Critica Sociale - Anno III - n. 18 - 16 settembre 1893

280 ORITIC 0 A SOCIALE mm scrio d'indizi, ma cho non poh-ei però dimo– strare con fatti rigorosamente; ma per con.solazione noto1'Ò cho nemmeno l'idea contraria, che traspare in certi punti con tanta forza dal libro, non è di– mostrata niente affatto od è una. pura supposizione contraria del 1..omb1'0SO. J)opo di che... sono convinto che tu l'imarrai del tuo ))31'01'0. corno io rimnr1'Ò dol mio, dopo la tua pii1 cito p1-obabilo 1·isposW.. Si discute pe1· discutere o con In s1>01'3111.a di con\'incor'O non l'nn·ersario, ma <1unlcu110 di quegli· spettatori che hanno la buona ,•olont.\ di assistere nllo nostro logomachie. 0UOLIEUIO FERRERO. t..ne pii, cito probabile risposta > eccola qui. - L'amico Fcrrcro si compiace di inseguire le nostre modeste notcrcllo con un crescendo canzonatorio: 01· bono, n noi paro che tutto il suo articolo riesca sop1-alutto n una canzonntui-a n1·gutissima della teoria delln « equivnlonzn », ch'egli prende a difen– dci-c. Bnstorobbe questa osse1•va1.ione: tra Ferrcro e Lombroso - i due complici - co1·1-eun dissenso fondamentale: per l.ombroso il tipo della prostituta– naia ò « il tipo predominante e pili comune>; per Ferrc1-o è e il meno frequente ». Il pili frequente è quello della p1'0Slituta d'occasiono. Quanto dii-e - J>Oichòl'uno o l'altro, nel comporre lo stesso libro, maneggiarono i mc<losimidati - che essi, mentre concordano nell'idea dcll'eottfvalen.w, discordano 1>0i affatto sul valore dell'uno dei duo lermtnt che sono oggetto di confronto. L'uno i-avvi.sa. l'equh'a– lenm col c1iminale in una quantità di donnine al– legre, che per l'altro non equh•nlgono J)unto adessoo che sono lanciate nella geenna del m e1'Cim onio di sè stosso da meri moventi occasionali: sc.nr. ..'\ questo .tpp.'lrterrcbboro .tlle cosidottc e donne onesto ». Oh non è il caso di dire a Lombroso e Ferrero: Comincinte un po· a mottc1·vi d'acco1'<loalmeno fra ,•oi duo1 Cho fiducia possiamo ave1'0 nella esattezza del ,·apporto, che mil•nten stabiliro, so l'uno dei termini del ,·apporto non ò pacifico neppure fra voi Y Quando il botanico ci dico cho il pero e la rosn sono duo specie dello stosso genero, quantlo lo zoologo ci afferma lo stesso del gatto o della tigre, il liJ>Odel pero, della rosa, del gatto, della tigre sono bon determinati nella loro mente, cosi come lo sono in natu1-a. La oqui\•alenia, che costoro sta– biliscono, S.'\1'i't forse meno scultoria (curiosa quella espro:ssiono setdlo,·ta, che vico,•e1'$a O confessala poco 1u-op1·la a signific.'\1'0 il concetto!) ma in com– penso 1isulla inolult..'\bile. Eugenio Plorinn, in una bolla recensione pubbli• cala nell'ultimo fascicolo dello. Scuola 11osWva (,•edi, F'errero, cho andiamo p1-oprlo, como dicono i le– gisti, a tumerc arma <le domo ,·cl) ammetto l'e– quivalenza fra criminali o prostituto nate dal punto di ,•i sta tmh'Opologlco ,· che è quanto dire, che quello meretrici che, oll,·cessc,·cmeretrici, hanno anche i caratteri somatici dei veri delinquenti, si J>Ossonoassimil.tre o ra,•,·icinare, ant,·OJJOlOgica• men/e, ai delinquenti; una verità elio nessuno si ar1•ischiorobbo a contcstar-0 1 porchò è eomplicemenle B1bl oteca