Critica Sociale - Anno III - n. 16 - 16 agosto 1893
CRITICA SOCIALE 247 quel paoso i ossa, qunlunquo no sinno lo cause. ci appare come il frullo della \'ila no1·maledel paese nel presento momento storico. Ma per noi la diminuita. rocondit:\ della Francia non è o non può essere (sino a J>rova contraria) un fatto mor:unonto biologico. Il ~1-gi lo asserisco ma non lo prO\·a; anzi si precludo la via a dimo– strarlo, dichiarando che egli non indagherà lo causo del fenomeno (lo qunli solo potrebbero decidere della ,·era sua natu1'll.) o aggiungendo - con la scrupolos.'L poritan1.a cho ò p1'0prin dol vero scien– ziato - che llOJJpuro egli intendo spiegarlo con le stes.5ocauso che possono aver determinato la de-– cresciuta fecondità dei :rasmnniani o dei Caliror– niani. Invero, o p1'0SCindereda molto causo e leggi speciali cho possono spicgaro la docrosciut.., fecon– dità di quosti ultini popoli (o forse bas,01"Cbbo quella ben uota, o dallo stesso S01•gi mmmontata in un suo scritto, per cui e in contatto dello grandi ra1..zolo rnzzo inroriori periscono, por effetto di selezione natu,-alo >) ('). troppo dh•cr-so sono le con– di1.ioni etniche, geografiche. economiche, sociali di questi popoli inferiori, da quello del popolo francese, por potero indurre, col raffronto, dall'analogia del t'CSultato. uua <1unlsinsi:malogia fra i fattori che lo determinano. Por noi - ri1)0liamo: sino a JWll\'aconh-aria - la mi1101'8fccondit.\ della Fnmcia non può che cssc1"Cil prodotto combinato di fattori biologici o sociali, la cui analisi non è ancora completa. Essa non ò ad ogni modo che un caso s1>00iale- e un caso più acccutun1o - di quelln naturale Jimit.'l– ziono della 1·i1>1•odu1.ione umann. nei p:tosi civili, alla quale accennammo più sopra e che rcrisco prorondamento il valore socinlo della legge formu– lata da Mallhu.s. Cotesta limitazione, che in altri paesi civili si mnnircsta unicamente corno lenle;;a nell'aumenlo, in Francia - 1>01• cagioni ancor non del tutto analiimllo, ma fra le quali paro siauo da novoraro la diffusione della piccola J)t'OJ)1·ielagral'ia e la corru1.ione dei costumi nella capitalo - ol– trepassando un certo sogno, diventa a di1·iltu1-a clfmfnu;fone. Ma ap1>unto porchò cotesta diminu• .:Ione non solo a,·,•icno malgnulo l'aumento dello sussbslenzo, ma avviene anzi, nei vari tempi o luoghi, 1n 1·aoione diretta. di cotesto aumento - è pe1-ciò cho essa si aggiunge a tutti gli altri argomenti di ordino biologico, storico e sociale che dimostrano l'assoluta. in:rnità del principio malthusiano e delle arbitrario conseguenze che ne trae l'economia ca– pitalist.'\. Che à ciò che si vole,•a dimostmre. Quanto alla c1ucstione femminile o rcminist.a. noi teniamo a J)l'Omettoro cho non abbiamo alcun pro– concotto biologico intorno allo facolt.11. compa1-ativo della donna, o non ci importa di a,•erne. In parti– colare non abbiamo mai sostenutn, corno una frase del Sergi farebbe erodere, la uguagltan;a /lSica e pstcologica del due sesst~ che sarebbe un assurdo (1) B'Nlaulo1t1 w11011111: nella Rfr:lda dl /UtMo/14 1cknt1µa, aeo• oalo tll6S; pali', 31. n o e,•idente. Ci ba.sta, J)OI' essere fedeli al nostro pro– g1-amma (o non gli t'OSlinmorodeii se non in quanto lo crediamo conrormo alle const.'lfazio11iscionlifìcho). ammette1"Cquella equtculcn;a sociale dei duo sessi. che non autori1.1.a, an1.i ,•iet:t, <1ueltmttamcnto di eccezione o di opJn~~iono a danno del ~ mu– scolarme11to piil debole, che ò sancito dalla legii:la- 1.ione o dal costumo borghese: trattamento di op– p1'03Sionc, ch'è esso stesso la smentita più catego1·ica ai p1·inci1>'i ai quali chiodo la JU'OJ>ria giustiOca1.ione; poichò non ,·i S.'U'Obbo aOì\Uo bisogno di costumi e di leggi comprossi,·ei cho costringano al'ii!ìcialmenle In donna a una J)('l'J)Ctuaminorità economic.1, J>Oli– lica o ch·ilc. se a questa posiziono inrcrlo1'0 ess.1 rosso costretta nnturalmcnto dalla inroriorità del proprio sviluppo. PC1'Ciò, e po1-chO non siamo biologi, non onh'0- 1'0mo nella vea·ala quwstto so la o,·odit:\ <li tutti o di alcuni camttol'i di ciascun sesso si accumuli specialmente in quel medesimo ses.w (lo rommine oroclitaudo dallo rcmmine. o i maschi dai maschi). o se inrnoo - como opina il Sorgi - an·enga nella generazione un continuo incrociamento e mescolamento dei ca1-atteri dei genitori. Noi ab– biamo an1,i cspl'essa la motlesima opinione ciel sorgi a quosto proposito, <tuando - nel chiudei-e l'a1'licolo che ha dato luogo alla ~ua obiezione - scrirnvamo: e Xoi siamo figli, <1uaslsempre, cli tm vactrc e di ,ma ,nadi·e. > E lo scrirn, amo, come è o,•idente. a conrutaziono di coloro cho st.'lbiliscono fra l'uomo o la donna una diffc1'0n1.aorganica o necessaria di clO\·atczza mo1-alo: l'opinione del Sorgi, Ono a questo punto, non ò un'obiezione, ma piuttosto un conforto alla tosi da noi SO$lonuta. ScnouchO il ergi, meutro ammetto questa equi– n1len1,.'\ rondamentnlo origina.rin. questa continua reslitu1.ione di equilibrio fr1\ lo facoltà dei duo sessi pcl ratto compleSM>dolio erodi!.\ combinntu, pensa poi, o si propouo di 1wovn1-o,che \'equivalenza cessi nei singoli individui a gcnemziono compiuta, por l'intcrrn11to di 1111 fattore spccifìco di differen– ziazione: la condiziono sessuale. Comini e donne, uguali all'origine, diOC1'0111.ic1-obbcro non solo di quaUlà, ma- ancho di quantflit, ossia di valo1·e sociale. noi corso dello s,·iluppo rispettivo: il quale nella donua. porchò destinata ad esser mndt'O, ri– marrebbe incompleto. Essa snrebbo, in qualche modo, un uomo mancalo. Se non ci inganoinmo, la tesi del Sorgi è una riproduzione, in altra ro1ma. di una leggo cl,e fu pitì Yolte fo1mulata, e che sarebbe propria di tutti i regni biologici: tutto ciò cl10 Odato alla specie è tolto all'individuo, o la femmina contribuisce più del maschio, colla proprin costiluziono ano.lamica e collo proprio fun1.ioni fisiologiche, a\l(l riproduzione della specie. Ciò che \'O. in maniche, non può andare in gheroni. i-: una tosi soltile, che si presta a molto obiezioni, e che noi rispcttiamo per la competenza spccialo dell'uomo che ce la pono davanli, in attesa delle provo scientiOcho cho egli no promette; ma che ci la.scia inditrorentl come socialisti, in quanto
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