Critica Sociale - Anno III - n. 16 - 16 agosto 1893

248 CRITICA SOCIALE che, so si parlo dal concetto del sergi che entrambi i sessi mescolino nella generazione lo loro attitu– dini riproducendole combinalo noi figli, è chiaro che. p er l'av ,•eniro della s1)()Cio, quella costituzione sociale sa.rà la miglioro. cho permetta ad ambo i :iCSSi l maggior possibile s,•ilu1>J>O di tutto lo loro rispotli\'0 altitudini; o con ciò la costituzione bor– ghese ò co11dannnla 1 ed ~ cons.,crata la superioritit della socie!:\ socialisL'\ che stabilisce fra i due sessi una uguag1ian1 .. , rc.,lo di trattamento. Aggiungiamo cho cotesta tosi, seci è indifferente come socialisti, ei lascia scettici come studiosi. :Xoi. i1l\'ero, allo slt1.toattualo <lolla discussione, a parte le famoso 1u-o,·o anatomiche, che si tirano in tutti i sensi, o a 1>al'to le imp1'CSSioni doll'osporico1.a per– :;onalo, lo quali n noi dicono che vi sono infinito ilonno m01·al1nonto o intelloltunl1nonto superiori alla media dogli uomini. uou ,•odiamo su cho cosa essa possa scri:uneuto fondarsi, se non sul fotto che finora, nella storia, l'olumcnto femminile fu ritenuto infe- 1·io1-o.e fu socialmente meno forte dell'elemento maschile. ~la 1m1-allelo a questo fatto no ,•ediamo un altro: cho l'elemento romminilo fu sempre op– presso o sottomesso a leggi d'eccezione. Il che p,-o,,a ce1·tamento che le donne rurono le r,/nle nella lotta per la p1'0\'alenza sociale dei duo sessi, ma non 1H-o,·aaffatto che esse debbano rimanei-e tali in ogni tempo, uò che il loro soggiogamento sia utile, so anche fu ino,·itabile. Como non basterebbe :, stabi– lire l'inferiorità della razza semitica il fatto che es&\ fu per socoli reietta o 1>erseguilntn fra le ra1.ze ariane. Sessun metodo(\ meno scientifico - il Sergi !Sili':\ il primo a con,•cnirno - di quello che con– sisto nel desume1'0 dnl fallo concreto. quale ce lo presenta un dato periodo storico, la ucecs.siti,, la pcrpetuit:\ o l'utilit;\ di <1uelri,tto. Pc1· noi i due sessi. nell'umano conso1-zio - per !!lervi1-cidi un'imagiuo g1-ossola11a, elio J>erò ci per– motte di nbbrovinro il discorso - sono come le duo brnccia di uu modosimC'I co1·po. Ammettiamo cho di l'egola il braccio desti-o sin piii fo1·tedel si- 11isll-o,o sappiamo cho ,101fatto si addussero ra– gioni an:\lomichc, olh-e le rngioni fllnzionali; ma siamo nncho del parere di quei po<la1:,ragisti che con– sigliano di esercitare ugunlmc.nlo lo due braccia, como gfa si pratica negli islHuti pili moderni di educazione, coll'effetto constall\to di 1-enderle ugual– mente ,•alid11 allo scrh·e1-o cd ad ogni sorta di larnri, e coll'offolto probabile di rendere sempre minore, nello generazioni successivo. quello differenze, per lo qu,lli oggi il mancinismo è considerato come una ,•ora :rnomali3i o non lo ò il suo conlral'io. I.a donna è 1>.'\ri all'uomo, secondo il Sorgi, almeno negli inizì del suo s,•iluppo fetale. Venula alla luce. essa si tr-o,•a im1nodiatamonte sotto1>0Staa un com- 1>lesso di condizioni. di tmdizioni o di suggestioni che ne inceppano e ne pcnerlono lo S\'iluppo men– tale o momlo - ciò cho non aHiene o, JJartlJua t·<.eterts, non a,•,•ieno in pari grnclo per l'uomo. come stabilire, dopo ciò, che essa • non t_. adatta :lllo s,•i• luppo dei genni ,. che J>Ul'O poss0<lo,•a? Bibl G1 o 81 n Come dire che essa« può ossei-e madre del genio. non mai essere geniale CSS.'