Critica Sociale - Anno III - n. 15 - 1 agosto 1893

zu CRITICA SOCIALE lstantancamonto o produco il terremoto. La rormazione del gas o l'aumento cli pressione che no è l'effetto av– ''engono per o,·olu1.iono: rcspn.ndorsi repentino del gas in uno spa.iio molle ,·olte phì grande avviene J>er rh·o– luzione. Prenderò ftnalmente un esempio dal moto dei corpi celesti. So l'asso, Intorno a cui gira un 1>ianota,cam– biasse l entamente in modo che a. poco a poco Il meri· dit1.no di,•cnissoequatore, noi a,·remmo un ronomcnodi evoluzione: so hu·ece, per l'urto di un altro corpo o per il sopra,·,·ento di un altro sole, l'asso ,Jo,•cssec:1.m– biarc quul Istantaneamente, noi avremmo una ,·era rivoluzione. Rimanendo dunque noi campo dello leggi che gover– nnno il mondo Inorganiconoi ,•odiamochiaramente che ogni rh·oluzlone è do,·uta a una energia virluale che gl trasrorma. repentinamente In una. energia attuale. Possiamo anche osservnl'9 che la rivoluiione ha due aspelti, secondo che si consl<lora nella massa, la cui energia vien 1rnsrormntn, oppul'0 nelle masse circostanti, su cui si riporeuote la trasrormazione. E questi due aspetti hanno f'l"aloro Il rapporto di causa ad effetto. Nen·exoluzione l'energia ,•lrtuale si trasrorma conti– nuamente e senza scosse in energia. nltuale, come quando lo acque di un fiume si de,·oh•ono regolarmente tino a raggiungere la superficie del mare, o un gas si dilronde liberamente ,·la vin che si rorma. Se anche nel mondo organico noi vogliamo mantenere questa ditrerenu. che è nel mondo inorganico tra e,·o– luzione o rh·oluzione, si può dire che in esso non av• ,•iene rh•oluzlone. Noi mondo organico I cambiamenti si ranno sem1wocon una. c011.a. regolarità e continuità, e <1uolliche meglio si possono fissa.re nel tempo sono i meno impor1.antl.Chi ,·orrcbb e chiama ro col nome di rivoluziono I• rottura del boztolo che la rnrralla compio dopo essere dice11uta cosl prodigiosamente dalla crisa– lide! Di\'lone essa rnrralla nell'istnnto che rompo il bozzolo o non era tale nncho prima quando, 1>ostolo ali, aspeltn\'11.In rorza por ndoprarlel - E si noli anche como lo lrasrormazionl di un corpo organico non hanno influenza sul mondo esteriore, appunto perchè un organismo non può mal creare un cumulo di energia. laton1o che, erompendo n. un fratto, modifichi radical– mente Il mozzo noi c1unloesso ò costretto n. ,•h•ero. Mancano dunque In ogni cambiamento della vita orga. nica. i caratteri cho h In rh·oluziono nel mondo pura• mento fisico e gli av,·ersarl nostri hanno rngiono quando, por difendere lo loro teorie consor,·atrici, J>Or1ano come esempio l'ovoluziono lenln. del mondo organico; evolu– zione che si ,•a però sempre pltì affrettando, pcrchè i cambiamen11,che av,•ennero in migliaia. di secoli per la rorm:uiono dello specie, si compiono ora nel reto durante il bre,·o giro di 110\'0mesi. Ma i no sfrl anersari hanno torto quando ,·ogliono applica.re alla società. presente ciò elio ò ,·ero per gli organismi . Anche nello.società abbiamo dh·erso runzioni o quindi dh•ersi organi; ma, mentre nelle piante e negli animali il retto f\mzionaro di un organo porta il benes– sere non solo agli altri org11ni,ma.anche ad osso me– desimo; nella società, J>er Il conflitto dello classi, ciò che roca vantaggio all'una reca altrettanto s,·antaggio al– l'altra. Qunndo una cnsta o una classe - cloro, nobiltà, borghesia - occupa il potere, tenta di perpetuarne il godimento e crea a sua. tutela istituzioni e leggi che all'erma lnvlolablll o sa.ero. Intanto però le ca.sto o la classe soggetta acquistano la coscienza. del proprio stato o