Critica Sociale - Anno III - n. 7 - 1 aprile 1893

CRITICA SOCIALE 105 in ogni paoso ed in ogni tempo sieno stato special– mente volto a ra,•oril-e i meno1 Per mo non conosco altro metodo scientifico se non quello sperimentale, onde la l'isp0st.'l.a quel quesito l'ho cercata nella storia. Non dico di aYel'l,i tromtn pienamente soddisfacente. non so so la tro– YOl'Ò mn1,ma ciò che mi paro ovidonto ò che semp1-c il popolo è stato sacrificato, che sempre col suo la– voro ha dornto mantenere innnili parassiti, che sempro i governi sono stati i princi1>alifautori dei suoi nemici, e il me1.Zodello rapino che ebbe a patire. La rorma muta, la sostanw di poco differisce.,Il plebeo insolvibile dell"antica Roma era chiuso nel– l'ergastolo del patrizio; oggi lo lasciano libero. perchò hanno scoperto che torna più conto ai suoi pad1'0ni. ma Itwora e consuma la saluto o la ,,ita ~!- 1 ~n~~z~~foiV~"sl~~f 1 ~~t~~ ~i1~ 8 :1~~~i~i ~~~:-:~i. l)oi 18 miliardi di debito cho h.1 l'Italia, quanti no furono spesi poi bono cielJ>Opolo1Quanti ru1-0110 sperperati o rubati, Quanti pagarono il lusso dello classi dirigenti, o sor,·irono a soddisfare la 101'0vanità T Si può dire lo stesso dello ~l>O.iO annuo del bi– lancio. Spiegatemi come il popolo ilnliano tollc1·itutto ciU. spiegatomi come tolleri lo infamie della Banca ro• mana, lo mo1·ti di Conselice, di Calta\'uturo. di Ser– radifalco, o come radunalo nei suoi comizi elegga per legislatori coloro cho lo sfruttano; o poi potrU dir\'i come è che non ha nncora inteso unn "erith tanto più recondita quale ò quella dell'utilità della libcl'l:\ economica. Sarobbo un abusare della vostra ospitali(:\ so mi facessi ad esporre i molti moli\'i J>Oi quali, a parei' mio, le collelti\'ità. umane si In.sciano ptù facilmente ingannnro e sfruttare dei singoli indi\'idui, ma siano qualsi"ogliano lo cagioni. il filtto sussiste. ed è ciò che p.11•miqui prema. Ma, se non m'inganno, \'Oi ris,J?Ondeteche il si– stcmn capitalista è cagione cho ti popolo non sa e non può ribellarsi contro chi lo tiene soggetto. Ciò in parte, lasciamo staro Ol'a se piccola o grande, è vero. E se il sistemrl capitalista si po- ~~~ J~fl~ii~~~~~ 1 :ili\ ~nsido,~~~ 1 ~ofi~ attentamente. Ma se invece gli uffìci dello Stato do\'l'trnno es– sere accresciuti, ecco la domanda che vole\'o muo– ,•oro: come farete per impodit-e che gli uomini deputati al governo abusino di quello maggiol'i faoo!LI\ ad essi concesse. corno sin qui abusarono delle minori che ebbe1'0f Il "ostro partito sin ora è J>iù onesto di moJti altri perchè è di opposizione, ma appena ,·i avvi- fn~!~~e ~ 11 v~~n:~::t~~rcll\~!~!:~~~~lc~~~~ rosicchiare. Credete forse che Giolitti abbia la me– noma predilezione por il sistema cho ci reg~e1 Siate domani potenti ed egli vi offrirà i suoi servizi. A \'etc "eduto certi dem.ocratict legalfla,•t cho si fecero : 1 ~f~l~~;~!1: 1 ~t 1 ;~~~i;l~~~\f~n~~\ ~l~;lgi;::: ~~~Oari"ff:!:~i!r! 1 q~~J:;.~~:l~~~:..~j O ~r;~t bancari, e quando a Calt:wuturo e a Serradifalco riconosco i diritti del popolo col piomOOe col car- ::: ,~;~\~,,:\~ol~~ : Sf;~~n,?:.u~i~ri1i:tl ;-~ socialisl.'l di lorot Chi più amante del bene del popolof Se occorre studieranno anche Marx a mente, corno ora studiano l'etichetta di corte! 'l'olto il capitale, sar:\ tolto ogni inccnlh-o a fare malo? Non capisco ciò. Qualcuno ayr:\ 1>u1-e da de- a G o :31 e cidcre quale parto della ricchezz..'ln:u:ionnlo don·:1. ossoro ado1>0ratapoi·costruire macchino, mwi, ecc., o so invcco di volgerla a questi usi, chi h:\ facolfa di disporre, l'adoprasse in SP._CSO cli lusso, o por pa- ~~~o l~n:i!!gt~";;;i~ :;~~o ~l~of1~r~ft1~:~t~1'i O J:i;: chettanlo con logislatol'i o con donnine poco ,·e– stitef Ora pur troppo una p.'lrtodella ricchezza prodotta dal la\'0l'Odel popolo ser,·o a siffatti usi ; non ,•01 '1'Ci cho <1uolla parte, invoco di sccmnrc. crcsces.se . e domando come pronedercmo pc1· imt >0diro ques to guaio. 1~-i~~l:1~:it~~~a:.la :~~;:d~-i~~a i~~!~~i~n:3s~~•:~~~ pericolo. Bacl:\l0 solo alla maggioran1.a cho orn seno ti ministc1'0 Giolitti, o se piu ,•i piaco. :\ quella cho ~li~~ ~~'~S!~~;'C1a1 Dcpretis, o a qu:\lc altra ,•o• Oggi gli uomini che, coi pasticci bancari, colle convenz1oni di fc1·rovie,o di na,•igazionc, o in 1nillo altri modi. si a1>p1'0priano naturalmente la ricchezza altrui, fanno sentenziare dai lor'Ogiudici cho lo as– ciazioni di socialisti sono associazioni di malfattori. pc1'Chòintendono a muùu'C arli{ìcialmenlc la di– sh'ibuzionc della ricche7J.a; domani. so la vittoria sa.1,\ vostra, gli stessi u omin i seguiteranno a go– dersi, sompro naluralme ,1.lc s'intendo, il frutto dell'altrui la,·01'0, e dagli stess i giudici far:mno mel– te1-e in ~'\1'CC1'0 gli av,•m"&'ll'i,accusandoli di non essere buoni socialisti! Por mo non ci Y0doaltro rimedio che mozza,·c le unghie o i denti alla bch·a; che rcstringcro gli uffici dolio Stato. M:t non ostanto vedrei volontieri in 9.ualcho paese un esperimento socialista (pii, vo– lentieri ancora, s'intende, un es1>01·imcnto liberista). pe1'Chòforse l'esperienza va1·rcbbo a sciogliere al– cuni quesiti che ora appaiono insolubili. li t:~l~,rd ~\~~11~!;>8~..:hò'e;?;~ri~ ~l\~biÌ::i~~t~ il fino al quale mirano; e crt'do <'ho molto bene al paese possa recare l'attivo l01'0 procacciare che il popolo si occupi di quesiti economici. oJ~~~ ra 1 ~~1t~i1!t~,~~~t~;:~ 1Pft!~Ti~!~i ~re1 politicanti! Dch! potessero alcuni, sieno Ubcrisff o socialisti non importa, sfrondare l'alloro dello cla~i t~t';rrnan ti, e svelare al ~polo, e fa1'0 po.leso a tll che lacrime grondi e di che tan,:ut1 I V1u·n.:1)(1 PAllfo:To. Il nosh'O collnboratoro F. C. cho primo, sfidando le iro di Ca.1'0nte,varcò lo soglio dei Campi Elisi e pro,•ocò il filosofo cinico a disigillaro 1 coll'aiuto di un intelligentissimo 1,1ediu111, il labro fioco per silenzio di secoli, ha piena racolt .. 1-i. di replicare. Noi non arrischiamo che alcune fugaci osser,•ruioni. che lo scritto più sopra ci suggerisce o quasi ci impone. Promettiamo ai lettol'i cito in questa postilla non parleremo di masstmt edonistici n0 assoluti (1 !) nè l'Clati\•i. Rssi possono quindi segui1'Ci con una relalioa tranquillità di spirito. Notiamo intanto una conressiono prozios..'ldel tra– duttore di Diogene: « Se tutti i p1'0letnri consen.i tisse1'0nel ,·oler togliere il sistema capitalista, questo dovrebbe immodiatamente sparire. • E dodichinmola a quo· suoi colleghi in liberismo che gridano su poi tetti che il ~-ipitalismo é un fatto unturnle, eterno,

RkJQdWJsaXNoZXIy