Critica Sociale - Anno III - n. 18 - 16 settembre 1893
H CRITICA SOCIALE 283 minuta, ampia, spassionata, la ,•uliti. dei concetti nel giudicare l renomeni sociali, cho hanno elevato a. tanta rama l'autoro dei Principii di u,cfolQ{Jia, delle Ba•i ddla Morale, Jei Primi p,·inciJ)ii, ecc. 1.·autore ba di• menticato di essere il IUosoro positivista ed ha rat.to parlaro il conser,·o.toro pauroso della no,·it&, abituato a. spreuaro por sistema l'onda di vita nuova che si a.vantn. 11. rabbricaro un mondo dh•erso dall'attuale al– meno tanto quanto questo ò diverso da.i mondi del passato. Si resista. si abb:i.Uano qucsll elementi perlur• ba.tori. ~on Importa. so no uscir& uno zibaldone in– coerente, in lotta con tutto un passalo di studi e di acoperte arditiss:mo: la.natura è usai più potente dello scienziato: essa vuole le suo ,•illime. l~'ultimo scritto dello Spencer non O lo scrilto di un pogilivlsta. Non 1i dislrugge il aocla.lismo con quattro tirato da. ganeUiere di provinclll, so no si minaccia.t.li rnro Il pa lo con quell'inrelicissimo proreto. cho , dopo le giorno.lo del giugno 1818 o. Parigi, osclama.va: il socia– lismo ò morto por sem1)ro. Chi leggo Il primo capitolo doll'h1ll'O<tu.:io1ie aUa Scien,a Socia~, in cui lo Sponcer ha. criticato con mi– rabile lucldona l'abitudlno cho htlnno tutti di trattar colla massima dlsim·oltura I più grondi o difficili pro– blemi della vile. sociale, si an'ede una volta. di pili quanto racilmente anche gli uomini più illuminati ca– dano nella debolezza di voler togliere il bruscolo dal– l'occhio altrui, senza accorgersi dell11tra,·e che hanno nel proprio. Lo pagine dell'hth'O<lu:iotte aJJa Scien:a Sociale si potrebbero ritorcere contro il nuo,·o libro /)alla lil>trt,i alla 1cldaoitif. Noi positivisti ci aapott11vamolnratti dall'a.utore una trnallsl proronda. dello condizioni alluali della società, del suol elementi costitutivi, dolio tondenzo che si ma– nifestano In ossa e delle loro cause: uno studio critico doli& forma. che oggi ha auunt& I&lotta. dello classi, degli otretU ch"essa potrl produrre sul maggiori orga– nismi aocla.11, e delle nuove direzioni che in conseguenza J)f)lrobbero prendere il pensiero e gli istituti morali della 1ocietà. Cosi avrebbe ,•oluto il metodo induttivo. Ma.no. l..oSpencer è oppresao da. un incubo; i suoi Istinti misonoici sono agitati dnllo 1pauracchio socia~ lista; la sun fantasia terrorizzata ha creato un fantoccio dostlnnto ad essere I& soclotà. dell'avvenire, piccina, r&chltlca. 1 atrotta, ed egli sorgo n. combatterlo, colla ,nente acces a. corno g uldasso una nuova crociata, bran– dendo corno arma.un idealo, un sentimento, quello della. libertà. l..o Spencer non ha colpito li aocialismo nella" forma complessa od organica in cui esso si presenta. a chi lo studi& dal punto di vista. scientlftco, ma ha preso del socla.lismo la. parie seconda.ria., quella. di cui gli studiosi meno si sono occupali, o meno avrebbero mo– tivo, per ora, di occupat1I, ci04\ la. forma e gli specia.li atteggiamenti che Potrà a.ssumere la rutura organizza– zione colleltivlsta.. Ma lo Spencer, sbiadito imita.toro Ji Eugen Richter, ha pensato lui a creare quella forma ed a tinteggiarla col colori più roschi; lui ha pensato a. creare il ran– tasm&, il mulino a vento, fa.elle bet1aglio della.scienza donchlsciottosca. di questo ultimo periodo di romanti– cismo. li socialismo vero, quello che è e•oluzione e tras– formulone di un aislema economico, quello che è moto ascendente di tutto il proletariato per la.conquista del diritto o del potere, e non ghiribizzo di Tisiooario, si a.vanzn.sempre più (orto o pili vivo che mai nelle ca– ,·erno minerario Inglesi, con aspetti terribili, e non mono