Critica Sociale - Anno III - n. 19 - 1 ottobre 1893
200 CRITICA SOCIALE Per quRlunquo via vi si arrivi, è questa la ,·crità cbo importa 111Tcnnare. La teoria d1Malthus,questo comodo scaricabarili del capitalismo. ro,·esciante aullospalle del buon Dio i propri pcetati, o che.,mentre i magazzini rtboetano e In. gente languo d'inedia o lo è conteso il hworo, si sbraccia a gridaro che la c olpa si ann ida ncl– l'alco, a del 1>0vcro - qucstn. tcorin disumana. ed as– surdll è rinnegata oro.mai anche dalla sclcmm ufficiale. ,\ sostenerla non rìmnno più che il nostro amico 1>cr– som,10 Halmondl, cogitante sul Congttsso di lteggio nel Co,1·i~rtdella Sera. Xo1. L'accentramento del capitale L'nceontramcnto lici capitnlo 1 che va compiendosi nella \'lgeuto clvllth.borghese, è la causo.del socialismo. Ln. produzione tlcllo grandi hlllustrlo è buona o costa poco. Noi grnndl stnbillmontl- l'llJ>plicnziono delle mac– chino più porfozionnto - la. dh•lsiono del lnvoro - la rlllu1.lonodolio speso gonornli in ragiono del prodotto, rondono possibile una produzione n buon moreato,per cui il capitalista può vincer meglio 111 concorrenza o realluare un maggioro profttto. Dn ciò lo stimolo al- 1·accentramento. Il medesimo renoweno si ripeto nelle industrio agri– cole, minerarie, nelle imlustrie dei tn!Jiporti,o nel com– mercio; e si estendo a tutto lo sociclà ch'ili, in tutti i mmi della oconomia dei popoli. U\ conseguenza diretta o nocouaria di questa O\'O• luziono del capitalismo è la divisione della.umanità in duo classi, I cui Interessi \'llnno sempre più determi– nandosi di natura opposta; omio la lolla cli cla11e inc– \ itabllc, necessaria anch'essa. Lotta di classe che non J>Otrà. dura.re in perpetuo, ma che non aHà nne so non quando Il p rofitto delle in– du:.trio e l'interesso del capitale andranno a benetlcio sociale, ovvero di tulti I JJroduttori,clù cho significala medesima cosa. E perchò 111 possa raggiungere questo nnc, è neces• sario cho il copilalc, la ricehozzadi produzione,non sia unll 1>ropriolù. prh·ata di nlcunl lndl\"idui i quali soli no trnggano l'Interesso cli Il 1n-ofltto,bonsl di\'cnti una propriotb.socintc, o collotliva cho dir si voglio, colla quato la società, nell'interesso di lutti gli uomini Ja,·o– rntori, esercl11 il grande 11erYlzlo pubblico della.produ• ziono o dello.distribuzione della ricchezza. Fin qui nulla. di nuo,·o poi socialisti. •'• Se non che, contro questa moderna dottrina, cho va cs1>nndend011I per il mondo- o conquista al socialismo lnnumcrc\·oli ralang; - e minacela la phl grande ri– volnzloue a. cui rumnnità abbia mal assistito, gli eco– nomisti della borghesia hannosollo\'&launa obbiezione, che, con discrota. fortuna, ,·tumoriJ>etondonei loro libri o dnlle loro cattedre. e Voi confondete, ci dicono, l'accentra.mento delle in– dustrio coll'accentramento del capitale.» Ed aggiungono: t·accontra.mcnto industriale, rendendo possibile una 1iroduzionopiù abbondante o a buon mercato, riescoalla sodddisfazionodi un ph'.1 gmndo numero di bisogni.Seb• bene esso vada compiendosi sotto l'impulso dcll"into– rcsso prh·ato doli' e1c1w111e fi11du1tl'ia, che, spinto dalla conco rrenza, ric er ca e trovn Il 1 1111.gglor prontt o. la so– ciottt lntorn.no O avvautaggin.ta. Prova questa e.be, nel Bibl a Giro B1 n o regime della libera concorrenza, l'interesse privato del• l'esercente