Critica Sociale - Anno III - n. 8 - 16 aprile 1893

CRITICA SOCIALE 121 Porter indarno chiamaYa i legislatori di quel tempo I quella classe che nel momento era pili forte. Ogni responsabili delle tariffo degli Stati Uniti, e Brow• 1 riforma fu strappata da11a forzn legalo e dalla ring della costituzione dolio Zollve,·cin. La land<r paura, giammai fu dettata da disinteresso o da spi– crazia, per mantenere una legge che essa dichia- 1·ito di giusti1.ia . Nemmeno gli industriali lottavano rava necessaria pel lustro del suo rango e per dar per il benessere delle classi lavoratrici, lo vere sa– marito allo figlie('), non esitò a proporre o a soste- I crìficate dalla legislazione dei cercali. Dipingevano. 001·0che, se il grano dei lordi non basl:n·a per la si, a tristi colori la miseria degli operai, incolpan– popolaziono inglese. si trasportassero in America done gli alfamato1•i.perchè ciò serviva ai loro scopi. cinque milioni di lavoratori. Era por lei un diritto ed anzi li favoriva nella lotta contro i lordi del metter 1:i mano in saccoccia al tessitore e alfa- grano. Ma quando questi per mortificarli e pren– marlo, elevando i prezzi del grano fino al •16• 0 in dero una ri\•incita contro gli industriali, che face– confronto di quelli di Francia, corno accadde dal 1s1:; rnno della filantropia a loro spose. ,·otarono, almeno al 182i. una parto, coi wighs il bili Ashle.v che limit..wa il Allora la lotta di classe era fra i tordi del grano lavoro delle donne a dieci ore o chicse1'0 inchieste e i lordi dol cotone, fra i c..'\Stollinobiliari o le citfa sulla condizione degli operai nello fabbriche, si vide manifatturiero. Pel C..'\l'O del pano restava minor qual era il disinteresse degli industriali nell"ngita– denaro por compra1'8 stoffe, o così la produzione si ziono conti-ole leggi dei cere ali. Lo pitturo della mi– arrcsUwa. Gli industriali dovo\•ano pagare sala1·i seria o dell'abbrutimento in cui i padroni tenevano pili elm·ati o i migliori operai ·so no andavano. gli ope1·ai causa i bassi salari e l"eccessivo inumano Il 1838 mise di contro lo duo classi. Gli industriali srruttamento del lavoro, li misero in guardia, te– ricchi, forti, 1'CSiarditi dalla riforma elettorale, rii mattero cho fosse venuto il quarto d'ora di resa cui soli arnrnno beneficiato, impazienti J>ergli osta- dei conti anche per loro, e cercarono far sciogliere coli dell'egoismo dell"aristocrazia territoriale: questa il Parlamento. risoluta nella difesa de·suoi interessi o della sua esistenza. Il duello si ingaggiò fra questi av\·ersarì sul tei•reno dello leggi sui cercali: e quest'atroce iniquit..\, corno le appella"a Fox, questo leggi, cioè, che avevano causato la miseria del paese, la dimi– nuzione dei matrimoni, l'accrescimento della mor– talifa fra le classi la,·oratrici, esteso il delitto e la prostituzione, non furono abolito che :quando l'in– teresso degli industriali venne in opposizione a quello della nobiltà. E fu la paura: la paura della guerra Ci\'ilo aveva strappai..'\ romancipazione dei cattolici; la paura del rifiuto dell'impost..1, la ri– forma elettorale; le minaccio degli industriali strap– parono l'abolizione della leggo dei cereali: di guis..'\ che lo forze morali che agivano erano le forze fisiche in prospetth·a. Quel pugno di monopoliz– zatori potò lottare anni cd anni contro 27 mi– lioni di abitanti, o cedette solo di buona grazia, quando vide i segni della guerra ci\·ile. Le fami dol 18,11, 4?, ,n a,·ornno portato gli animi, nelle ciW\ industriali, alla disperazione; il fuoco arde\'a e vi soma,•ano dentro gli industriali. Lo stesso Peci lo conressavai non erano state idoe generoso che ravevano spinto a proporre l'aboli1.iono delle leggi sui cereali, ma la neces.t1ib.\ di fluirla con un'agita• zione poricoloia. Ed egli forse avrebbe anche resi– stito o sostenuto gli interessi della landocrazia, se non a\'esse av.uto presento la guerra sorda fattagli dal partito agricolo, il ricordo della sua origine plebea, reso più vivo dallo simpatie dimostrategli dallo classi indusfriali, il desiderio di unil'8 il suo nome a una grande riforma popolare. E quando 1a riforma fu votata dalla Camera bassa, l'alt..'\Camera non cedette se non dietro la minaccia cho si sa– rebbe concessa la paria ai grandi indush•iali del regno. Nei duo interessi in conflitto, la vittoria restò a. (') Lo dlcev:i. Ilmlnl,tro K11a1c1tb11ll, ntl tlllS; "· RICIIIILOT,I, 30t. L'aristocrazia fondiaria in Inghilterra non ò mai apparsa agli occhi dell'operaio una fata benefica, la provvidenza che a tempo oppoi-t11110 sa dare e fare; invece la riguardò come una nemica e come responsabile delle sue soffe1·onzo. Ollro la Manica la lotta di classe è stata, cd in parte lo ò ancora, antinomia di interessi fra i lordi della terra n l'im– menso proletariato dello città manifatturiere; dopo l"ultima rifo1·ma elettorale la lott..'\va prendendo iI suo carattere più completo. o il proletariato scp. .'ll'a la sua causa da quella della borghesia o degli in– dustriali, o contro questi si rivolge, aiutato alle volte anche dalla landocrazia o dal clo1'0 che per dl\•orsi titoli si sognano una l'ivincit..--i. Fino al 1855 l'aristocrazia ora il solo nemico, o in quelle celebl'i sommosse del 24 giugno e 1• luglio, contro essa soltanto si volge\•ano le migliaia di oper:.li londinesi per dello leggi puritane o metodiste dello <1uali l"inizinliva Yeni\•a dalle classi medie. Erano i nego– zianti o i bottegai che volevano chiuder la vendita alla domenica per divertirsi; ma - Yirtù delle idee religiose e morali! - chiedevano una leggo che ob– bligasso tutti a fare altrettanto. Fu lo stesso scoppio di indignazione, come quello del 10 aprilo 1848che aveva mostrato l'abisso che separava il popolo da quelli che facevano le leggi, la gelosia o la nimi– cizia fra le diverse classi sociali. Nel 48 non si era ancora. costituito un proletariato rivoluzionario, e il mo,•imento popolare di allora, di cui il più il– lustro rappresent..'\nte fu Carlyle, vote,·a solo ricor– dare alle cln.ssi dirigenti i loro do\'eri nciressere i go\'ernanti. Dopo,ora per le leggi delle fabbriche, ora per la riforma elettorato reclamata fln dopo il 1850. gli operai dicevano chiaro che intendevano ritirare ai lordi della terra o alla grassa borghesia la delegazione di rappresentarli che si erano quelli

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