Critica Sociale - Anno III - n. 19 - 1 ottobre 1893

CRITICA SOCIALE 293 tono in contrasto con i partiti socinlisti, i quali, pen– sando che è più possibile 8\'ellero il male che attenuarlo, e che è pilt pratico distruggere l'ingiustizia. che mo– derarla, pilì consentaneo alla reali& dello cose eliminare lo disuguaglianze che commisurnrlo, mirano alraboli• ziono della proprietà prh·ata, baso della presente \'ita economica ed otica cd origino di tanti renomcni pato– logici sociali. I mezzi poi, che il socialismo di Stato metto in opera per raggiungere il suo intento, si traducono in una ingerenza dello Stato, tendente a frenare gli abusi del• 1·economia borghese, essenzialmente ecccssil•a e<l anar– chica nello suo funzioni, mediante leggi regolatrici e protettrici del 1a,·01·O, provvedimenti rontro gnnrorluni o sullo conscguen1.o di essi, regolamenti cli salari, in– stiluziono di casso tH assicurazioni coniro lo malattie o la ,·ecchiaia; In una esecuzione diretta da parto dolio Stato del pubblici servizi o d'intrapreso per lo più sotto rorma di monopoli; o nnalmente, i11armonia con tutto quos1o o como istrumento necessario a compiere ogni nitra parto del programmo, una limitazione sempre cre– scente della rendita o del prontto, mediante un prele– vamento sompro maggioro d'imposto, applicato sottcr rorma di 1ributi diroUi o con misura proporzionale. •'• Ilo parlato innanzi di criteri o di metodi empirici, ed in reali h. si può dire che qucs1i informano i sistemi Ji socialismo Ji Stato; o, corno lutti i motodì o rimedi empirici, portano chi li adopera nd nndaro innanzi a tentoni, senza sicurezza di ,·eJu1o o di passi, curando I sintomi e non il malanno, gli effetti o non lo cause. L'indioiduali1mo ù la gloriflcaziono più aperta e di• sln\'olta doll'tgoi.rmo. L'egoismo n'ò il padre cd il fi. gliuolo; o tutto Il moderno ediflzio sociale trova nel– l'egoismo la sua pietra angolare, la sua chia,·o di volta. Per un·opocn, come quella in cui ,·ivinmo, esso è la ronto di tutto il malo come, si può dire, di tutto il po' di bono che ,,1 si ra.; o se aJ esso dobbiamo tutto lo ignominie do· nostri reggimenti politici, do·nostri si• stomi giuridici, delle nostro condizioni sociali e della nos1rn ,·itn mornlo, dobbiamo puro ad esso il presento svolgimento economico, lo S\'iluppo industriale, la (01-za potenzio.lo di tnn1I progressi. O r questa tondenz:, ibridn, cho piglia nomo di socia• llsmo di Sin.lo, nel campo della distribuzione tondo a rronaro gli abusi dell'egoismo, sposso senza riescirvi, mcntro d'nltrn. parto l11produzione si risento di questi Inceppi pos1i sotto il presento regimo economico al· l'egoismo, cui non si sostituisco altro, o mal si sosti• tuisco nitro, come Impulso a produrre. Perciò col SO· cialismo di SIR.io, come con tutti i sistemi ibridi, como in tutti I compromossr, abbiamo tutti i protesi incon\'O• nion1idel socialismo o tutti i danni del liberismo, senza avoro i ,·o.nlnggl dell'uno o dell'altro. E contro li socialismo di Stato i liberisti hanno, non mi sentirci di nego.rio, unn buona causa. Per essi, c!:o dol problema economico fanno tutta una queslionc di produzione, niente può osservi, che paia più infausto di questo pru;toie e questo restrizioni, in cui, inceppata, intristisco la produzione. Lo intraprese, nssunto o no sotto rorma di monopoli, ftniscono spesso con nnrormo.rsi n scopi esclusi"amento ftscali, o menato innanzi con Intenti, leggi e metodi dolreconomia borghese, non inducono una modiftcaziono no· sistemi produttivi, non nolh, condizione do· lavora• tori Impiegati, o, rn.ppresontando lo Stato l'egemonia di una clnsso, dh·ongono nelle mani di questa un mozzo B bllot ca G1 o 1c1nco indiretto di