Giro B1 ne assiomnlic.'l, si risolrn in una vct·a o p1'0pria tauto– logia, o cho np(>unto perciò non crediamo possa pretendere, nonchè ad essere, ne:rncho a parere una scoperta. Ma lo stesso Florian negn reciS.,menle l'equh•alenzn sotto gli aspotti vstcotoulco o soeio– logtco; sia JMH'Chè il mo,·enle subiotth•o che spinge alla pl'Ostilu1.ione è cli nulo egoistico o non è mal antisociale; sia pcrch~. nncho obiollivnmente, r!el– rattualo obb1'0brioso cd iniquo a,!ello dQlla società, la prostituzione è una condi1.ione nccoss.11'ia, una ve,-a integrante, della coru•h•onui. In altro J>a1'0le, è l'opposto del delitto, che è in,•oce « un fatto anti– sociale, un'nziono cho turb.'\ le condizioni d'esistenza di 11ua dotc1·minata società. * O'nccordo con noi. notn il Flol'inn, che « le carattol'islicho mentali o mor:\li, comuni allo p1·ostituto ed allo criminali (vnnit:\, leggerezza, cupidigia, ecc.), paiono nelle primo, in grnn pal'te, conseguomrn dell'l\mbiento o della viln eh'osso sono costretto n vivoro o do,•e, di consueto, vengono sospinto da una pre1>0nde- 1'31llec.1usa e.sterna. » )Ia qui Ferroro ci incalza, chiedendo: qual v'è analogia di condizioni di vitn fra la ricca adultera depravat..1, fra la g,-ande cocolle den:wosa, adulata e rh•e1iln, malgl'ndo il rango mo1':\le in cui diguazza: e il dolinquonto di basso rango, che ,•ive, elcrua– meute fuggiasco, nello bettole pili sconciof - Certo, analogie t1ialertall, nnalogio grossolane ed appa· renti non ,•o n'ò nessuna; tu lo h'Ove,-ai in,•ece fra quello depr:\\'ale d'alto l>O>·do e i g1-andi rlclinqucnli in gunntl gialli (ecceiioui quello o quesU), come lo h'O,•erai fm lo immense schiero dei delinquenti delle bollolo o delle pt'OStituto dei lupanari. Che COS.'\ ,•uoi p1'0,•a1-ocon questo? Che la depra,•n1.ione somiglia alln. dep1-a,•a1.ionein qualunque sesso s'an– nidi T Ecco anco1-a 1 non una teoria, ma una tauto– logia che niuno sognò mai di contestai-o. Quello che noi contestammo o, poi' osso1'0 pili esalti - poiché noi, 1'1\bl>iamodichia1't\lo, non pen– sammo mai di contrappo1·1'0 una teoria ad un'alfrri. teoria - quello su cui fummo e rimaniamo scet– tici è l'assimilazione del meretricio che si vuoto istinth•o (che poi' Lombroso è il più frequente, per Ferrei-o il pili 1-a1'0)alla londonto. criminale. Noi dicemmo che non s.1ppiamo scorgoro tra questi due ordini di ratu :.lcun 1-ap1>0rtoJn'Orondo, biologico o psicologico, che :.utoriui a consideraro la p"rostì– tuta come un e<1ui,•alcnto dell'assassino o del lad1'0, la p1-ostituzio11ecome un su1·1-ogato o una de,·in– ziono remmiuile del delitto maschile. La dopr~wa– ziono ò la dopr:\\'nziono, non ò il mc1'Ctricio; quella può allearsi con questo, può prestargli un ottimo terreno, può più spesso esserne l'effetto. !'\oi pen– siamo appunto che no sia il 1>H1 so,•ento l'e/[t•Uo, od è qui tutta la questione. L:i. insensibilità morale, lo biunrrle morali cho il Fo1Te1-onot..'\Yain talune ol'iziontali, capaci cli tort111-a1-o il 101'0 Oglio o di l'idere di un suicidio da esso JH'O\'OCato, per poi pinngor'O sulla Mmpa l'Olla del cagnolino, questo anomalie cloll'affotli,•ità noi le t1'0vinmo anche, por

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