spaventoso nella Germania col grido « allo urne, B alle urne ►, e in Francia, socializzando I comuni, e nel Belgio con esplosioni minacciose, ed a.Zurigo come fre. mito e palpito della massa lavoratrice del mondo intero. Vede lo Spencer tutto questo! Cho ne dice di questo fenomeno cosi 1pontanoo e cosi gigantesco, - Egli è proocc:upatodal caporali e dai colonnolll che dirigeranno la produzione nello Stato socialista.: d'altro non si cura. Una cosa non è chiara nel concetto dello Sponcer. Ta.h·olta ogll parla dol socialismo come di un progetto non destinato ad avere pratica atluuione; la.l'altra ~ parrebbe concepirlo come una tendenza naturale della. nostra sociell. La di1tinziono ha. un·,mportanza eascn– ziale. Concepire Il movimento socialista come una ten• denza spontanea della società, e concepirlo nella.forma. brutale descritta. dallo Spenccr, slgniftca vedere un arresto nel progresso, una sosta nell'evoluzione umano. F. allora, dove so no va la teoria spcncerlana, (11,bbricala con tonta curn o con sì vasta profusione di saperof La scienza che ci ha mostrati gli organismi evolversi len– tamonto mo. ratalmonlo dall'indistinto al distinto, dal somplico al complesso, o la stessa leggo t\J>J>licnrsi allo rormo.zlonlt.lolgruppi sociali o dei consorzi ch•ili, gui– dandoli In una continua ascesa verso Il meglio! DO\'O so ne vanno le pagine che hanno destato I nostri sen– timenti più nobili coll'immagino di una umanità cosl perfolta. quale trovasi descritta nelle Rati lltlla morale1 Forse lo Spencer a,,robbo perdut& ogni rode nelle sue previsioni ottimiste, es.sondo deallno dolrumanilà di cader noi precipizio 1 Qui vi è certamente un 11. lacuna. cho ha. bisogno di molto spiegazioni, sebbene alcune parole del nuovo libro rivelino ancora ferma nello Speocer la 1ua primo. credenia. In questo caso egli dove ritenere Il socialismo un qualcho cos a di arliftcialo, un'agit.a.ziono Inconsulta e spensiora.ta prom05.!J:lda pochi scavezzacolli che si chiamerebbero Marx, Lassallo, Ooorge, Malon, De Paepe e cosi via. Una idea simile rarebbe torlo allo Spencer; lo mollerebbe al livello di un merc ante arricchito o di un ispettore di pubblica sicure:r.za. Milioni o milioni di la,·oratorl non si agitano, non si organizzano, non for– mano partili cOtil saldi o robusti, non spiegano in sl alto grado lo spirito di solidarieil\ o di sacrinzio, se sotto non vi ò qualche cosa di 1ostn nzlalo, un bisogno renio, un interesse, uno. coscienza.già rorma.ta o in via di rormllilono, un insieme di causo naturali e spon– tanee, che I J>Cnsatorisocialisti studiano o socondano, ma non creano. Ed allora il socialismo è un comple– mento della. evoluzione, è uno del rattorl cl,e spingono l'um:i.nilà.vet10 quella meta cho lo stesso Spencer ba vaghegg iato noi suoi libri. - La tooria. dello Idee ar– tiftcia.li, do! partiti artlftciali dot•rebbe orama.i essero passata di moda. se le dottrine poslth·e non restassero scritte nei libri, ma. Tenissero applicato a. tutu I ra.Ui della vita. Un argomento morita di essere rilovato nell'opuscolo DaUa libtrtd alla ,chiar;ilit. Tutti I alstoml di riorga– nizzazione 1oclalo, dico lo Spencer, produssero risulta.ti a.rratto diver1i da quelli cho i loro Iniziatori a.,·o,·ano preveduto. Lo stesso a,•verrà del socialismo. L"argo– mento colpisco a. prima vista., ru& In ratto nasconde una grande ingenuitl. .,~ermiamoci alla R ivoluziono francese cbo ò citala come esempio da.ll' autore. - t ,·ero: Danton, Oes– moulins, SainL Just e cento a.Itri erano bon lonta.nidal prevedere una Francia cosl tirannicamente borghese come quella che ò succeduta alra,ici11m régimt. - Ma ciò che Importa 1
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