Critica Sociale - Anno III - n. 14 - 16 luglio 1893

216 CRITICA S·OCIALE maniera: alle esigenze obiettive, materiali dell'ambiente; e ai suoi pregiudiit ed errori. L& prima. può essere saviezza; la seconda. à.,_ qualcos'altro. Nella roga di dlrendere Il progetto, Malo.godi, il ciel gli perdoni, si acconcia con amendue. E non ne a,·e, 1 & di bisogno. Non a,·e,·a. bisogno di appigliarsi 111l'i3tinto ge11ende, affislinto degli analfabeti, per conirapporlo, quasi autorità. pre,·alente, in materia di propaganda, all'autorità. della scienza. Non a,·e,·a bisogno di legitti• mare Il socialismo come ftglio ancor lui dell'istinto, almeno nel proletariato (e lo sappiamo noi propagan• disti, ed a nostro spese, come ciò sia.pur troppo l'opposto del vero), dal momento che la scienza medesim&,come egli I& Intende, gli dua agio a sostenere quello che più gli piacesse. PerchO egli non ha ratto tanto I&di– fes& del progotto Albertonii quanto 111 difesa di ogni e <1ualunque progotto cho potesse, In un dato momento, piacere allo turbo. Lasua difesa (ciò ne numonta il ,•alore di cambio), simile a certe classiche arrlnsche, può appli– cal'8i, come un manico posticcio, a qunlunquo padella. Egli ha fotto l'apoteosi del ,·elativo sociologico. Le leggi sociologiche sono cos\ « inst11.bllio ,·arlabili > che ,,uasl non esistono. Sorvoliamo alla terminologia. Una legge e instabile e vario.bile» è, in linguaggio scienti– ftco, como dire un triangolo • quatiro angoli. o una retta sbilenca. Ma intendiamo - polchè siamo in ma– teria - con un grano di sa.le. \'uol dire che son leggi non sempre applicabili, che ,•'b una matassa di leggi che s'intricano e spesso si elidono. E lo concediamo. Non perciò ciascuna di esso perde un briciolo solo del valore suo proprio. Quando dite eho la legge del sal&rio, ossia la sua tenden1.a a livellarsi col preui delle sus– sistente ph\ neeess,,rie, non è che una tendonta, ossia non sempre nè del tutto si a\'Vera; non togliete che essa si u,·eri assolutamente In quanto e sinehè non ,·i sia una constatabile infiuenta contrarla. E quando n una. voslra proposta opponiamo la. leg'ge del salario; voi dovete, per sbaraglia.rei, dimostrare che la ,·ostra 1>roposta porta essa stessa nel suo seno la influenta correttrice di quella legge, o cbe questa influenta vi si accompagna. Noi misureremo, Il mogho che potremo, e la forta. della legge e il ,·igore di ciò cho la contrasta o ne th·eromo una risulianto. So no, voi vi appellate al cnso, all'ignoto, nl ehi sa! o questo ò Il tumulo non mono dello. tosi che delreblozlono; ~oll'lgnoto, col chi sa, socialismo, discussione, propaganda, tutto si e,·apora; o possiamo chiudere bottega o spognero i lumi. \la O questa ricerca minuta., fastidiosa, d!!gli effetti, dei contrareolpl, delle risullantl, che indispone i soste• nitori del progetto Albertonl come tema. adattissimo per la pro11aganda socialista. e Quello benedette leggi economiche ... • csclaman il Malagodi con un 1>0· di stizta; o dolon.,si che e pur lropJ)o > nel partito vi rosso e una maggìoranta. di ragiona.tori •· Questo pro– getto Albertoni s'ha da consorvaro corno in un sacrario; esso è simile all'amore (forse di qui gli entusiasmi): adoratolo, ma per pietà non lo ragionate. Cos1alla Lega socia.lista milanese, dove i ,·oti pro o contro l'agita– zione a un dipresso si bilanciarono, era, nei sostenitori, un fuggire, uno seansar'!i, un rimpiattarsi, uno sgatta– iolare continuo sotto le nerbate della critica. Sì; con– cedevano tutti che i nntaggi, realizzato il progetto, sarebbero minimi, se non puro una. piena. delusione; ma non e·o da tomero, ripiglia,·ano, perchè, tanto, a.Ila Camera non passerà. - E nllora1 - E