\ stessa f » Ila calcolato il prof. Sorgi, quanti :-iano. all'infuori doi pochi cscmpì cho si h-o,·ano nei libl'i fii lettura, gli uo– mini geniali usciti dal JH'Ololarinto?Noi calcoliamo, a dir cosi, sullo dita, mn temiamo che il numero delle donne geniali sia di g1'tl11 lunga maggiore. Il JH'OIClal'ios:u'Obbo anch'esso un uomo incom– pleto per ragiono biologica! Ma il 1wor. ~1-gi ci rammenta la « condizione sessuale». Xon ci sogniamo di negnrla. i'•: quanto dire elle ammolliamo che la donna è donn:i. come l'uomo è uomo: o cho a quel modo cho nell'uomo ::i s,·ilupp.1110 i IJ.'\fll (e non somp1-o 111\ in tutte le 1""azze) e nella donna in\'CCO i capelli. e \'i ho.nuoaltre diffei·cnzo somatiche a lutti conosciuto, cosl vi sono e \'i possono cssoro alt1·elt:rnto din81-enzo morali. )la ttl/!i:ren:,a isigniflca forse fn(e,·to;•ttàf O non piuttosto dlolsfone cd 1nle(!ra:.tone di lnvo1-o,ossia equtoalcn:,a di fun1.ioni 1 E un'altm co~ a\'\'ertiamo. Noi non possiamo scindere l'aspetto biologico dall'aspetto sociale, in un ordino di fenomeni iu cui la l01-0concatenazione e lo reciproche influenze sono cosl intimo e costanti. 01-a la« condbione sessuale•, che uei tempi antichi e noi medio ern pcnetrau e in ce1·tn guisa assorbi\·a tutta qunntn l'atth·it.'l della donna, la quale 01-aspe– cialmento rossore umano generante, e alla genor:\• 1.iono o allo funzioni accessorie o conseguenti {al– lattamento, allen,mento, educazione dei llgli) come pure i\llo me.,chino funzioni domestiche e a'ch·otta– mcn ti d':unoro do,•o,•adedicare il meglio di sé stessa; cotesL'\ « condiziono sessunle • e coteste funzioni accessorio o concorrenti, che pone,•ano il suggello alla sua schi:witù domestic:t o socinle, nell'epoca moderna. llOI' la di\•isiono dol lavo1-osociale, per le necc.ssit:1 economiche che spingono la donna nelle industrio o nello p1-ofessioni. poi fatto che l'educa– zione dei figli ò nncho essa una funziono che si spo– ciali1.1.asomp1'0 ph'1 o acquista un carntto1·0 80mJH'O pii, collolli\'o, ccc., ccc., por questo cumulo di cagioni convergenti, rnnno ogni giorno pii, J>erdendo della 101·01'0latin hnporL'\oza. Ln funzione sessuato teude a dh•enii-o po1· la donna uormalo <1ucl che è già per l'uomo normalo e oon cori-otto: un semplice o fugace episodio, anziché ht ragiono principale del– l'esisten1.. 1. E forse ò lecito rip1-ometter~i eh~, a quel modo che nello specie più ete,•ate, in paragone alle specie inferiori, ass..'liminore ò lo sperpe1-o di forze inpicgato nlln gonel'31.iono o maggio1'0 la somma di quello consacmto allo s,•iluppo dogli lndh·idui, lo stesso debba ancuirc negli stadi ulteriori della so– ciet:.\ umana, 1·ispotto ai suoi stadi primith•i. Non pare al prof. Sorgi che quosL'\ nuova condizione sociale di coso debb.'\ arnro il suo 1itlcsso anche nel campo biologico! 1'01· noi, in altre parole. la <11183tiono Jclla p1-e– le33 inferio,·it.\ o della equh•alon,:a della donna è meno um, quo,lione di stori!\ naturale che una questiono economica o sociale. E assai pili delle analisi dei nntu1-alisti, le (1uali !lii p1·estano a tant~

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