Critica Sociale - Anno III - n. 11 - 1 giugno 1893
168 CRITICA SOCIALE un'inchiesta. tn"allro. no on.linò il Miceli, sollo Crispi, essendo Giolitti ministro del Tt>.soro, e fu presieduta. dal senatore Ah'lsi. Ma il governo la tonno ben co– lata. ( 1) e, morto Ah'isi, capitata in mani allo quali se– condo le lntenzlon i del go,·orno non ern atralto desti– nata, fu arndata. al deputato Wollemborg percbè gli ser,•isso di materia ad un'interpellanzo.. ~fa il nuol'O tloputato preferìva di r11r conva.lldaro la propria elezione, mcrcè rappoggio di Giolitti, padrone assoluto della mag– gioranza('). Cosi a\'\'enno che l'interpellonza la facesse Col11janni 1 sollevando lo scandalo del 20 dicembre 189'2. Giolitti, per S\'Cntaro In.proposta d'inchiesta parlamen– tare, reco appro,·aro I& famosa ispeziono govcrnatinL, che, aflldat& ad impiegati del governo, e, per maggior cautela, piemontesi tutti meno uno. dest6 le diflldenze pit'1giustificate. sono nolo lo principali risultanze Jell"inchicsta. ~\!visi sullo. B11ncaRomana('). I.a JJiccola.cassa. a disposizione del cassioro (il barone J.nzzaronl, ora. o.rrosto.to) conte• nova, a dispetto dolln. logge, 56 milioni; da 5 anni oransi omesso le prescritto rc,•lsiolli mensili dei depositi; ma.n• ca,·ano documenti di debito por sommo fortissimo erra l'altro una cambiale di 4 milioni tratta dal principe Giulio Torloni11, presidente Jet Comitato di re,·isione); tutt! ricordano la ramosa serio duplicata, ossia remissione di una serie di banconote cogli stessi numeri e con– trassegni di altra. serie glil omessa, ,·ora fabbricazione di biglietti falsi. 1-'alslor1mo del pari i documenti rola– tl,•i alla. circolazione. li portafoglio della J>iazzadi Roma ora pieno di firmo lnaotvibili, di cambiali eternamente prorogate, che da anni forma.vano i nove decimi della riserya. Le soncnllonl, ammontanti a 83 milioni, con– cernevano 1686clienti, dei quali 179 ra,·oriti M'evano ricevuto 73 miiioni, o di questi i3 milioni~ era.no sta.ti ripartiti nella ristretta cerchill di soli IO rra imprendi– tori, giornalisti od uomi ni politici, cosicchò per tutti gli altri 150i clienti era.no rimasti IO milioni soli. Alla di. stribuzione dello SO\'\'enzloni presicdo,•n. l"arbitrio pili ca.priccioso. Il conto c orrente era carico di cambiali a lunga scadenza., rra. lo qun.li quello dello stesso direttore della Banca., e sotto questa posta figu ravano lo « mancia del silenzio • distribuito ogni anno a deputa.ti. In totale quosll onorevoli signori della Banca. non si npproprin– rono che 135milioni, sobbono, soltanto 11011'89, potessero 1'ubnrno 300, come soggiungono, attenuando. I giornali ufficiosi. Ma.la crisi non si ferma. qui. La Banca. nazionale de,·o 1ro,·11rsiin uno stato anche peggioro (')i le altro banche non stanno molto meglio u Il c1·ak può dirsi generale. Casso \'UOtonoIla succursale romana"del Banco di ~a poli. I grandi Banchi del mczzodl,assodiati da impresari po– liUcanli, 1>0trebbero fùlllre da un di all'altro. Pari sorto sovrasta a.Ile succursali sparse per l'Italia, che trasci– neranno nella loro caduta tut1a una scrio di banche (1) Alloubè Ahltl. In Sen:110. l'OU• rarbre del dltordlnl della B:lnca Nm:uia, ne fa Impedito dal prnldenteedal mlnl1tro df'lle nrianxe e al dol'ette conlenlare di pochi accenni. (11l,e 11:auette di quetitl giorni ti apprendono come Il gioco gli ::abbln. l"littocllecu, Il troppo pruden1e signor Woltemborg- rest:i. ,enta !"onore di aver mot!IOl'lnlerrM!ll:lnu e t.olreletlone annui• lau, ! (!foto tklla CAtT•t• SOc:u,u). (I) All'ltl 11 occupa del periodo IS8J-S,. )fatrrado le Irregolarità d3 lui deplorate le 11ltua&lonlerano :ancora relatlnmente ordi– nale, Er a rlw nato A Luualll Il t.olpo di renio di legallu.are tutto cl6 t.he di lllef:ale ,1 race.,I\ d:a lla nan t.a roman:a e d:alle aue