sfruttamento. Inoltre, Jirotto o menato in• nanzi dn persone rwvozzo,secondo lo leggi dolro.mbionto, a riguo.rdnre il proprio interesso in completa antitesi con quello degli nltrl 1 sia individualmente che colletti– ''amento considerati, spesso sono contorte, falsato, tratto a malo; e, dal particolare raccndo un'illazione illogica all'unh·ersale, si nccredita o si spando il pregiudi1.io, che chiama ogni comunità. caUh·a. amministratrice e tanto peggiore qunnto essa ò più grande. I pronedimer.ti intesi a frenare gli abusi dei rorti a danno dei deboli, dei ricchi a dnnno dei po,·cri, spesso elusi, finiscono, so osser\'ati, col raro anch·essi l'efJ'cUo di corpi estranei negli ingrnnnggì della produ1.ione. E finalmente lo imposto di qunlsinsi specie, o più so soggotto, come accado, a continui rimaneggiamenti, dis• tolgono dalla produzione, rimbarnzzano, la perturbano, la stremano. Nessuno, credo, hn. saputo cogliere o rap• presentare in maniera più vh•a cd omcaco di quello che ha fallo uno scritloro socialista, Honry Ooorge, l'etrotto lctnlo dì questi moltc))lici cd indiretti prolo\'a• menti della riechoz1.n.1101sistema economico presento. ~ Il metodo attualo d'imposto - egli dico - agisco sul commercio eomo ngirobboro montngno o d.escrti ar tiftcinli i costa pit\ ro.r passo.re a certe merci un ulllcio di dogana, che far loro raro il giro del mondo. L"im– posta agisco sulln energia, &ul la\'oro, sull'abilità, sul– l'economia, corno una mu\1a messa su questo qualifa. Se ho duramente la,·ornto o mi son costrutto una bella casa, mentre voi ,•i siete conten1ato di vh•ero in un tugurio, il percettore riesco ogni anno a rarmi pagare una multa per la mia energia o per la mia opcrositi:1. col 1a.ssarmipiù di ,·oi. So ho economizznto, mentre voi dissipa"ate, sono multato, mentre a ,·ol non si clliedo nulla. So un uomo costruisco una na,·c, lo si ra.pagaro per la sua temerità., come so a,·esso fatto un torto allo Stato; se si npro unn. rorrO\'ia, il pcrcotloro vi piomba sopra, come so fosso qualche cosa di nocivo al pubblico; so s'impinnta una maniraltura, noi lo,•iamo ogni anno sopra di essa una sommn, che finirebbe col costituire un buon profitto, Diciamo di 8\'~r bisogno di capitali, e i;:oqualcuno no accumula o no porta tra noi, lo foc• ciamo pagare eomo so col luscinrgli fornire o portare fra noi <1uolca))italo gli 1u·ossimo conrerito un pri\'i· legio. Noi puniamo cou una tMsa colui che ,copro di bionde mossi terroni brulli o multiamo chi im))ianta una macchina o prosciugo. una paludo. Quanto gravomenlo questo imposto pesino sulla produzione, non possono rarsone un'idea so non coloro cho abbiano §egulto il nostro sistema d' imposizioni altra,•eNJo tutto lo suo ramificazioni; im1>erocchè 1 come già.ebbi a dire, la 1>artc Jl questo sistema d'imposto, cho si fa.più gra,·cmonto sentire, ò quella che ei traduco in un aumento doi prezzi. Oli ò evidente come, per loro natura, queste imposto ~iano prossime parenti di quella talo imposta sullo piante del dattero, stabilita dal pnscià. egiziano. Se esso non hanno J>Crrisultato di rare abbattere le piante, hanno quello di scoraggiare dnl piantarle. > E sicuramente, a chi gu11rdiall'effetto JI questi me– todi o sistemi sulla produzione, sarebbe meglio di schio• rarsi sotto l'lnsej(na del la.rciai· fare e la.rciarpa,1are i so i liberisti non cadessero nella più gra,·e dello con• tmddizioni, qunl ò quella di ropudiare il principio e santiftcnre lo conseguenze, tener buona no·suoi ofTetti, so compiuta ieri, l'o1iora cho si esorcizza &.Idì d'oggi. Infatti ò lutto il monopolio del potere \'Olto a scopi economici, elio ho.prodotta la di\•isiono tra ablJionti o

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