nllora, avrà gio– \'l\to lo stesso; porchO sarò. dlmosfralo una. volta di più U UI .., che alla Camera lo riforme utili a.I proletariato non passano. - O come sarà dimostrato questo se premet– tete che quella è una riforma press·a poco inutile! Ma questo è ragionare, e non va bene. Ragionare a fil di spada, poi, u. a dirittura malissimo. Do,·e il re– lativo sì sah'&1 \'eniamo dunque al centro della que– stione. Poichè anche qui, come in tutte le cose umane, v'è un contro, ,•'è un di sotto, eho è quello che meno si ,•ode e di cui meno si parla; ma che è l'anima se– greta. del rimanente. Noi, lo dissimulammo mvano, non vedemmo con on• tusiasmo questo sorgere di un· agitazione socialista in• torno al progolio Albertoni, non tanto per mgioni in• trinseche, proprie al progetto: quanto per il sintomo ch·essa rh•elava. e contribuh·a a ra,·orire. Abbiamo detto in altro numero che la cosa più utile che scaturirebbe dal progetto sarebbe forse l'averno discusso: perchè ciò varri, a delineare o porro in luce lo 1endente diverse che <'ovnno nel nostro partito. So questo 1ondente ci sono, non è mni troppo presto cho esc1mo all11. super– fteie. Il progetto ,\lbertoni ne ò 0111nm occasione o pre– testo; in questo sqnso ò desso il benvenuta, Perciò, pur Intuendo con certezta. (la. malignità è qui ampia.– mente scusata dalla convinzione) che nessun maggior 1>i&eereuremmo potuto procurare allo stesso propo• nente che quello di uscir noi a combatterlo: non perciò cl crederpmo autoriztati I\ toglier I&parola al Oalla– vresi. Anii h1selammo che dicesse quanto a.ven in cuore. Por noi il progetto Alberlonl o la agitazione che gli è mossa attorno annuntiano la venuta di un ospite nuovo nel campo del socialismo gio,•lnetto Italiano: la ,·enuta del pru1ibili.m10. llalagodi non dice la. parola: ma Il suo articolo dice bene la cosa, anzi O esso stesso la cosa. Molti socialisti decisi, che aderirono al progetto o agitarono per esso in omaggio a una logica astratta, forse non se ne resero conto; ma, non appena avranno aperti gli occhi, si ricrederanno. Badate donde Il progetto è venuto alla luce. N"on è inutile, già. lo notammo, guardare allo stato di famiglia. Esso osco dal gabinetto di un flsiologo, il cui socialismo rimo.se avvolto finora nelltl penombn. discreta del la– bm·atorlo: la. bonignu. !geo., protettrice di tulti, lo tiene a battesimo. Chi lo accoglio o lo cresima 1 una. mano di democratici. E come si raccomandi\ 1 Colle parolo evocato di Oiolittl, Colombo, Suardo (fior di socialisti, nenero1) o col sentimenti • umanitari > ed agricoli, schivi • di ogni scopo politico, di ogni preoccupazione di partito•, rispettosi sopratutto del bilancio dello Stato, sentimenti consegnati da Utmpo negli atti della Camera, dai )lussi, dal Luigi Luttatti, dal Sidney Sonnino. Cosi nasce o si raccomanda; e così ,•uol rare la sua v_ia.. Ceno, da. parto dei democratici fu questo un colpo da maestro. Chi negherebbe l'abilitil all'Albortonl e l'im· portanza. del servizio ch'esso loro rendo1 Questa. demo– crazia flaccida e fracida, vuota di contenuto, senta slancio, 1An1.a!dee, divisa fra. interessi contrari, senza pilt base nel paese, impeciata colle Banche, questa agonittanto democrazia ha bisogno, per sostenersi, del• rinieziono Brown-Sequardiana di un po' di socialismo, e poichè non può prenderlo allo stato puro, chè non ,•i reggerebbe, lo prenderà. diluito nelle gelatine. Qual migliore gel&tina del progetto Alburlonl1 Qual migliore elisir di un progetto che si raccomanda coll'igiene, colle parole dei ministri, coi precedenti doll11.Camera, che col locchotto del salo a buon morca1o e dolio rarine

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