con10relle. coll3 !'amota abolldone de.li:.. rl,contrata. i•) 1,0 dlmottrò, :tHal minutamente e colla lrresl1tlbllllà de.Ile cifre, vurretlo PMelo In unn dotta confl!renia tenu1n n Mll:ino. (NOtft 11,un CRITICA SOCIALI!.). G no Ulc neo pri,•ate. cooperath·o e popolari, e giit. le spingono alla bancarotta. QutLSItutti i gruppi progressisti del Po.rlamonto a,·e– vano i loro stipendiati dalla nanca romana - e non parliamo cito di questa., polchè è solo ad essn. che si riferiscono lo pro,·e esistenti della. corruzione politica. In complesso 145 sono i deputati cho devono aver pi– gliato gli sbrum . . • . . . . . . . . . . ( 1). Sono accusati tutti I primi mi• nistri do.I iG in poi, occottuato Hudinl, tre degli attuali ministri o tutta una serio ili ex deputati o giorna• listi. Un cx deputnto, .... , trafficò in comune col Tanlongo o rubò G milioni; un altro no ebbe 5 In pre– stito sopra uno.proprlotlt. che ,•nleva al pil' 200.000lire; un impiegato del Ministero •.... , dichiarò o.Igiudice istruttore di non :wcr mo.I preso quattrini dallt1.banca senza. do.re un corrispettivo, o il corrispotth•o erano articoli di giornale In cui doscrh·e,·a corno « inappun– tnbilo :. lu. situazione della Banca stessa. Al'rostati il direttore Tnnlongo, I duo Lazzaroni, Cuciniollo o ~lon• zilli, capo quest'ultimo del dicastero che doveva in\"i• gilaro l'emissione, ru omesso mandalo di cattura contro Do Zerbi (morto noi frattempo), 0.1membro di quella commissiono parlamentare sugli affari odilizii, che divorò un mono milione. Pn.rvo strano che altri suol colleghi della stessa Commissione non fossero del pari arrestati ; mo. la spiegazione si trova nell'imprudenza lmperdona• bilo di Do 7.erbi, cho nello. discussione sullo. Banca ro– mann. parlò contro Il ~linistero. Evidentemente Giolitti ,·olio « disporre ravoro,·olmento • i deputati - ossia terrorinarli. Ciascuno anche si chiedo corno mai Giolitti f& arre– stare gli impiegali della Banca e rispamiia. quelli che hanno Intascat o Il d enaro. VI sono infatti degli Ingenui cho si attendo,· o.no questo o speravano cho la Ca.mera procossn.sso o condannasse aè stessa. Non ò questa l'in• 1enziono di Giolitti col suo permanente pronlsorio. 1-;gli sa.Ivo. sè o i suoi o.miei, I legalitnrii, il fiore dei rinne– gati di tulio le gradazioni democratiche, pel go,•erno attuo.le e per quello pl"Oisimo. lii. Salito al potere coi suol amici il G maggio 02, o.Ila cnduta del moderato lhtdlnl, Ololitti trovi\ uno. Camera ostile e la scioglie, dopo avorio carpito Il permesso del• l'eserciiio proV\'lsorio. li fi no,•embro si crea quella ma.gglornnza di cui g\il. parlammo. Accoglie la. nuova Camera con quattro regi decreti che, pre,·onondo la tliscussione del Po.rlamonto, ,•iolano audacemente la. costituzione o no sopprimono lo.garanzie. Ma nò la. Ca• mora nè il paese protestano. Indi rinforza il . enato con duo infornate di quaranta senatori cio.scuna. rra. i quali un Zuccaro-Foresta ox ufllciale o. servizio del rea.me di So.poli di glorioso. memoria, e ì1 Tanlongo, che Giolitti stesso. due sottlmano di poi. devo far arrestare. li enato dapprima protesta. contro queste cd altre si• mili nomine, ma finisce\ sbigottito, coll'acquetarsl. Non parli:uno dei piani di riforma. del Giolitti, nè dei quattro regi decreti. Ciò che qui r.'interessa ò I& sua. lmprcsA principale, la proroga. tlel diritto di emissione. Corto la gratitudine poi quattrini SO\'\'enutlgll per le elezioni gli imponen di domandarla. o la domandò per I') Il ruore ,peclale di cui gode In Jtalla la 11ampa aoclallsll, da parte dell'Autorità g'iudl1larla, cl t.on1l1lla Il 10pprlmere I nomi, contenuti nell'orlrlnale, aelll>eneual alano i:IAapp..-11 ri– petutamente nella 1tam11ttllttllnna. (Nola dell:i. CIIITIOA 800IALX),
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