlo e l'ambiento economico o artificiale. Lo chiamo artificiale, pe1·chè ò il fatto dell'arte umana. Le istituzioni civili e politiche, lo religioni, lo filo– solìc o lo letterature dello umano sociefa hanno Io loro radici nell'ambiente economico; ò dal teri·eno economico che esso tmggono gli clementi della loro g1·andcz1.a come della 101'0 decadenza; ò nell'am– biente economico - e in esso sollanto - che il filosofo della storia devo rintracciaro lo C..'\useprimo delle e\'oluzioni o rivoluzioni sociali. Io sottoporrò la grande teoria di Ma1·x alla p1'0va della storia, studiando duo ambienti economici: l'ambiente feudale o del se,·vauuto o l'ambiento capitalista o del salariato. L\la pl'ima ancora di iniziare questi studi speciali, c1·edo utile consacra.re c1uesto pi-imo scl'ltto a la.Inno delle teo,•ie idealiste che se1·virono a spiegare gli eventi della storia umana, o consacra1·no un so– condo a considerazioni gono,·ali sull'azione dell'am– biente naturale o dell'ambiente artifìcialo. In luogo di spiogal'o i fenomeni, onde il corpo umano o la natm-a esteriore sono lMti'O, coll'azione dello forze della materia. a tutL, prima gli uo– mini - ed ora infatti pii1 semplice - ricoi-soro all'ini.ervento di esseri non esistenti realmente che nella loro fantasia. Per tal modo la difficolt1\ venh·a allontanata piuttosto cho 1·isolta; si può anzi dire che poi' tal modo si creava una dimcoltà nuova. Infatti l'uno dei còmpiti della monto umana fu poi cli distruggere, l'una dOilO l'altra, lo varie religioni o fìlosofle che, in un dato momento, avevano se1·– vito all'uomo per spiegarsi l'universo. Distn1g-goro poi· ricostrui1·e, d1sa.ssimilare per assimilare, ò questa la condiziono essenziale della vita, tanto so– ciale quanto individuale. Le viccndedolla ,,ita individuale (nascita, pubel't;_'\, rapporti sessuali, malattie, morte) stavano sotto il cout1'01lo di cssol'i imagiuarii; la rcligiono cattolica,

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