si rormo. un partito u.,·,·erso nll'autorità. costituita. B101 oteca Gino U1 n C> Questo partito - in1esa la parol11noi suo signinca.to più lt1rgo- arrlnndo al potere ru. tabula t·asa di tutto ciò che innanzi si tene,·a per Inviolabile o sacro. l.o barriere che cbiudevauo il passo a un'intera classe si ro,·esciano: la società. comincia. • go,·ornani con altre leggi ed altri costumi. Ecco la rivoluziono, che ancora si manifesta come Il passaggio d'un'energia. dallo stato \'irlunlo allo stato attualo. La coscienza unificatrice della classe so1get1a si ronna ph\ o meno lentamente per e,·oluzione; l'anento al potero si ra. con la rivolu– zione. Ogni colpo di piccono è un alto che prepara la rivoluzione, ma non ò la rivoluzione, come ogni nuova onda del flume, nell'osom11lodi Elisco Hèclus, affretta la ruinn dell'ostacolo, ma non ò la ruina di esso; la rh•oluziono o In ruina anengono a un dato momento, quando la rorza minacciosa della classe o tlelracqua che salo ,•loco la barriera che si oppone al movimento. Sparito lo classi o Il loro conflitto, si avvercr!, nel campo sociale ciò che si ò avverato da tempo noi campo mnlerialo: n,,vorr1\ cioè Il passaggio dall'essere inor– ganico alla vita organica. La. società dh·errà un vero organismo, in cui il \T&ntaggiodi ciascuna parto pro– durrà un nntagglo proporzionalo nello altro. L'evolu– zione sarà allora. unu. leggo inesorabile della umanità, e rh•oluzionl non potranno av,•enire che nel campo morale, senza scosso, senza ,·lolenze, senza ruino. E ora alcuno parole in aigiunta alla risposta, secondo mo l'iuoriosa, del direttore al compagno Plorian. Prima. di tutto io non Intesi rare una questione di opportunit1l ma di logica. In secondo luogo 1>ordistinguerci dal le– galitari e possibil isti bast a che affermiamo semplice– mente:« Lo stato attuo.le borghese, non pui, evolven– dosi, abolire la. proprietà prh·ata; ma l'e,·oluziono della. borghesia, por1.andol'aceenlramcnto della proprietà, ren– deril sempre più rac1l0 la rivoluziono, cioò l'espropria– zione generalo o Il trionro del socialismo. i.·ovoluzione, poi,della borghesia avverrà. tanto 1>iù rapidamentoquanto 1>iù la classe del lavoro.tori, lottando contro di essa, la costringer,\ a concentrarsi o integrarsi ~- UN (lR.EOAIUO. Nonvogliamo otornare lo polomiche e d'altronde, W 1 ~oi:!? 1~'i~ 1 1!~,~ 0 1 ~·n 1 d~:n~inc\~t~12~t~~~~-iN!1~ 8 ~~ al programma del partito sia aggiunta la tuustra– ;fone di un punto nel quale sostanzialmente ca– dremmo d'accordo; ma non ticno alla fo1·mula da lui proposta, dai suoi compagni del Cong1'8SSO Ve– neto accettata. Hidotta a questi termini, la. questione ~~~1~~~~ ~~r~~\~ 1 :,!~, 1 ~~ff!~ o 5 d 1 !a al~ po~ tata innanzi. Avremmo invero qualcosa da controsse1·vare a G1·eqa1·lo. Oli concediamo cho la società attuale non sia un organismo perfetto, nè perfettamente analogo agli altl'i organismi dol mondo animnlo e vegetalo; sia un organismo sut ucnerts, se consi– derata qual r, e un organismo tn forma;tone, se considerata nellasua evoluzione,cioè quale dloenla. ~I• appunto perciò I paragoni del Rc'clus con fatti tolti a prestito al mondo inorganico, con fatti pura– mente ·meccanici, non paro cllO calzino. L'abbiamogià dotto: « il concetto di 11,•oluzione muta di contenuto soconclola natura degli oggetti cui si applica. , Altro é la rh·oluziono d'un astro, altro quella d'una società. Negli organismi, negli onti complessi e viventi, la rivoluziono ò O!SOnzial– mcnte qualllaUva. L'acqua. di un fiume, cho in· veste lentamente un ostacolo o poi rapidamente lo

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