l'industria o l'interesse sociale sono perfet– tamente armonizzanti. Ma all'accentramento industriale, proseguono, non ò punto necessaria l'accumulazione dei capitali nelle mani di pochi Industriali: mediante lo associazioni commer– ciali,In nomo collctlh·o o in accomandita o anonime, e, sopratul1o In ltnlia, collo associazioni cooperath·e, al– torno ad unn grantlo organlzza7.lonoIndustria.lo1>ossono raccogliersi grandi capitali appartenenti ad un numero graudiuimo di piccoli capitalisti, i quali ,·engono,in tal maniera., a. partecipare all'interesso drl capitale ed al profitto dell'industria. E lii\ ciò tnggono la ripetuta conseguenza che lutti, mediante Il risparmio, possono dh·entaro capitalisti, cd appo.rtencro nd un tempo alla borgl1eslao al proleta– riato. Quindi, concludono, In teoria soclal\sta, antiliberalc, ussurdn, endo noi nulln. E noi ris1>0ntliamo: Ano.ho quell'i1tr11me11lo ciel la,,01'0, quella l'icchczza di produzione.,che si chiama denaro, In tutte le sue molteplici formo - dnlla moneta metallica intrinseca, alla moneta falsa cartacea - dalla rode dl credilo o di deposito, agli assogni, ai \'&glia, a.Ilecambiali - dallo obbligazioni, ai titoli di partecipazione, al buoni ipote– cari, alle azioni industriali - tutta questa grande massa di ,·alorl che ser\·e l\lla circolazione della restante rie• cbezza - elio rappresenta un lavoro ratto o da farsi a scadenia doterminata - od ò Il grande J>Ulodella ban– cocrazla - anche tutta questa ricchezza, diciamo, ,·a ncccntrandosl In poche manL Tnl quale come nelle industrio, I grandi Istituti ban– cari o di cambio, I quali dispongono di maggiori capi– tali, sor,·ono più sollocita.mente e a buon mercato ai bi• sogni del credilo e della circolazione, pur realizzando maggiori proftttl, che non lo possano I minori. Tutto questo è onio o basta ad avvalorare e spie– gare la nostrn ntrormtuiono; ma Il lavoro Incessante di acccntrnmcnio,che va compiendosi dietro I lucidi spor– tclll delle bnnchoe nei sontuosi gab:neltl Jel banchieri, prendo formo molteplici, raplJe, sempre più complesso o quasi sempre Ignorate dal grosso pubblico. Sarebbe ti-oppolungo o non ò sempre 11ossibilo inso• guirlo tulle; non è però dimoilodarsi una ragiono delle principali. I.asciamo da parte le grandi trufferie più o monopa– lesi, più o mono impudenti; non parliamo dello svali~ giamento di Oancho,del Pannma, della ltogìa tabacchi, del Sindacato lionese Jel rame, di acquis ti o ,·endilo di ferrovie, modlanto lo quali coso miria.di di piccoli ca– pitali precipitarono, In un fial, nelle casse di J>OChi grandi miliOnl\rl;queste sono lo occozlonl,le rorzo Intermit– tenti, I mezziestremi; discorriamo piuttosto delle cause costanti, sancite dall'uso o dalla leggo. ,•, Tutti I produttori, ndunque, applicandosi ognuno al– l'arte, al mestiere, alla professione propria, donebbcro poter realizzare un risparmio, sul profitto dell'industria propria. Con tale risparmio, TOrsato In una Hanca,o in, ,•estito In una iuione industrialo, o altrimenti, ognuno ,to,•rebbopoter dh·entare capitalista~pa.rtecipo.rea.ipro– ntti delln.grande industriL lm·eco quo.silutll I produt– tori, di qualunque natura, lianno bisogno,per l'esercizio dei loro traffici, di ricorrere al credilo, al quale deb– bono pagnro tassi quasi sempre mollo olovau, ma. in
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy