Critica Sociale - Anno III - n. 16 - 16 agosto 1893

250 CRITICA SOCIALE strare a tutti, quanto siano falla.cl ed Insidiose le loro promoue. E i tentano di sfruttare I& rh·oluzione so– ciale, cho si compie pa.ciflcamente per gli Impulsi della storia ed alla luce della scicnu, precisamente come gli austrlacantl, i borbonici, i papalini, I rassegnati, i pru• denti, sf'ruttarono la rivoluziono Italiana. Essi, l clericali, sono numerosi, sono ricchi, hanno l'orgunizzaziono più rormido.bilo chosi conosca, uno.di – sciJ)liua ph\ cho militare, dispongono dolio. ig noranza . e della buono. redo delle masso o ft\nno erodere di par– lare in nomo di quel Cristo che hanno crocifisso in !spirito corno i giudei lo croeiftS.-1eroin corpo. Sono ar– diti, per loro il fine giustifica I meizi, la mala(ede e la slealtà sono per loro armi lecite, e lo è anche il furto scientlftco. E comodo saccheggi.1.re Mari o La.ssalle, io– ra.rln11requei vigorosi conceltl con qualche massima del santi padri o gabellare il tutto corno un corpo di WJtll·ina,ociatc catlOlica ! Pur di staro a galla. o di ar– rorro.r'OIl 1lmono buttano all't,cqua o.ncho l'in(a\libilitit. del JHLpl\! t.oono Xlii, cho nolla. colobro J)astoralo dol 77 obbo parole cli alta pietà por gli sl 'rntlu.il o di se"ero rimpro,·oro por gli sfruttatori, dopo I tenta tivi di Bar– santi o di Pusananto l'ulminò In una celebro enciclica il nasciluro movimento internazionalista. Scomunicò in seguilo li boicollagqio ed i Cacalitl'i cttl lacoro, per ri– mangiarsi poi la scomunica e togliere dall"lndice i libri di llenry Goorge! Oh! tho mai risponderà a.li& lettera scrill& da.Goorge & I.cono Xlii contJ"O la proprietà llella te,-ra1 1.0 minaccio di questa tc1Tibilo flno di secolo allar– g1mo rnollo l'orbita. cloricalo o piolis1a, entro la quale u. l)OCO o. poco si vanno r.1.ccog\iomlomolti clementi ùcl multlcoloro partito liberale. Ciò ò logico, ò naturale, è neces!lario. ~: una. questiono di Jirosa. La borghesia. ri– pete oggi dopo un secolo il molto di Robespierre: 1t1 Dio 11011 ci faue b1$0f111ere(Jbe crearlo; porocchè bi– sogna. beno che ad un ente immaginario cho uia ruori delrunh·erso sensibile, che sl sottragga. all'osservazione ed alla. esperienza scientiRca, si poua affibbiare la ro- 11ponsabilltl delle enormi ingiustizie onde è contaminata. la. società. L"atrcrma,:iono dei democratici che I socialisti non hanno Ideo pra.ticho, non hanno plani prestabiliti, cho vuguno rra lo nubi, rarebbo ridoro I polll, so i polli avessero la sublime racoltà. di rlde1'0 Jollo umane scioc– chezze. Ma, di grazia, la democrazia. o specialmente la d& mocrazla italiana, preoccupata. per le masse tra,·olte nelle spire socialiste, che cosa ha ftnora. rauo a bene• ftzio del proletariatol Quali programmi chia,-i e pratici ha aUuatol lta dato a.idiseredati Il pane 1 Ila dato loro nstrutlono 1 Ha.compensato in qualche modo l"enorme sa.criftzio del milila.rismo, grannte qua.si eselusi\•a– monto sul prolela.riato, e contro Il proletar iato inco– sclcnto, pili cho contro immagino.rii nemici esterni, ag– guerrilo o pronto! Una.miserevole leggo sugli inrortuni dol lavoro (od in Germania no sono gih. in vigore otto riguardanti lo nrio categorie di operai) sta per nau– rragare una. quinta colla innanil al Senato italiano! Ci ,·uol altro che vuote rormote di libertà, di un& libertà politica soffocala. dalla. tirannide economica, di un& Ji. bertà macilenta, ritta come spettro ,ronleo sull& tomba della. glu!ltiiia socia.le! Ah! i socia.l isti non s ono gent.o pratica! È ciò che si ,·edrù. In un tempo assai più breve di quello che molli pensano! La.sciamo da.parte le numerose leggi che, spe– clahuonto In Inghilterra ed in Germania, lo Stato bor- G o Ba gbese ha già do,•uto concedere di O-Ontealle agiluioni socialiste; luciamo da parte i progetti ,ociali,toidi dei quali 11·è tanto parlalo ultima.mente anche In Italia; sor,•ollamo puro alla socializzazione dolio terre, dei meizl dol lavoro, dello scambio o del eredito, alht gior– nata di ollo oro, all'istruzione gratuita por tulti, alre– guaglinnzn. del diritti del duo sessi; tnclnmo dello s))londido programma, che dnriL molto eia ))0nsnro ai go,·ornl borghesi, lanciato ai socia.listi del mondo dal Comitato poi Congresso interna.zlonalo di Zurigo .... la– sciamo tutto ciò. Un punto solo del programma, punto cho sa un pochino di pratico, ,-ogllono I socialisti ad• ditaro ai motleggiatori ed a.i detrattori: li punto che riguanl& la co11q1ei1ta dei pubblici poteri. Per la. conquista. dei pubblici poteri I socia.listi si contano, si differenziano come eluse, 11 raccolgono sotto un'unica. bandiera, scendono compatti In campo, combattono con calma., con disciplina, con rode, trag– gono nuovo vlgoro dallo vittorie o si conrortano delle tom1>or1rnoosconntto ncll'allozza del I0l'0 Ideali, nella coscienza dei loro diritti. Conquistati I pubblici poteri (o la conquista pare bene avviata!), non sar-~ difficile di corto la trasrorma– iione degli ordini sociali. Non ne dubitino i motteggia– tori: s.'lrà rncilo determinare la J>O!lilone sociale dei liutro,ca,-pe o quella. specialmente di chi, non la.vora.ndo, impuu.. col capitale nel lusso, nelrinte.mperania, nel capriccio, di,•onmdo il lavoro non pagato dei proletari. Il soclali!lmo, grande doUrinascientiftca od umanitari~ ù a))orlo a tutti I buoni, a tutti I ,·olontorosL MB. il so– cialismo non ))UÒ nmlnro alla democrazia, porchò osso ò In gio,·cntll, ò Il tlìritto llUO\'O, ò Il gonol'e umano cho si rinnovolla od o.noia a.d un gratl0 più allo di per– sonalità. soclnlo noll'an•cnire, corno lo specie organiche, ,·ogetnll od animali, nella lotta per la vita, tentlono ad un più alto grado di personalità. biologica. Venga. la pa.rte buona. della democraiia al socialismo. Nella deroollilone dei ,·ecehi editlcì molto materiale, robusto e sano, ser,·e alla costruzione del nuovi. L& Mvoluiiono sociale si compin ratalmonto in modo grandioso o paclftco. Il periodo preparatorio, per chi ha occhi nella t'l'Ontoe nella monto, apparo In qualche paoso compiuto, In molti altri assai bene avviato. li nuovo ordine di cose ò imposto, non soltanto do.Ilo gravi ragioni morali che ormai phì no8!luno osa disco– noscere, ma dalfi1tt1Jo i,tinto di co111c1·1xuio11e della 11>«ie umana. ono i disagi economici tla una p:lrle, lo pre,·a.rk1nionl, gli abusi, Io orgie da.11"4\tnt,che hanno deteriorato proronda.mente la compagine umana e che la. lasciano, d11.un lato, in preda alle lnreilonl, allt1scro– rola., a.Ila tubercolosi, 11.l rachitismo, e da un altro laio, alla. siftllde, a.li &puzia, alle ne\'l'oSI, e 11pecialmento & quelle degeneraiioni morali che riempiono ba.gni pe• nati o manicomli non solo, ma inqui1111110 spocia.lmonto i co!ll dotti a.ltl strati sociali, non escluso le Corti Ben vongn. dunque la.rivoluziono soclnlo, apporta.'trice di giustizia, di benessere, di relicitù. l\ll'indivlduo, di 0-anchlgio e di augurii rulgidi alla specie, nello. quale si ,·edranno trasrormo.te e migliora.lo quello leggi bio• logiche brutali colle quali uno. serie di scrittori assol– da.ti dalla borghesia, di scriltori leggierl od ignudi di coltura scientlftca., vorrebbero, ralsando le idee dello stesso Darwin, regolaJ'O le lotte umane. EDOARDO 8oSARDI.

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